IL LUNGO VIAGGIO DI POUL

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La carcassa del bisonte era enorme,la sua mole dal pelo scuro insaguinato spiccava sul candore della neve. Poul era convinto che i cacciatori non avessero mai ucciso una preda così grande e che non si fossero mai allontanati così tanto dall'abituale territorio di caccia. Era stata la fame a spingerli.
Altri due corpi lanosi, più piccoli, giacevano poco lontano.[...] - La caverna è lontana oltre un giorno di cammino,non riuscirebbero mai a trascinare i bisonti fin là, hanno bisogno della slitta.
Qualcuno dovrebbe andare a prenderla e portarla.
Chi di noi? -Chiese uno dei cacciatori.
E Ragda:
Mio figlio Poul. È giovane, e veloce, sa come accendere un fuoco e trovare un buon riparo.
Il cacciatore scosse la testa dicendo:
Poul è alla sua prima caccia, non conosce bene il territorio,la caverna è molto lontana.
Il viso del ragazzo non presentava alcuna emozione e se aveva paura non lo dimostrava.Chiese:
Devo partire subito?
E Regda rispose:
No prima mangeremo.
La carne rossa e grassa del bisonte sfrigolava sul fuoco,emanava un buon profumo,tutti mangiarono a sazietà, avevano bisogno di riprendere le forze dopo il lungo periodo di carestia per mancanza di buone prede. Poi si sparpagliarono nella vicina foresta alla ricerca di rami per costruire un riparo notturno.

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