3Capitolo

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-Roma-,
Jasmin aveva visitato Roma dal fondo marino,gli era rimasta impressa
-Per essere italiana conosci bene lo Spagnolo-,
Lei non rispose ma sorrise
-Andreas ho fame andiamo-,
Si lamentó la bambina mentre si puliva le mani dalla sabbia
-Tua figlia?-,
Chiese Jasmin al ragazzo,ma lui cambió argomento
-Ci vorrebbe proprio una babysitter-,
-Una cosa?-,
-Qualcuno che si occupasse di lei,io ho da fare e lei rimane la magior parte da sola-,
Andreas la guardó,Jasmin pensó nuovamente di averlo giá visto da qualche parte ma non si ricordava dove
-Noi andiamo ci vedia la giacca puoi tenerla-,
Il ragazzo si allontanó e lei si sentí improvvisamente sola.
Non sapeva dove andare ne dove dormire e stava incominciando ad avere freddo,vide Andreas tornare indietro
-Hai un posto dove andare?-,
Gli chiese
-La piccola insiste che tu venga a casa con noi-,
-Non so se sia il caso-,
Il vento gli spostó una ciocca di capelli dal viso
-Se non vuoi tornare dai tuoi amici puoi stare con noi-,
-Si dai-,
La piccola batteva le mani entusiasta
-Va bene grazie-,
Accettó senza sapere se quella era la cosa giusta da fare,Andreas la fece salire su un aggeggio che non aveva mai visto prima e appena esso si mosse,Jasmin cadde di schiena
-Tutto okei li dietro?-,
Andreas la stava guardando da uno specchio e lei si sentí in imbarazzo
Fuori vedeva tanti esseri umani ridere e scherzare e pensó che un giorno avrebbe fatto cambiare idea pure al padre su di loro
-Siamo arrivati-,
Scesero dalla macchina e avanti a se Jasmin vide una grossa scatola biancia
-Da oggi questa sará la tua casa vieni-,
Ecco come si chiamavano quelle scatole pensó Jasmin
Una volta dentro lei non potè che rimanere stupefatta era davvero enorme e davvero bella
-Ciao amore ben...chi è questa ragazza?-,
Una donna alta e con le curve al posto giusto guardava Jasmin dalla testa ai piedi
-Perchè indossa la tua giacca?-,
-Marianella lei è Jasmin la baby sitter vieni ti spiego tutto di la-,
-Possiamo fidarci?-,
Jasmin senti dire alla donna prima che sparivano dietro a una porta
-Vieni ti mostro la mia camera-,
Capelli d'oro cosí soprannominata da Jasmin la prese per mano e la condusse su per le scale
-Aspetta-,
Si fermó vicino ad una foto e da li lo riconobbe era il bambino con cui aveva giocato da piccola

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