Capitolo 2.

141 6 0
                                    

Aveva fatto tutto quel casino per evitare di stare in mezzo alla gente, le persone le mettevano ansia, però iniziava a pentirsene davvero. Forse non era stata una grande idea. Meglio stare in mezzo alla gente che rimanere in un vicolo desolato, con un puzzo di morto e barboni a destra e a sinistra.

Irina procedeva a passo svelto. Voleva arrivare presto dall'altro lato. Aveva uno strano presentimento spalmato addosso. Si sentiva osservata..

"Non fermarti mai, nemmeno ad allacciarti le scarpe."

"Se vedi qualcuno, lancia la borsa e scappa."

"Non accettare passaggi da nessuno."

"Mi raccomando, non entrare in vicoletti isolati e dal nome strano."

Irina cercava di distrarsi rammentando i consigli che era solita darle la madre quando era piccola. Da quando si era trasferita a Berlino con Xavier, due anni addietro, aveva visto i suoi genitori un massimo di tre volte. Eppure ricordava perfettamente quello che la mamma le diceva e le ripeteva fino allo sfinimento quando usciva di sera. Non aveva tutti i torti, rifletteva Irina passando accanto ad un barbone attaccato ad una birra.

~continua.

Berlino non sorride più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora