Mayra
Caleb è andato via da un paio d'ore, io ho dormito solo per mezz'ora.
Tra poco dovrebbe arrivare mia mamma, speriamo non si accorga di niente.
Domani a scuola sarà ancora più dura, sono sicura che Caleb dirà ai suoi amici ciò che ha visto, e ovviamente loro diffonderanno la notizia per tutta la scuola. Già le sento le persone
<guardate, la ragazza che viene picchiata dal padre, poverina...>
Ovviamente non sapendo Caleb che quello non è mio padre non lo sapranno nemmeno gli altri.
Lo sguardo pieno di pena che mi ha riservato mi ha nauseato. Lui, che è il primo a non farsi scrupoli con me, ha provato pietà. Probabilmente pensava di avere l'esclusiva.
La cosa che mi ha fatto arrabbiare è che quando gli ho detto di salire in camera mia non mi ha ascoltato. Ma farsi i cavoli suoi mai?
Sto camminando avanti e indietro per la casa da non so quanto in cerca di una soluzione.
E se cambiassi scuola? No, ormai l'anno è già iniziato da un po' di tempo, me lo farebbero ripetere, poi questa scuola è vicino casa, non posso permettermi di spendere soldi per l'autobus o altri mezzi.
Niente, devo affrontare questo problema. Certo, sarà difficile, ma magari Caleb non dirà niente... certo, come no.Suona il campanello e corro alla porta, la apro e entra mia madre.
"Come sono stanca...Mayra, tesoro, come stai?"
"Meglio grazie"
"Henry ti ha detto qualcosa quando è venuto a prendere i bambini? Ti ha provocato?"
"No no, tranquilla, è andato via subito. Ha a malapena salutato..."
Non faccio in tempo a continuare la frase"May perché hai un occhio gonfio?"
Smetto un attimo di respirare ma mi ricompongo subito."Non ho l'occhio gonfio mamma, forse la stanchezza ti gioca brutti scherzi"
Mi guarda scettica ma poi sospira e annuisce."Forse hai ragione, ho bisogno di riposare" mormora chiudendo gli occhi e passandoci sopra l'indice e il pollice.
Le sorrido dolcemente."Mamma stenditi sul divano, te la preparo io la cena"
Le mi guarda un attimo e poi annuisce ancora."Ma tu non mangi tesoro?" Mi chiede apprensiva.
Scuoto leggermente la testa."Ho mangiato tanto a pranzo e ho fatto merenda tardi. Poi consideriamo che è ancora molto presto rispetto al solito orario di cena, quindi..."
"Hai ragione. Forse il mio nuovo lavoro sta sballando troppo la tua quotidianità May?"
In effetti non mi sarei mai messa a mangiare così presto se mia madre non mi avesse detto di essere stanca. Se non mangia adesso poi si addormenterà e non cenerà."No mamma, tranquilla"
Vado verso di lei e l'abbraccio.
In fondo ci serve questo lavoro. Da quando la mamma ha lasciato Henry è lei che porta avanti la casa, e anche la famiglia."Grazie tesoro" mi dice dopo avermi baciato la fronte.
"Per cosa?" Domando confusa.
"Per sostenermi. Senza di te sarei entrata in depressione e..." non la lascio continuare.
"Sei più forte di quello che credi mamma, non dimenticarlo"
Mi stacco da lei e vado in cucina.
Mia madre probabilmente non avrà pranzato oggi, o avrà mangiato un panino. Così decido di cucinare una bistecca. Dopo averla cotta la metto nel piatto e vicino ci metto un insalata coi pomodori e un po' di pane. Metto il piatto in un vassoio e ci metto le posate, un tovagliolo, un bicchiere e una bottiglietta d'acqua frizzante.
La raggiungo il soggiorno e metto il vassoio sul tavolino di fronte a lei.
Dopo avermi ringraziato inizia a mangiare e io vado in camera mia.
Faccio i compiti di chimica e fisica ma decido di non finirli. Tanto non ce li controllano mai, verificano solo che il quaderno non sia vuoto. Tu potresti scriverci sopra un 'VAFFANCULO PROF!' gigante e probabilmente non se ne accorgerebbe neanche.
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Debole (sospesa)
Teen FictionMayra, una ragazza timida, insicura, una ragazza che si lascia sottomettere. Una ragazza debole. Non riesce a mandare giù la sua vita, cerca di estraniarsi dalla realtà quando possibile, di guardare la sua vita da fuori. Poi arriva lui. Caleb. Colu...