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v: hai intenzione di ricominciare?

j: no, certo... scusa.
j: stai bene?

v: che ti importa?

j: sei mia amica, mi importa

v: io e te non siamo amici, jay

j: ah no?

v: no, tu sei solo un tizio qualunque che ha sbagliato numero e non vuole lasciarmi in pace

j: capisco

v: non ce l'hai una ragazza da importunare? qualcuna disposta a dartela? o tipo un amico con cui giocare ai videogame e passare il tempo, invece che infastidire me?

j: vuoi che io risponda seriamente?

v: sì

j: ho un sacco di gente intorno che si comporta in modo gentile con me e vuole a tutti i costi la mia fiducia, che mi da tutto quello che voglio. mi basta chiedere per avere
j: la gente che lavora per me mi tratta come se fossi una specie di dio, e okay, all'inizio era forte, ma adesso sta diventando troppo
j: ho anche tante ragazze, lo sai? potrei schioccare le dita e si butterebbero tutte ai miei piedi
j: ma sono tutti dei falsi che vogliono solo usarmi per i loro schifosi comodi, non gli importa davvero di me e di come sto
j: non gli importa che io passi le nottate in bianco a pensare a quanto faccia tutto schifo, non frega un cazzo a nessuno. mi sento come se fossi chiuso in una fottuta campana di vetro. certe volte sembra che loro mi conoscano più di quanto mi conosco io, e si permettono di prendere decisioni al mio posto. ma loro non sanno un cazzo di me e di quello che è bene per me
j: parlo con te perché mi fa sentire meglio. mi sento normale dietro questo schermo, non una specie di robot pilotato da quegli stronzi

v: perché mi stai dicendo tutto questo?

j: perché mi fa stare meglio
j: tu mi fai stare meglio

texting the popstar. ✩ jdb, book oneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora