Logan' s pov
Erano le 3.00 di notte ed era la notte più lunga che avessi mai passato, di quelle che mi ricordo ovviamente.
Rachel era molto irrequieta e aveva il respiro affannoso, ma nonostante questo non si era mai svegliata. Io continuavo a svegliarmi a cazzo senza una probabile motivazione.
Decisi di svampolarmi un po' e andai verso il bagno.
Aprii il rubinetto del lavandino e ci immersi le mani, per poi portarmela nella faccia immediatamente dopo. Era un metodo che mi faceva tornare alla normalità e mi rinfrescava pure. Mi guardai nel grande specchio che stava sopra il lavandino, era un po' rovinato ai lati e si vedeva qualche macchia di muffa qua e la. Poi qualcosa successe.
I miei occhi diventarono sempre più grandi fino ad inghiottire me stesso, mi risvegliai nel centro di una città che subito non riconobbi. Cercai qualcosa, una faccia anche se non sapevo quale. Poi la vidi, era un ragazzo con le cuffie nelle orecchie, il passo veloce, aveva gli occhi piantati nel cellulare.
Cercai di guardagli la faccia, ma avevo paura che mi parlasse o si rivolgesse male.
'Devo trovare una scusa' pensai.
Non mi venne niente in mente di strategico, potevo comunque improvvisare al momento. Gli toccai una spalla senza ottenere risposta, lui continuava a camminare.
"Scusa?" Dissi timidamente ma senza risposta. Abbassai lo sguardo come se fossi triste e li lo vidi. Con la cosa dell'occhio notai che la sua faccia era familiare, troppo. Ma chi poteva ricordarmi se non qualcuno già visto, le persone nel mondo erano molte, poteva darsi che lo avessi già visto. Mi toccai la testa per massaggiarla perché mi faceva male, forse per lo sforzo.
Mi ricordai della mia faccia e mi accorsi che era la stessa del tizio che stavo seguendo. Era un sogno, non poteva essere altro. Ma volevo assolutamente parlargli.
Mi misi direttamente davanti a lui, almeno avrebbe dovuto fermarsi o guardarmi, ma neanche quello. Mi sorpassò come se fossi invisibile, ero forse un fantasma?
Un brivido mi passó per la schiena ma ero talmente ossessionato da il 'me stesso' che non badai al fatto di essere uno spirito.
Decisi di seguirlo fin dove lui voleva andare, tanto non mi poteva vedere.
Passammo alcune piazze di questa città per poi passare davanti ad una pizzeria familiare, allora la riconobbi, ero a Jump City. Ma non mi ricordavo di esserci stato prima d'ora.
Arrivammo in una strana casa, era un edificio a forma di "T". Lui prese l'ascensore per arrivare all'ultimo piano, io lo presi con lui ma non se ne accorse per fortuna.
Quella casa (o torre) era molto grande,e abbastanza ordinata,c'erano un sacco di stanze.
Spense la musica del cellulare e buttó le cuffiette nel divano. Quel posto era familiare, l'avevo già visto da qualche parte. Notai che la stanza aveva un terrazzo abbastanza grande, quindi uscii e mi misi a cavalcioni sul tetto per vedere il mondo sotto, era uno spettacolo. Pochi minuti dopo arrivó lui, si mise a cavalcioni sul tetto e osservò il panorama.
Notai che le nostre azioni erano molto simili, sebbene non mi potesse vedere.
Ad un certo punto, quando il sole tramontò, il tipo entrò in casa, io lo seguii.
Si sedette su una sedia di cuoio e accese il computer, era un computer da gaming, quelli apposta per giocare ai videogiochi. Mi sarebbe piaciuto averne uno e poter giocare a qualsiasi gioco, ma erano solo miei sogni.
Il 'me stesso' prese le cuffie, se le mise nelle orecchie e fece partire una musiche tra dolce e rilassante, mi piaceva. Mi sedetti nel freddo pavimento cullato dalla musica e dalla sua presenza un po' misteriosa. Mi piaceva stare li, non avevo pensieri e preoccupazioni, potevo essere me stesso.
Dopo pochi minuti tirò fuori dal cassetto un bigliettino,c'erano riportate delle frasi...come una dedica o una poesia, ero molto curioso di quello che faceva, era una sorta di 'mondo parallelo' e non volevo andarmene. Ma ciò che volevo sapere era : a chi l'avrebbe data?
Lessi il retro del biglietto e a stento lessi "Raven"
Non vidi più niente, intorno a me diventò tutto bianco, e anche se non volevo, mi ritrovai nel solito mondo reale noioso.
"Heyy, Heyy, stavi gridando. Che è successo?"
"Mmh, ciao Rachel. Credo di aver fatto un incubo"
"Ah okey. Beh, almeno sei sveglio"
"Okey Rachel, so che mi penserai pazzo, ma devo raccontarti alcune cose che tu non sai" lei si fece attenta e si sedette vicino a me, mi guardava aspettando che io parlassi.Spazio me:
SHAOOOH,mi sto impegnando ad aggiornare più spesso,spero vi vada bene ;3
DOMANDE:
1)voto al capitolo?
2)secondo voi sta procedendo bene sta storia?
3)segno zodiacale?
Eeee boh,non sapevo che domande fare ;D
-ExBbraeFangirl
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Insane//Bbrae Version
FanfictionE se l'avventura stavolta si svolgesse in un luogo buio,tenebro e un pò inquietante? Rachel,una giovane ragazza,vive in un manicomio,dove incontrerà un ragazzo che le porterà luce ai ricordi più vecchi e preziosi...sta a voi scoprire cosa succederà...