Capitolo 90

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3 giorni dopo.....

"La porto io"
"Tesoro la devi mantenere meglio"
"Sono il padre saprò come tenere mia figlia"

Tre giorni, erano appena passati tre giorni e settantadue ore dalla nascita di Anne ed Harry già mostrava i primi segni di gelosia.

"Era solo un consiglio" rispose sua madre, portando gli occhi al cielo.
"Gentile da parte tua, ma faccio di testa mia" rispose Harry con il solito fare da burbero, sollevando con le braccia la culla, nella quale nostra figlia dormiva beatamente.
Quel giorno, avrei potuto finalmente lasciare l'ospedale, sia io che Anne eravamo sane come un pesce, era questo il bello di un parto naturale, bastavano pochi giorni e ti sentivi come nuova.


"Harry non essere scortese" lo rimproverai, infilandomi la giacca.
Lui non mi calcolò affatto, continuando ad aggiustare la copertina rosa sul corpicino di Anne.
Era bellissima, non lo dicevo solo perché fosse mia figlia, era davvero stupenda.
Alla nascita, la prima cosa che colpì i miei occhi, fu un ciuffetto folto di ricci al centro del capo, per non parlare dei suoi occhi, erano uno spettacolo.
Erano verdi, con qualche spruzzo di marrone all'interno, in pratica c'eravamo sia io che Harry nel suo sguardo e questo non poté che rendermi ancora più felice di quanto non lo fossi già.
"Possiamo andare" lo richiamai, attirando finalmente la sua attenzione.
Mi abbassai lasciando un bacio sul nasino di mia figlia.
"Finalmente ce la portiamo a casa" sorrise Harry, afferrando con la mano libera la mia.
"Finalmente" sorrisi di rimando, lasciandogli un bacio a fior di labbra.

Mi voltai a guardare quel posto alle mie spalle per l'ultima volta, avevo odiato con tutta me stessa gli ospedali, ma la nascita di mia figlia, mi fece capire che il dolore non andava legato ad un  lungo, il dolore era una cosa che ti portavi dentro a prescindere da tutto, così come  la gioia che quello stesso posto mi aveva regalato pochi giorni fa, era una cosa che avrei portato sempre nel mio cuore e che avrei vissuto giorno dopo al giorno con lei e con Harry.

"Ciao Anne, sono la nonna"
Anne, per l'appunto, si sedette nei sedili posteriori con Anne junior.
Mi voltai verso Harry, rimanendo di sasso, quando lessi la velocità pari a quaranta chilometri orari con la quale stava procedendo su una strada completamente libera.
"Amore potresti anche accelerare un po' " lo spronai, avevo un urgente bisogno del mio bagno, delle mie cose e sopratutto di poter fare una doccia.
"Scherzi?" Si accigliò "potrebbe ribaltarsi la culla"
Presi un lungo respiro, trattenendomi dal ridere, io ero abbastanza apprensiva, controllavo il suo respiro quando dormiva e mi preoccupavo quando tossiva mentre le davo il latte, ma lui era esagerato, fin troppo.
"Sono sicura che tua madre la sta tenendo"
"Esatto" confermó lei, guardandomi con comprensione.
"Beh non vedo tutta questa fretta"rispose infastidito.
"Se si sveglia, sarà difficile allattarla in auto" riabbattei, cercando di rimanere il più seria possibile, quando senza rispondermi, accelerò.

La sera era arrivata, i nostri amici avevano lasciato da poco la nostra casa, curiosi di conoscerla.
Megan non perse occasione per provocare Harry in tema di somiglianze, ma volendo dirla tutta, oltre che per la forma delle labbra, che era simile alla mia, Anne era la fotocopia di Harry.


"Non se ne andavano più" sbuffó Harry, raggiungendoci al letto.
Anne era ancora attiva, con i suoi occhioni spalancati, mentre la allattavo.
"Sei proprio affamata" ridacchiai, accarezzandole la testolina ricciuta.
Ora capivo il motivo dei miei bruciori di stomaco.
Continuai ad accarezzarla, quando un flash mi fece alzare la testa.
"Che fai?" Sorrisi, vedendo Harry con in mano la macchina fotografica che mi aveva regalato tempo fa.
"Riempirò la nostra casa di foto vostre" disse, stendendosi al mio fianco.
"Ma noi vogliamo che ci sia anche tu, vero Anne?"
Un rumorino proveniente dalla sua pancia, fu la risposta ottenuta.
"Pensi sia un si?" Domandò Harry, premendo le sue dita nella guancia di Anne.
"Direi proprio di sì" sorrisi, accarezzando stavolta il suo volto.
"Tu stai bene?" Mi domandò, guardandomi seriamente "fra visite varie e controlli, non ho mai avuto tempo di chiedertelo" abbassò il capo.
"Hey, io sto bene, sono felicissima"
"Anch'io" rispose prontamente "è stato... Il tuo parto è stata la cosa più intensa ed emozionate che abbia mai vissuto"
"È vero, non pensavo fosse così ..."
"Doloroso?" Ridacchiò.
"Anche" sorrisi "ma lo rifarei altre mille volte" aggiunsi guardandola.
"Mi sa che non ha molto sonno" sbadigliammo in contemporanea io ed Harry.
"A differenza nostra" constatai, quando un secondo sbadiglio, mi impedì di continuare a parlare.
"Ha finito di mangiare?"
"Credo di sì"
"Da qui, ci penso io, tu riposati" disse allungando le mani verso Anne e portandola sulla sua pancia.

Juliet [H.S.]  #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora