Di fronte a me avevo una piccola scatola contente dei potenti sonniferi,avrei potuto ingerirli uno dopo l'altro ed addormentarmi definitivamente o scappare lontano con la piccola sacca posta ai miei piedi.
Avevo due vie di fuga,una più valida dell'altra,ma non volli fuggire.
Mi fidavo di Yoongi,ma il suo ritardo improvviso,mi fece ricredere.
La paura che alloggiava nella mia mente riaffiorò e mille pensieri invasero la mia mente.
Forse era con la sua amante.
Forse si stava ubriacando.
Forse mi aveva lasciato solo.
Forse mi stava prendendo in giro con il suo comportamento.
Tutte quelle incertezze albergarono la mia mente facendo guizzare il mio sguardo sia sulla valigia che sulle compresse nella mia mano.
Delle goccioline salate scesero lungo le mie guance e un grosso grido uscì dalle mie labbra.
Buttai a terra le pastiglie,lasciando che il vetro che le conteneva si infrangesse contro il pavimento rompendolo in piccoli pezzi.
Calciai la sacca più volte sfogando la rabbia repressa che risiedeva nel mio animo da troppo tempo.
Le mie lacrime offuscavano la mia vista e insaporivano le mie labbra di un gusto salato.
L'ennesimo urlo lasciò le mie labbra,quando la porta venne delicatamente aperta lasciando intravedere una figura.
Non riuscì a capire chi fosse, la mia vista era appannata dalle lacrime e non riuscivo a scorgere la figura di fronte a me.
"Piccolo, oddio stai bene?" la sua voce fu come musica per le mie orecchie.
Il suo tono carico di preoccupazione mi fece salire un lieve imbarazzo per i pensieri precedenti.
Sentii la sua forte stretta avvolgersi intorno alla mia figura e i suoi piccoli baci fra i miei capelli.
"Ti lascio solo un oretta e mi combini questo" il suo tono preoccupato era velato da un leggero sarcasmo che mi fece ridacchiare,ma le lacrime ripresero a scendere copiosamente lungo le mie gote.
Iniziai a colpire il suo petto urlandogli addosso quanto male mi avesse fatto in quei giorni e che io come uno stupido ero succube del suo affetto e del suo amore,l'avevo sempre perdonato ; di come mi facesse sentire una vera merda quando usciva e tornava a casa con dei grossi lividi visibili.
Urlai contro di lui tutto ciò che mi opprimeva e non mi permetteva di dormire la notte.
Semplicemente lui mi lasciò fare fino a quando,stanco, mi lasciai andare fra le sue braccia.
Il mio viso era affossato nel suo petto e le mie lacrime avevano bagnato la sua felpa,ma poco importava, ora eravamo insieme.
"Mi dispiace piccolo — sussurrò contro i miei capelli facendo scorrere le dita lunghe sulla mia schiena provocandomi dei brividi — mi prenderò cura di te e mi farò perdonare per tutte le cazzate che ho commesso."
Mi fidai delle sue parole, questa volta, avremmo ricominciato tutto da capo.
Mi sollevò delicatamente il viso con le sue grandi mani permettendomi di osservare le sue piccole pozze nere.
Con i pollici, asciugò le lacrime che erano rimaste sul mio viso.
Deposito un piccolo bacio sulla mia fronte sussurrandoci sopra
"Il mio raggio di sole non deve piangere".
Allacciai le mie mani dietro al suo collo tirandolo verso di me e annullai la distanza fra le nostre labbra,mescolando i nostri respiri che divennero uno solo.
Fu un semplice schioccare di labbra.
Questa volta,non perdonai Yoongi,l'ho avevo già fatto da tempo.FINE.
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Spero che questa storia vi sia piaciuta!Fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia!
non uccidetemi, io vi vi biii.
e grazie mille per le visualizzazioni!

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Forgive me ; yoonseok.
Fanfiction❝FORGIVE❞ verb [ I or T, not continuous ] UK /fəˈɡɪv/ US /fɚˈɡɪv/ forgave, forgiven B1: to stop blaming or being angry with someone for something that person has done, or not punish them for something. ©jinssmile Iniziata il 25 || O3 || 2O17. ...