Cloe cominciò ad allontanarsi dalla sua casa a passi svelti.
Era sera tardi e doveva pur trovare un luogo in cui passare la notte, ma non aveva soldi e nient'altro.
Vide in lontananza un negozio. Pensò ad un un'unica soluzione. Non ci pensò nemmeno troppo.
Ruppe prima la telecamera, che si trovava davanti la porta, con una pietra.
Si guardò attorno: si trovava in una stradina per niente trafficata e non vi era nessuno nei paraggi. Diede un colpo secco alla vetrina.
Inaspettatamente nessun allarme suonò. Doveva essere un negozietto di qualche povero uomo che cercava di guadagnarsi da vivere senza riuscire a permettersi un allarme.
Entrò e trovò subito la luce. Era un piccolo negozietto ma abbastanza pieno di roba varia. Prese un orologio argentato e lo indossò velocemente, poi afferrò un coltellino e lo mise nella tasca dei jeans. Infine forzò la cassa che si trovava dietro il bancone: vi erano un botto di soldi.
Li prese alla rinfusa e li mise ovunque: dentro le scarpe, nelle tasche dei vestiti... li prese tutti, poi cominciò a correre. Corse per almeno un'ora di seguito senza mai fermarsi ma, quando arrivò in un prato, le gambe le cedettero. Cadde per terra. Decise che aveva corso abbastanza.
Rimase qualche minuto per terra a sentire l'odore dell'erba, poi si mise in un angolo, sotto un muretto.
Si distese e guardò il cielo per ore. Le venne da piangere. Pianse e pianse, fino a quando si addormentò.
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Black Angels.
RomanceÈ una breve storia che prende ispirazione dalla mia vita, dalle mie esperienze e dai miei pensieri.