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E' così bello.
Ha gli occhi verdi con delle pagliuzze gialle, mi ricordano i colori delle praterie inglesi.
Belli, vivi, lucenti.
Capelli biondo cenere, un colore non troppo chiaro e non troppo scuro.
Abbronzato, come se stesse 24h su 24h in California a prendere il sole sulle sdraio con un cocktail in mano.
E' Alto, anche troppo, io in confronto a lui con il  mio metro e 55 di altezza sembro un nano da giardino.
Mentre lo guardo mi trasmette una sicurezza indescrivibile e inizio ad immaginarmi tra le sue braccia a ballare seguendo il ritmo della canzone Perfect di Ed Sheeran al ballo di fine anno del quinto.
Un principe azzurro, ma che al posto del classico vestito aveva una camicia hawaiana e dei jeans skinny con degli spacchi alle ginocchia.
Mi rendo conto in quel preciso istante, dopo aver immaginato un bacio romantico, che lui era davanti a me inginocchiato a causa della mia poca altezza a guardarmi negli occhi con una faccia stupida... non potei fare a meno di ridere e di diventare palesemente rossa in volto.
"Dove vai così frettolosamente?" Disse il ragazzo anonimo con un tono ironico e scherzoso.
"Ho avuto una giornata pazzesca, non starò qui a raccontarti cose della mia vita che non ti potrebbero interessare o che ti potrebbero annoiare, ti dico solo che ho dormito in classe saltando la ricreazione e adesso sono fuggita per potermi nutrire."
Nutrire?Cosa sei Ju? Un gatto, un cane? Bah, dovrei pensarci due volte prima di parlare.
"Ok, tsunami affamato, allora ti lascio andare! Ciao, ci si vede in giro."
Se ne andò così, senza presentarsi e senza voltarsi.

Lo osservai bene mentre si avvicinava alla sua classe, il 5G, per seguire la lezione successiva.
In un corridoio grigio, illuminato dalla luce del sole che entrando dai finestroni si rifletteva sul pavimento anch'esso grigio lucido, il ragazzo anonimo era l'unica cosa a donare vivacità a quei colori così anonimi.

Era così bello.

Ma non posso continuare a pensare a lui tutto il giorno, o non concluderò niente tutta la giornata. Mi conoscono ogni volta che mi perdo tra i miei pensieri possono passare ore su ore che io rimarrei lì a pensare e a sognare ad occhi aperti.
Amo sognare, mi fa sentire viva più di ogni altra cosa.
A parer mio se una persona è in grado di sognare ad occhi aperti sarà in grado di fare tante cose nella sua vita, perché oltre al realismo ha quella capacità artistica e sognatrice di una bambina che deve solo scoprire i segreti del mondo che la circonda.
Da piccola desideravo fare la scrittrice, raccontare la vita dei miei amici immaginari, delle persone che mi circondavano e di me.
Raccontare dei capricci e dei rimproveri che mi venivano fatti.
Una volta a 7 anni scrissi di quando mio padre mi ruppe la cucina a giocattolo, successivamente iniziai ad inventare storie, ritrovai quaderni di quando a 5 anni inventavo canzoni che parlavano della mia vita e di quella delle altre persone.
E adesso?
Adesso voglio fare la scrittrice, voglio sognare, voglio viaggiare nel mio mondo e portare le persone dentro di esso a giocare e a piangere con me, a correre e a cadere insieme.
Quindi adesso chiudete gli occhi e trasferitevi nella mia camera, voi personcine che analizzate la mia mente e che state osservando i miei sogni.
Immaginatevi in una mansarda, con un letto matrimoniale con delle luci sulla spalliera; sulla parete laterale sinistra alla parete del letto una scrivania con dei quaderni che racchiudono la mia vita, sulla parete laterale destra un rettangolo enorme di sughero su cui sopra sono situate tutte le foto che più mi piacciono, sono quelle foto che racchiudono i momenti felici della mia infanzia accompagnata da mio padre... sulla parete parallela al mio letto due finestrone con sotto un divanetto sul quale adesso ci sono io, con una sigaretta in mano e con delle lacrime agli occhi.

Sto tremando.

Benvenuti, voi esserini che state assistendo a uno dei miei piccoli attacchi di panico

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