Pensieri comuni

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Ascoltate la canzone sopra mentre leggete per favore, vi aiuterà nella comprensione della lettura.





Tutte le volte che mi arresto a pensare, annego nei miei pensieri.
Passo da felicità singolare a tristezza inesorabile, senza motivazione certa.
Tutto si costruisce da se, senza che io muova un dito, per volerlo od impedirlo.
Ciò influenza notevolmente sulle mie azioni, sulla mia quotidianità, che di quotidiano non ha nulla se non l'errore, mio ed umano.
La diversità rende bello il mondo, dove di bello non vi è più niente.
Ma l'uomo la diversità la ripudia, la giudica, evita di farla evolvere.
Perché la diversità è sbagliata dopo un po', sempre.
'La diversità ci accomuna' dicono, ma no, tutto ci accomuna, dipendiamo dagli altri, senza esserne consapevoli.
Siamo automi, speriamo che tutto possa andare nel verso giusto.
Ma non possiamo essere ciò che ci è vietato, perché finiamo per cadere, e andare a fondo, senza appigli, senza l'unicità che ci fa rimanere a galla. Quando ci accomuniamo agli altri, inconsapevolmente ci leviamo il salvagente, aggrappandoci speranzosi al Titanic, che si leva nell'esistenza a gran velocità, senza la capacità di guardarsi indietro, di raccogliere gli sbagli, di recuperare gli errori dal fondo.
Non siamo automi, e mai lo saremo.
Non possiamo stare al passo del Titanic, e mai potremmo.
Non serve non sentirsi soli per vivere, e non basta accomunarsi a qualcuno per sopravvivere.
L'unicità ci rende umani, consapevoli dei nostri pregi e difetti, di poter e dover sbagliare moltitudini di volte, per crescere, per imparare e per mutare nel tempo.
La vita non é prescritta nelle stelle, te la crei tu giorno dopo giorno, decisione dopo decisione.
E ogni mattonella avrà incomparabile importanza, perché é solo grazie ad ogni mattonella che potremmo mai essere in grado di percorrere la strada verso il paradiso, o l'inferno.
Perché l'inferno? vi chiederete.
Perché pur essendo il regno del dolore, niente é comparabile all'esistenza umana, piena di sentimenti, sensazioni, possibilità, incertezze, ed errori, che ci dà quotidianità.
Una quotidianità piena di sbagli, di dolore.
Così gli uomini inconsapevolmente possono cadere più in basso del diavolo, e risalire più velocemente di un angelo.
Questo perché l'uomo è vita, dà la vita e se ne costruisce una.
Gli uomini possono però varcare anche le porte del paradiso, quando vogliono, come vogliono, e questo è un miracolo.
Possono vagare tra l'esistenza umana e il mondo ultraterreno di ciò che prova, senza saperlo.
A volte pretendere troppo dà troppo poco.
L'uomo é fatto per pretendere, per cadere per quel poco.
L'uomo è errore, e convive col suo errore.
Deve solo imparare a tollerare l'errore per poter vivere felice.

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