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È iniziato tutto scherzando. Non avrei mai immaginato di poter provare un sentimento tanto forte per qualcuno. Pensavo di non essere abbastanza per te, di non avere le possibilità di darti ciò che meritavi. Siamo adolescenti confusi alle prime armi, si sbaglia e si sbaglia ancora, non si impara mai. Giochiamo senza sapere le regole, ci illudiamo di essere diversi quando in realtà siamo individui senza spessore che (in)seguono la finzione. Abbiamo sete di successo,  apprezzamento collettivo, dobbiamo farci accettare dagli altri perché non siamo abbastanza forti per farlo da soli. È ora di svegliarsi fuori, e come lo dico a voi, lo dico a me: basta essere ciò che non siamo, basta dire ciò che non pensiamo! La vita è tutta un ostacolo: tornate indietro solo per prendere la rincorsa e saltare più in alto! Fino a sfiorare la luna e le stelle, fino a non sentire più la pelle.

Ci troviamo per caso in questo caos adolescenziale e non riusciamo nemmeno a trovare noi stessi. Immersa nel vortice di ormoni ed esperienze, ci sono io. Intrappolata nell'anonimato di un'adolescente ribelle per il gusto di esserlo e non per postare la foto sui social network. Sono la ragazza che non segue una corrente, perché anche andare controcorrente è di moda ultimamente. Che confusione. Voglio sbagliare e sbagliare ancora, voglio imparare come dico io. Troppo anticonformista? Non ho mai detto di essere come ci si aspetta.

Correvo tra feste e weekend, un turbinio di emozioni con qualche sigaretta accesa per caso e spenta controvoglia. Tra la confusione della gioventù, però, sei arrivato tu: con un atteggiamento coriaceo, l'aria di uno che ci sa fare (e ci sapevi fare davvero), qualche freddura troppo ironica per essere falsa. Il tempo di sbattere le ciglia ed ero già tua. Inutile dire che mi hai migliorato la vita, già lo sai. Sei stato la distrazione di cui avevo bisogno, la flebile conferma che la felicità arriva prima o poi. Dopo la separazione dei miei genitori avevo smesso di sperare nell'amore, ma tu con una sicurezza travolgente sei riuscito a farmi ricredere. Mi hai portato oltre ogni immaginazione, oltre ogni felicità.

Tutte quelle sere passate ad addormentarsi troppo tardi, stringendo tra le mani il telefono e la speranza. Tutte le sensazioni a cui hai dato un senso, quei brividi a cui hai dato un colore e un sapore. Avvolti nella fragilità degli amori adolescenziali, ci siamo amati. Amati davvero, nel più ingenuo e sincero dei modi. Almeno da parte mia.

Non ero pronta a lasciarti andare così, senza lottare. Non sono mai stata una che rinuncia, e non avrei mollato la presa nemmeno sotto tortura. È difficile continuare a combattere quando tutto ti crolla addosso, ma io l'ho fatto. Ho continuato a crederci, a trovare la forza per andare avanti in quel sentimento tanto forte da provocare dolore.

Il solo pensarti era doloroso, ogni canzone mi faceva tornare in mente il tuo sguardo ammiccante, il tuo sorriso, i tuoi baci che mi facevano perdere la cognizione del tempo. Una piccola parte d'infinito racchiusa tra le nostre labbra.

Ricordare, ricordare fino a stare male e ricordare ancora. L'unico modo per tenerti nella mia vita era aggrapparmi ai ricordi. Sempre più sbiaditi, ingialliti dal passare del tempo, come una vecchia fotografia. Solo le emozioni si mantenevano vive, con quel piacevole bruciore allo stomaco che accompagnava ogni tua carezza.

Ho bisogno di te.
Disperatamente, irrimediabilmente, perdutamente bisogno di te.
Il problema è non essere essenziale come spererei, non sono il pensiero che accompagna la tua giornata o la consolazione che allevia i tuoi dispiaceri. Non sono la ragione per cui ti metti in ordine i capelli e indossi la maglietta più bella, prendi la moto e cerchi di fare il prima possibile per arrivare in anticipo. Probabilmente sono una tra le tante, uno dei giocattoli che ti sei divertito ad avere per un po'. 

Mi duole dirti che ti sei sbagliato completamente. Quando io resto, lo faccio per sempre e non per un periodo limitato di tempo. Quando io parlo, lo faccio con la consapevolezza di quello che dico. Quando io amo, lo faccio incondizionatamente senza freni o inibizioni, lo faccio con tutta me stessa. Mi dispiace di non essere stata in grado di farti capire tutte queste cose. Mi dispiace di non aver potuto darti di più. Mi dispiace di amarti da star male, anche se l'unica che sta male qui sono io.

A volte lascio che il buio inghiottisca i miei pensieri. Fisso la luna, immobile e luminosa nel cielo, una solida sicurezza. La vista è appannata da lacrime insignificanti, che ormai non bruciano più. Il cuore martella più forte che può, prende la rincorsa e cerca di scappare.
Nessuna novità, nessuna svolta.
Sempre lo stesso buio, sempre gli stessi pensieri, sempre le stesse sensazioni.
Sempre tu, distante e irraggiungibile, sempre io, illusa e rassegnata.
Sempre noi, impossibili e codardi.

Un amore che non c'è più Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora