'Perception' di feather-

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Categoria gemma: Rookie

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Categoria gemma: Rookie

Titolo: Perception

Autore: feather-

Genere: One Shot

Sottogenere: Narrativa Generale

Stato: Completa, autoconclusiva

Rating: Verde

Trama:

A volte la vita può essere fredda come l'inverno e bianca come la neve, e non sempre il sole è disposto a scaldarla. Ma a volte anche il freddo può essere affrontato, basta solo avere un po' di coraggio e prendere la vita nelle proprie mani. Solo così si riesce a capire che, pur senza guanti, nemmeno l'inverno è poi tanto gelido.

feather-!

Quella di Perception è una storia di sofferenza. In poche pagine, ho voluto delineare la complessità del personaggio di Beth, la protagonista, che sta vivendo un momento difficile della sua vita. Forse qualcuno si potrebbe ritrovare, in lei. Io l'ho fatto. Beth deve fare una scelta, una decisione che la porterà a essere protagonista di una quotidianità completamente stravolta. Ed è consapevole che questo difficile passo deve farlo da sola, per quanto male possa fare.

Quella di Perception è una riflessione sulla morte, un evento traumatico visto dagli occhi di una ragazza che ha appena perso uno dei suoi punti di riferimento. Ma è anche una riflessione sulla vita e su come questa possa essere affrontata nonostante le avversità.

Beth è forte ed è la ragazza che io non avrei mai saputo essere. Beth prende in mano la sua vita come fa con la neve che decora il paesaggio, e lo fa senza alcuna protezione: non ne ha bisogno, non più.

Altre opere: feather- ha scritto numerose opere, tra le quali Once Upon a Time, anch'essa iscritta a Gemme da Scoprire.

Estratto: 

Abbiamo condiviso tante cose, ma la morte è una di quelle che sono fatte su misura, impossibile da capire per qualsiasi altra persona oltre a te. La morte è una di quelle esperienze che ti artiglia e non ti lascia andare, trascinandoti sempre più lontano dal mondo e costringendoti ad abbandonare tutto ciò che ti lega ad esso: oggetti, amicizie, amori. Alla fine, ti ritrovi più morto di chi sta veramente sotto terra. È allora che interviene la personalità di ognuno. Sam ha reagito con l'ignorare il fatto. L'ha aggirato, ha ingannato la morsa della morte e si è liberato dai suoi artigli. Sam è ritornato a vivere per chi non lo può più fare.

Io reagisco con la ricerca di qualcosa, sbirciando insicura tra le barriere che mi intrappolano e assecondando colei che mi ha portato via un pezzo di vita: cerco mio padre, ormai irraggiungibile, e cerco di restare a galla tenendomi impegnata in questa impossibile impresa. Ma non mi accorgo che dopo aver perso lui, sto respingendo anche tutto ciò che mi rimane.

Commento:

Commento scritto da feather-.

Come per la storia precedentemente inviata (Once upon a time – Storia di un'amicizia), il mio intento è sempre lo stesso: trasmettere e comunicare. Quella che ho scritto è un'atra one shot, più breve della prima e forse anche più incisiva. Tutto ruota attorno a un dialogo –quello tra Beth e una delle persone per lei più importanti, Sam- che vuole rappresentare due pensieri e due persone completamente opposte. Entrambi hanno perso qualcuno, ed entrambi si sono trovati a dover affrontare la crudeltà della vita. Il tema trattato non è dei più felici, ne sono consapevole, ma la mia sfida personale è stata proprio questa: riuscire ad immedesimarmi nel ruolo di qualcuno a cui è stata sottratta una parte di felicità e descrivere il mondo con i suoi occhi, facendo capire al lettore da dove tragga le forze per continuare a combattere. Penso di esserci riuscita e di aver dato una buona caratterizzazione a Beth (le sue motivazioni e i suoi ragionamenti sono più volte messi in luce), e penso anche che questa ragazza si meriti di essere conosciuta da altri. Tengo a Beth e alla sua storia, tengo al suo coraggio e alla sua forza. Ha molto da insegnare, anche se in poche pagine, ma le ho dato le capacità per farlo.

 Ha molto da insegnare, anche se in poche pagine, ma le ho dato le capacità per farlo

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1. Correttezza grammaticale: La pecca maggiore riscontrata nella grammatica è data dalle virgole. Ci sono frasi che vanno a perdersi tra le tante virgole, a causa della loro lunghezza.

2. Narrazione: In un libro con questo tipo di obiettivo è necessaria una grande cura della terminologia che qui è stata attuata con successo. Le descrizioni sono personali e abbastanza autentiche, immergono nel modo giusto il lettore nel paesaggio circostante, esterno o interno. I dialoghi sono nella giusta quantità e sono verosimili. Ottima la scelta di narrare con enormi sequenze riflessive-descrittive, solo alcuni periodi sono troppo lunghi e caotici.

3. Analisi completa delle tematiche: Perception è un piccolo e modesto (perché poteva essere approfondito molto di più) viaggio nei pensieri di chi ha perso qualcuno, dai sentimenti dolori fino all'accettazione del fatto che malgrado qualunque cosa perdiamo, finché non è la nostra stessa vita, dobbiamo continuare a vivere. Il tema quindi è presente, ma poteva anche essere approfondito maggiormente senza però cambiare l'impostazione della storia.

4. Originalità: La sinossi non presenta errori ma non è nulla di ché. L'attrazione verso questa opera scema ancora prima di poterla aprire. La copertina è poco originale e poco pulita. Il titolo non è originalissimo, ma possiamo dire che racchiude perfettamente l'essenza della storia. Non è certo la prima volta che le emozioni vengono paragonate a sensazioni e paesaggi, ma comunque è chiaro che è stato fatto un ottimo lavoro, tutto sommato. Ottimo il fatto che si segua un filo costante, il parallelismo con la neve e le sensazioni che trasmette è portato avanti fino alla fine, dando il giusto senso alla presentazione iniziale e "chiudendo il cerchio".

5. Analisi delle falle: Uno degli ostacoli in cui spesso gli scrittori di one shot cadono è lasciare pezzi mancanti. Qui però questo errore non è stato fatto. Per questo, ti facciamo i nostri complimenti.

6 Caratterizzazione dei personaggi: Non si può parlare di grande caratterizzazione perché stiamo parlando di una one shot. Ciononostante, con quelle poche manciate di parole di cui l'autrice disponeva, è riuscita a delineare in modo abbastanza buono la protagonista, forse proprio grazie alla tematica e al modo in cui veniva affrontata. Unica cosa che ci ha lasciato un tantino perplessi è il distacco che si percepiva in alcuni momenti.

7. Coinvolgimento emotivo: Non si può fare a meno di sentirsi almeno un po' identificati con una storia così comune, che ognuno di noi ha vissuto o vivrà. Quindi si può dire che nonostante il dolore sia affrontato in maniera molto soave, il coinvolgimento emotivo è presente se si ha affinità con la protagonista.

8. Breve Recensione della copertina: La copertina per questa breve storia possiamo dire che è adatta, ma non che sia molto attraente alla vista. Consigliamo quindi di renderla più pulita e semplice.  

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