C:chi è? *con le lacrime che man mano le scendevano in volto*
L,R,F:siamo noi, possiamo entrare?
C:non voglio parlare con nessuno, vi prego andate*con voce letteralmente distrutta dal pianto*
L:eh no, Chià, adesso tu ci apri
C:no*quasi sussurandolo*
R:dai, sai che vogliamo solo il tuo bene...
F:ragazzi, per favore, andate via, con lei ci parlo io*spingendoli in salotto*
La ragazza entrò cautamente in camera, e non appena vide la ragazza rannicchiata sul suo letto con il cuscino tra le mani capì che si era comportata così non per una sciocchezza ma per una cosa più che seria
F:che ti succede?*facendola appoggiare sulle sue gambe*
C:meglio non parlarne...
F:Chià, siamo migliori amiche da 5 anni, oramai dovresti fidarti di me...
C:non è una questione di fiducia, è una questione di vergogna, me ne vergogno*facendo aumentare le lacrime*
F:come, scusa? *preoccupata*
C:ricordi Daniel?
F:certo,il belloccio con sia muscoli sia cervello?Il ricordo molto molto bene...
C:ecco, a me sembra giusto che lo sappiano anche i ragazzi, non voglio che ne restino all'oscuro*deglutendo*
Li andò a chiamare e li fece accomodare tutti sul letto ed iniziò il suo racconto
C:ragazzi, vi prego, non interrompetemi che poi non riesco più a raccontarlo*supplicandoli ancora con le lacrime agli occhi*
Tre ragazzi:d'accordo, come vuoi
C:qualche anno fa, stavo con Daniel, un ragazzo in apparenza fantastico ma... *si fermò per riprendere fiato, asciugandosi le lacrime, Lele per confortarla le mise una mano sulla sua*
C:ma una sera venne a casa mia, qui, quando voi due non eravate in casa e disse che si era stufato di non scopare, così gli disse che se per lui era importante farlo, non era con la persona giusta, e quindi lo lasciai, però.....