Galletto disse a Gallinella: "Le noci sono mature; andiamo insieme sul monte e mangiamone a sazietà una buona volta, prima che le porti via tutte lo scoiattolo." - "Sì" rispose Gallinella "vieni, ce la spasseremo insieme." Se ne andarono tutti e due sul monte e poiché‚ la giornata era bella, vi rimasero fino a sera. Ora, io non so se si fossero ingozzati tanto o se fossero diventati troppo spavaldi, fatto sta che non volevano tornare a casa a piedi, e Galletto dovette costruire una piccola carrozza di gusci di noce. Quando fu pronta, Gallinella ci salì e disse a Galletto: "Tu puoi tirare." - "No," disse Galletto, "che idea! Piuttosto che tirare vado a casa a piedi: non erano questi i patti. Fare il cocchiere e sedere a cassetta, va bene; ma tirare io, questo no."
Mentre litigavano un'anatra starnazzò: "Ehi voi, ladri, chi vi ha detto di venire sul monte delle mie noci? Ve la farò pagare!" e si precipitò su Galletto. Ma Galletto non era codardo e coraggiosamente si gettò addosso all'anatra, e alla fine l'aggredì con gli speroni con tanta violenza, che ella chiese grazia e per punizione si lasciò volentieri attaccare alla carrozza. Galletto sedette a cassetta come cocchiere e si partì di gran carriera. "Anatra, corri più che puoi!" Quando ebbero fatto un pezzo di strada incontrarono due pedoni, uno spillo e un ago. Questi gridarono: "Alt, alt," e dissero che stava per diventare buio pesto, e non potevano più fare un passo, e poi la strada era così sporca! Non potevano salire per un po'? Erano stati alla locanda dei sarti, fuori porta, e si erano attardati a bere birra.
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FIABE
RandomEcco a voi una piccola raccolta delle fiabe per tornare ancora bambini...