Dicono che toccar il fondo
non sia del tutto un male,
che non si possa che risalire.
Ma io vedo una barchetta
abbandonata al mare.Provata da chissà quante intemperie,
ha buchi e crepe che son ferite
del suo tanto navigare.
Sola ondeggia e non ha approdi,
non sa dove andare.Ma battuta e ribattuta
continua a precipitare,
Il fondo raschiare
ed inevitabilmente risalire.
E quando infuriano tempeste,
altre ferite,
altre lotte funeste.Di sicuro era un legno duro,
chi la costruì ne era sicuro.
Ma per quanto fu curata
ora è lì sola e disperata.Vorrei, si vorrei tirar con forza
che basterebbe una corda,
Ma lei ormai appartiene al mare.
Della passata gloria
lascia i passanti immaginare.Lei pur così ha un suo perché
e un dovere,
vive per suggestionare.
Occhi di chi vede e non sa capire,
occhi di chi capisce e non sa amare.Impietoso
è così bello il mare.
Resta li a lottare
e lasciati ammirare.Mo