Capitolo 84

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Mi strinse forte a se per un tempo indefinito, con quell'abbraccio era stato in grado di cancellare tutte le mie paure, mi sentì così stupida per aver pensato che lui potesse tirarsi indietro, ma forse la paura che per prima provavo io dinanzi ad una situazione simile, mi condusse a certi pensieri.
"Tu...per te...insomma ne sei felice?" Balbettai sulla sua spalla.
Afferrò piano la mia testa in modo che i nostri occhi potessero parlarsi.
"Sono felice" sorrise posando le sue labbra sulle mie "insomma mi sarei aspettato tutto questo fra qualche anno, ma vorrà dire che nostro figlio avrà genitori sexy e giovani" ridacchiò mordendomi il labbro.
"È così strano" sorrisi sulle sue labbra "però ne sono felice anch'io, certo me la sto facendo addosso per quello che ci aspetta pero ho te quindi..."lasciai quella frase in sospeso, perché in realtà non si poteva spiegare a parole come mi sentivo con lui, protetta, amata, al sicuro, era riduttivo definirlo così, era molto di più.
"Quindi non devi preoccuparti di nulla, affronteremo tutto insieme, giorno dopo giorno" disse accarezzandomi i capelli.
Annuì appena, prima di fiondarmi sulle sue labbra, erano bellissime, in quel momento sperai con tutta me stessa che nostro figlio o figlia le avrebbe avute proprio come le sue, ma sopratutto che avrebbe avuto i suoi occhi, li amavo da impazzire.
Continuammo a baciarci, quando sentimmo qualcuno singhiozzare dietro la porta di ingresso.
"Megan" ridacchiai, avendo intuito a chi appartenessero quei versi strani.
"Vi prego chiamatela come me"
Uscì dal suo nascondiglio con una scopa fra le mani.
"E quella?" Domandai.
"Nel caso in cui fosse scappato" rispose puntandola verso di Harry.
"Hai pensato male, anzi malissimo" disse Harry con tono offeso, mi appuntai mentalmente di non rivelargli mai che anche io avevo avuto qualche dubbio, ma era pur sempre giustificabile no?
"E comunque il tuo nome fa schifo" aggiunse Harry con espressione disgustata.
"Ma farà schifo il tuo di nome" ribattè la mia amica, inviperita fino alle punte dei capelli "diglielo Ju, digli che il mio nome è il più adatto per vostra figlia"
"Neanche morto"
"Ragazzi smettetela" sbuffai, due bambini facevamo discorsi più sensati "é presto per parlare di questo"
"Meglio che si metta subito l'anima in pace quella lì" rispose Harry.
"Ascoltami bene razza di coglione....."
"Meg" urlai, Harry stavolta avrebbe reagito sul serio.
"Ti sei appena giocata la stanza nella nostra casa" ghignò soddisfatto.
"Sì certo come no, sarai il primo a supplicarmi di tornare quando vorrai sbatterti la tua ragazza ma il pupo piange" ribattè Meg con un sorriso soddisfatto.
"Piuttosto chiamo una tata"
"Avete finito?" Domandai esausta.
"Chiedilo a quella sottospecie di essere umano" rispose Harry, continuando a mandare occhiate di fuoco alla mia amica.
"Coglione" urló in risposta.
"Vabbè ciao Megan" dissi, avanzando verso l'auto di Harry "e tu muoviti" mi rivolsi al mio ragazzo il più seriamente possibile, ma dal sorrisetto che gli spuntò sulle labbra, probabilmente non ero stata così convincente come speravo.
"Sei sexy quando ti incazzi, lo sai questo?" Sussurrò afferrandomi dai fianchi, prima che potessi aprire la mia portiera.
"Allora ora sono molto sexy" risposi cercando di concentrarmi su altro, anzi che sulle sue mani che ero lasciavano carezze di fuoco sul mio corpo, ero abbastanza suscettibile ultimamente.
"Credimi lo sei sul serio" bisbigliò nel mio orecchio.
Ruotai il mio corpo in modo che fossimo faccia a faccia "lo sai Harry ....da questo momento potremmo divertirci molto insieme" sussurrai lasciando umidi baci sulla sua mascella definita.
"Juliet non credo che... Non vorrei che.."
"In realtà possiamo farlo" risposi arrivando dritto al sodo "ormai sono già incinta" gli strizzai l'occhio, prima di salire in auto sotto il suo sguardo divertito.

E quella notte ci divertimmo davvero molto.

"Domani parliamo con mia madre" disse Harry accarezzandomi il viso "saprà dirci tutto quello che dobbiamo fare" aggiunse.
"Credi che la prenderà bene?" Domandai posando il capo sul suo petto, quella era sicuramente la parte più difficile, dover combattere con tante persone differenti e ascoltate i soliti cliché, ma andava fatto anche questo, il prima possibile.
"Si non ne ho dubbi" rispose prontamente.
"Harry credo che i miei nonni non la prenderanno molto bene" rivelai, avevo davvero paura della reazione di mio nonno, certo era sempre stato buono con me, ma probabilmente perché non gli avevo mai dato grossi problemi.
"Gli passerà" rispose "che potrebbero mai fare?" ridacchiò.
"Mi dispiace solo che molto sicuramente se la prenderà con te" sospirai, alzando il viso verso di lui "è uno all'antica diciamo"
"Saprò cavarmela" sorrise.
"Harry ho davvero paura della sua reazione, sarebbe in grado di venire fin qui per trascinarmi in Francia" sbuffai con tono triste e molto ma molto preoccupato.
"Questo non succederà mai" rispose duramente "Juliet non permetterò a nessuno, nemmeno a tuo nonno, di portarti via da me"
"Qualsiasi cosa ti dica Harry, non ascoltarlo, a volte dice delle cose orribili, ma non ti conosce, per lui sono come una figlia e..."
"Mi importa solo di quello che pensi tu di me, ma ora non pensiamoci, sei stanca" disse dopo che io sbadigliai sonoramente più volte.
"Mm mm" mugugnai "buonanotte amore" sussurrai prima di chiudere gli occhi.
"Buonanotte amori miei" fu l'ultima cosa che sentì prima di cadere in un sonno profondo.

Juliet [H.S.]  #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora