epilogo

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[A/N]: ho deciso di blessarvi oggi perché vi voglio bene, quindi amatemi

VPOV

"Stacca gli occhi dal telefono e voltati."

Leggo quello stesso ultimo sms una, due, tre volte prima che il mio cervello recepisca il messaggio. Deglutisco e finalmente decido di voltarmi. Lo faccio lentamente, con le ginocchia che tremano, le gambe che mi tengono su a stento, le mani sudate che stringono il telefono tra le dita e il fiato corto.

C'è caos. Un sacco di gente. Una marea di gente. Una rumorosa folla ammassata e in preda al panico. Flash fotografici che mi accecano anche da qui. Grossi uomini in giacca e cravatta che aprono un passaggio, e lo vedo. La sola persona che viene verso di me, con il sorriso più ampio e luminoso che io abbia mai visto. Il resto della folla sparisce appena incontro i suoi occhi, e non ho bisogno di chiedermi niente: so perfettamente chi è.

«Jay?»

La mia voce trema e non riesco a muovermi. I flash e il rumore si fanno più vicini, gli sono alle calcagna, ma a lui non sembra importare. La mia bocca rimane schiusa per l'incredulità, ma non riesco a fare altro se non continuare a guardarlo negli occhi, mentre continua a camminare verso di me. Spero che le mie gambe non decidano di cedere proprio adesso, ma so di essere vicina al crollare.

Quando lui si ferma, a due passi da me, nessuno dei due osa muoversi. Sorride, non ha smesso di farlo nemmeno per un attimo da quando è apparso tra la gente. Io invece riesco a malapena a respirare.
Lui si morde le labbra, scrollando le spalle, prima di aprire bocca.

«Te l'avevo detto che sono davvero Justin Bieber.»

THE END.

texting the popstar. ✩ jdb, book oneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora