C:ma una sera venne a casa mia, qui, quando voi due non eravate in casa e disse che si era stufato di non scopare, così gli disse che se per lui era importante farlo, non era con la persona giusta, e quindi lo lasciai, però..... *le lacrime le scendevano incondizionate, e non trovava il modo per farle smettere*
L:dai, continua*dandole un bacio sulla fronte*
C:però lui mi scaraventò sul divano,io cercavo di fermarlo con calci e pugni ma niente, era inutile, era troppo forte per me, così ha iniziato a toccarmi, spogliarmi, levandomi selvaggiamente la camicetta,quando mi sono ritrovata nuda, l'ha fatto mi ha violentato, ed ogni volta che urlava mi dava delle sberle...*facendo scendere le lacrime ancora più velocemente mentre Lele strinse i pugni, lo faceva rabbrividire quella storia soprattutto perché trattava della sua amata*
C:in quei mesi sono entrata in depressioni perciò andavo dallo psichiatra,e mi ha spiegato che sarebbe stato un po'difficile recuperare i rapporti con i ragazzi,in quel periodo non volevo farti toccare,abbracciare... Per questo ero così aggressiva con chi mi abbracciava *un poi più calma*
F&R:ed adesso?
C:adesso sono migliorata, mi faccio abbracciare, baciare sulla fronte, sulle guance,ma niente di più, non mi faccio toccare dal collo in giù ho troppa paura, mi vengono in mente le scene di quella sera e sarebbe troppo traumatizzante*la calma non durò molto, lei riscoppiò a piangere però stavolta in un pianto liberatorio*
F:perché non ce l'hai mai raccontato?
C:mi vergogno,non voglio essere diversa dalle altre ragazze solo per una notte orribile
L:devi capire di non essere diversa ma speciale perché io al posto tuo non mi sarei ripreso mai più*stringendole la mano*
R:ti avremmo potuto aiutare...
C:lo so e mi dispiace di avervi tenuto all'oscuro di tutto...Grazie,davvero ragazzi *stringendosi tutti in uno splendido abbraccio fraterno*