Puzzava di morto lì dentro. Probabilmente qualche piccione era stato investito ed ora si stava putrefacendo.
Non c'era un vero e proprio motivo sul perché Irina si trovasse in quel luogo fatiscente quella sera. Doveva essere una scorciatoia, una stupida scorciatoia.
Non le andava di attraversare tutta la città alle 21:00. Dopo il corso di cucina non aveva preso bene "il contrattempo" di Xavier dell'ultimo minuto.
"Mi hanno bloccato a lavoro, ci vediamo a casa piccola, ti amo." le aveva scritto. Il tempo di arrivarci, aveva pensato lei. Lo avrebbe trovato in pantofole, quasi sicuramente addormentato, con la testa reclinata sul bracciolo della poltrona.
Un topo le passò accanto e lei sussultó. Odiava i topi eppure si era avventurata nel loro nascondiglio.
~continua

STAI LEGGENDO
Berlino non sorride più.
Teen FictionUn vicolo di Berlino. Irina odia camminare da sola, i genitori l'hanno cresciuta con la paura di essere violentata. Forse non hanno sempre sbagliato..