5. ᴛʀᴏᴠᴀᴛɪ ғɪɴᴀʟᴍᴇɴᴛᴇ

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Erano oramai quarantacinque minuti che erano partiti, durante il viaggio nessuno osava parlare se non Dae che non riusciva a trattenersi da sputare insulti su quella grandissima figlia di...

DRIIIIIIN

"No vabbè ma ora basta cazzo. Cosa cazzo vuole or-"

Gli morirono le parole in bocca, troppo impegnato a trovare una scusa per non passare il cellulare a Yongguk. Se avessero perso lui mentalmente sarebbero stati fottuti, lui avrebbe dovuto guidare e dal suo momentaneo stato psicologico non sarebbero usciti vivi da quella macchina e Jongup non aveva la patente.

"Dae... sto guidando non posso prenderti quel fottutissimo cellulare dalle mani. Vedi di farmi vedere all'istante quel messaggio". Il tono autoritario non permetteva di certo repliche.

"Yongguk... sei certo... di...".

Yongguk stufo di aspettare, sterzò velocemente accostandosi alla strada, prendendo quel cellulare dalle mani del più piccolo e guardando il contenuto che racchiudeva.

Era meglio se non lo avesse fatto.

Le sue mani cominciarono prericolosamente a tremare, i suoi occhi rappresentavano un misto di terrore, rabbia e vendetta

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Le sue mani cominciarono prericolosamente a tremare, i suoi occhi rappresentavano un misto di terrore, rabbia e vendetta.

"Quando la vedrò... quando l'avrò tra le mani... gliele farò pagare tutte, sia a lei sia a quelli che hanno picchiato i nostri ragazzi". Ringhiò.

"Ora calmati per favore ok? Sta solo cercando di farci scappare di testa.."

"Direi che ci sta riuscendo più che bene Jongup! Cazzo per ora il tuo ragazzo sta - bene -! Il mio lo hanno cacciato in una macchina, e dio solo sa quanto io stia sperando seriamente che siano solo le vecchie foto per farmi impazzire e niente doppi sensi- e Jae perde sangue ovunque. PUOI ORA PER L'AMOR DI DIO CHIUEDRE QUELLA CAZZO DI BOCCA?"

"DAEHYUN! Smettetela. Ora andiamo."

Si rimise in strada pestando l'acceleratore al massimo dirigendosi verso Dambong.

Dopo due altre ore di viaggio finalmente arrivarono a destinazione, destinazione di cosa non si sa, visto che non avevano la più pallida idea di dove andare a cercarli ora.

Disperati cominciarono a cercare alla cieca, dopo scoperto il posto non avevano minimamente pensato a DOVE esattamente li tenesse.

Qualche ora dopo gli arrivò un altro messaggio, questa volta però ritraeva una cartina di Dambong, gli stava praticamente dicendo 'pezzenti so dove siete, noi siamo qui ci diamo una mossa o li devo ammazzare senza nessuna pietà?'.

Corsero... corsero a perdifiato fino a loro. Senza pensare o dire niente, semplicemente corsero.

Si ritrovarono davanti a un magazzino, vetri distrutti, porte distrutte, finestre praticamente inesistenti, aria gelida... rabbrividirono davanti a quel posto.

Week Of Fear... ver. ℬ.Ꭿ.ℙDove le storie prendono vita. Scoprilo ora