Aveva fatto tutto quel casino per evitare di stare in mezzo alla gente, le persone le mettevano ansia, però iniziava a pentirsene davvero. Forse non era stata una grande idea. Meglio stare in mezzo alla gente che rimanere in un vicolo desolato, con un puzzo di morto e barboni a destra e a sinistra.
Irina procedeva a passo svelto. Voleva arrivare presto dall'altro lato. Aveva uno strano presentimento spalmato addosso. Si sentiva osservata..
"Non fermarti mai, nemmeno ad allacciarti le scarpe."
"Se vedi qualcuno, lancia la borsa e scappa."
"Non accettare passaggi da nessuno."
"Mi raccomando, non entrare in vicoletti isolati e dal nome strano."
Irina cercava di distrarsi rammentando i consigli che era solita darle la madre quando era piccola. Da quando si era trasferita a Berlino con Xavier, due anni addietro, aveva visto i suoi genitori un massimo di tre volte. Eppure ricordava perfettamente quello che la mamma le diceva e le ripeteva fino allo sfinimento quando usciva di sera. Non aveva tutti i torti, rifletteva Irina passando accanto ad un barbone attaccato ad una birra.
~continua.
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Berlino non sorride più.
أدب المراهقينUn vicolo di Berlino. Irina odia camminare da sola, i genitori l'hanno cresciuta con la paura di essere violentata. Forse non hanno sempre sbagliato..