Chi sei?

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siamo appena arrivati a casa di Lydia, sono le 10:05 siamo quasi in perfetto orario ma la casa e' in pratica gia' strapiena. suoniamo al campanello e poco dopo viene ad aprirci una Lydia sorridente che ci accoglie e ci dice di fare come se fossimo a casa nostra.
Appena entrati ci fa dirigere verso un gruppo di ragazzi, mi presenta a quel gruppetto e cerco di memorizzare i nomi di tutti mentre ognuno di loro mi porge la mano per presentarsi. Ci sono tre ragazze nel gruppo si chiamano Allison, Malia e kira e due ragazzi che invece si chiamano Isaac e Stiles che a quanto pare e' il figlio dello sceriffo, dopo le presentazioni iniziamo a parlare e a conoscersi, parlo soprattutto con stiles e malia che a quanto pare prima stavano insieme ma poi si sono lasciati e Stiles si e' messo con Lydia. Sembrano tutti molto simpatici ma la sensazione, che avevo prima, di essere osservata rimane tutta la serata, cerco di scacciare via quel pensiero e provo a divertirmi, balliamo tutti insieme e beviamo molto anche se io non so reggere molto bene l'alcool, infatti dopo il sesto bicchiere di qualche bevanda strana della quale non ricordo il nome, impazzisco letteralmente e mi metto a ballare su un tavolo in mezzo a tutta quella gente che mi fissa e mi sorride, probabilmente non so neanche io quello che sto facendo ma continuo a muovermi in modo "provocante" sopra a quel piccolo tavolino. Faccio molta fatica a non cadere sopprattutto con quei trampoli di scarpe che ho messo, anche se solo ora mi rendo conto che a me i tacchi non servono perche' sono già molto alta di mio ovvero 1,78 e con quei tacchi sono davvero altissima sarò sul metro 86!
sembro davvero pazza, e proprio mentre dei ragazzi si stanno avicinando a me, probabilmente senza buone intenzioni in mente, sento qualcuno che mi tira giu' dal tavolo e io, troppo stanca, non faccio resistenza, mi prende in braccio portandomi in una stanza al piano di sopra e posandomi sopra un letto molto comodo, quando finalmente mi metto seduta sul letto non c'e' piu' e nessuno in camera e quindi mi ritrovo da sola, in una casa molto grande (dove probabilmente mi perderei se solo provassi a uscire dalla camera), senza sapere chi mi abbia portato in quella camera, cosi' molto spaventa e a disagio prendo il telefono e chiamo subito Lydia restando sempre chiusa in camera. Risonde dopo quattro squilli e preoccupata mi chiede dove mi fossi cacciata, io un po' imbarazzata e un po, spaventata le dico quello che e'successo. prima di attaccare il telefono dice che mi raggiungera' tra poco e di aspettarla li, faccio come mi dice ma e
nel frattempo guardo fuori dalla finestra e sento di nuovo quella strana sensazione di essere osservata, mi sporgo leggermente di piu' per vedere meglio e, proprio quando mi sembra di vedere qualcosa di rosso tra i cespugli, la porta della camera si spalanca e mi ritrovo una Lydia mezza preocuppata e mezza e arrabbiata davanti ma, dopo avermi fatto la ramanzina come fosse mia mamma, si scioglie e mi viene ad abbracciare, ora che ci penso e' la prima volta da tanto tempo che qualcuno mi abbraccia cosi' forte come se ci tenesse veramente a me un po'come, effettivamente, farebbe una mamma preocupata per la propria figlia.
Dopo essermi tranquillizzata un po' scendiamo al piano di sotto e io cerco Scott con lo sguardo, lo trovo vicino all'ingresso in compagnia di Allison che, dopo avermi notato, mi viene incontro e mi abbraccia preocupata, spiego cos'e' successo a tutti e due, dopo di che chiedo a scott se poteva riaccompagnarmi a casa, lui annui', diede un bacio a allison, saluto' i suoi amici e poco dopo salimmo sulla moto, mettemmo i caschi e partimmo a tutta velocita'.

dopo dieci minuti circa di viaggio arriviamo, io ero ubriaca e tra poco non distinguevo un anguria da una noce. Scott mi accompagno' fino all'ingresso di casa dove mi saluto e poi lo vidi andare verso casa sua a pochi metri dalla mia. Erano quasi le quattro del mattino e il giorno dopo era sabato cosi' decisi di riposarmi un oretta per far passare la sbronza, cosi' misi la sveglia alle cinque e sprofondai in un sogno profondo.

Mi sveglio di scatto sentendo il suono della sveglia, stavo un po' meglio di un'ora fa cosi' decisi di darmi una sciaqcuata, vestirmi comoda con un pantaloncino di tuta corto e un top con delle scarpe da ginnastica il tutto colorato di un bel nero, non mi truccai molto, misi solo del correttore sotto le occhiaie e un po' di mascarcara giusto per sembrare un po' piu' sveglia. scesi in cucina presi un aspirina e asettai circa dieci minuti che facesse effetto, dopo presi il mio telefono insieme alle cuffiete e decisi di andare a farmi una bella corsa mattutina nel bosco li vicino.

Iniziai ad addentrarmi nel bosco, forse mi ero addentrata un po' troppo ma riuscivo comunque ed orientarmi con il rumore delle poche macchine che passavano sulla strada, quando a un certo punto mi ritrovai davanti a una casa abbandonata molto grande che sembrava aver subito un brutto incendio.
All'improvviso sento dei passi dietro di me mi giro di scatto e mi ritrovo davanti a un uomo che avra' avuto poco piu' di vent'anni, molto bello, aveva i capelli scuri e gli occhi di un verde azzurro, indossava una canottiera nera, che metteva in risalto i suoi muscoli scolpiti, e dei pantaloni di tuta neri, aveva una faccia un po' imbronciata ma, nell'insieme era davvero stupendo.
Mi avvicino di un passo, sento il cuore battermi forte, sia per la corsa sia per il bel spettacolo che stanno guardando i miei occhi, apro la bocca per parlare ma le uniche parole che mi escono sono
R:"e tu chi sei?"
D:"mi chiamo Derek, Derek Hale".

innamorati per caso (Derek Hale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora