"After my dreaming I woke with this fear, what am I leaving when I'm done here?"
-Cit. Linkin Park | Leave out all the restVi siete mai fermati un attimo a riflettere su come il tempo passi velocemente e allo stesso tempo così dannatamente piano?
Beh, io lo stavo facendo ora. Ero distesa sul letto immersa nei miei pensieri, stavo guardando il soffitto mentre Roxana mi parlava di qualcosa, ma in realtà non stavo prestando attenzione né a lei nè al soffitto.
Non lo facevo apposta, semplicemente le cose non erano più le stesse dentro di me.
Non riuscivo più a riconoscere la realtà dalla fantasia.
Mi mancava Justin. Mi mancavo io. Mi mancava la mia vita. Mi mancava tutto.
Era un'emozione più grande di me, non riuscivo a controllarla.Tutti continuavano a dirmi che questa era la mia "vera" vita ora, ma io non riuscivo a crederci... come avrei potuto dimenticare Justin e tutto quello che avevamo passato così facilmente?
Era stato tutto così reale.
Doveva esserci un modo...
Non passava un giorno senza che io non ci pensassi.Ed ecco quando capii che era passato troppo tempo, troppo in fretta, dal mio risveglio... e allo stesso tempo mi aveva ucciso con la sua lentezza.
Capii che tutto ciò che mi avevano insegnato riguardo al tempo era una menzogna!
Il tempo non era nostro amico, non siamo noi a controllare il tempo, il tempo non è nelle nostre mani... il tempo era una fottuta bastarda spada a due lame.
E come se non bastasse aveva anche molteplici modi a sua scelta per ferirci.Tutto il tempo che passai con Justin mi aveva inciso una ferita dentro che non sarebbe mai guarita, come poteva il tempo guarire una ferita che esso in se stesso aveva causato?
E tutto il tempo che passai senza di lui mi stava tagliando in due, mi stava uccidendo dentro, e lo stava facendo lentamente, ma ecco di già che il tempo era passato così in fretta, senza che io reagissi, senza che io facessi niente per fermarlo... qui è dove il tempo mi ferì nuovamente, realizzare che tutto stava andando avanti senza di me, che dopo tutto quel tempo io mi sentivo ancora di non appartenere a quella vita che mi era stata imposta... faceva male.
Più tempo passava più sentivo che le cose per me sarebbero solo peggiorate in quel posto.
Avete idea di come ci si senta a stare in un posto nel quale non si vuole stare?
Quando tutto sembra diverso ma in realtà l'unica diversa sei tu?È una sensazione che uccide tanto quanto il tempo.
Ed io sapevo dove volevo essere, sapevo che lì sarei finalmente stata bene, avrei riavuto la mia vita... ma non sapevo come arrivarci.
Tutti dicevano che era questo il mio problema, che pensavo troppo ma agivo poco e forse avevano ragione... ma qualcuno sa dirmi come cazzo si può agire quando non se ne hanno nemmeno i mezzi per poterlo fare?
Mi sembrava di vivere in un freak show, un grosso spietato freak show dove tutti intorno a me si divertivano a vedermi impazzire.
E ci stavano riuscendo. Eccome se ci stavano riuscendo!
"Gen ma mi stai almeno ascoltando?" Sentii quando un peluche mi colpì in faccia.
Mi alzai con la schiena e mi misi a sedere. "No, scusa... ero soprappensiero, che stavi dicendo?" Finsi interesse.
Roxy roteo gli occhi al cielo e sbuffò. "Ho detto che oggi ho incontrato un ragazzo a scuola!" Mi sorrise apertamente.

STAI LEGGENDO
ANGEL (SHIVER-FINALE ALTERNATIVO)
FanfictionLoro sono Genny Sky e Justin Bieber, la loro è una storia piena di sfaccettature, la loro è una storia imperfetta. Sapevate che anche i sogni possono rivelarsi imperfetti, se creati da una mente altrettanto imperfetta? Ed in una realtà tale, non bis...