MOONLIGHT. #Wattys2017

capitolo 1°

Prologo.

Pov's Alexandra

Guardo il fumo grigio dissolversi nell'aria fredda di settembre.
Sono seduta sulla sedia di fronte al bar, mentre leggo la lunga ricerca che come il fumo si dissolve nella mia mente senza lasciare la minima traccia.

Luck ancora non si è fatto vedere e la mia pazienza sta per finire come la sigaretta che sto fumando. Cerco di concentrarmi, ma la mia mente mi tradisce, ho bisogno di dormire.

Sbuffo e butto il foglio sul tavolo di legno dinanzi a me per la frustazione. Porto la sigaretta alla bocca e chiudo gli occhi quando inspiro. Il sapore aspro cresce dentro la mia bocca, come il bruciore che mi provoca. Infine espiro, formando anelli di fumo.

"Mi sto rompendo i coglioni." Disse Allison dopo lunghi minuti di silenzio.

Ridacchio a quella affermazione, senza girarmi a guardarla.

"Ridi, ridi." -butto la cicca per terra per poi calpestarla, "Io mi sto veramente rompendo i coglioni." Afferma nuovamente.

"Beh sai" prendo il telefono dalla tasca sinistra della mia felpa blu, "non è la prima volta che ti rompi i coglioni." Sblocco il telefono e guardo l'ora.

Quattro e mezza.

"Simpatica" disse, mentre io ri-blocco il telefono.

Stiracchio le braccia sopra la testa.

"Alzati dai" ordino per poi alzarmi.

"Dove andiamo?" - mi giro verso di lei, "Non dovevamo aspettare Luck?" Alza un soppracciglio e incrocia le braccia sotto al petto.

"Sono le quattro e mezza."affermo, ingnorando le sue domande, "E domani inizia la scuola te lo devo ricordare?" Sbuffa e si alza dalla sedia.

"Non mi va di andare a scuola" si lamenta mentre prende la ricerca dal mio tavolo, "Non mi va di incontrare Lucy e le sue cagne da passeggio." Rido di gusto per il modo in cui le ha chiamate.

"Dai sorellina smettila con questo linguaggio volgare, non ti dona." La prendo in giro mentre ci incamminiamo nelle strade deserte di Chicago. Le automobili scintillanti passavano nei vialetti e le foglie oramai hanno assunto un colore giallognoli.

L'autunno sta arrivando, affermo nella mia mente mentre una boccata d'aria sfiora i miei capelli castani. Gli abitanti in mancanza delle loro occupazioni, si erano rintanati nelle loro case, con un piumone e una tazza di cioccolato a fargli compagnia.

Oppure, se la mia coscienza non mi inganna, potrebbero stare ad ascoltare le ultime notizie del 'BBC' ma la probabilità era minima.

Emisi un lungo, lento respiro e diedi una occhiata alla ragazza al mio fianco. Notai nel suo sguardo un velo di tristezza mentre continuava a camminare a testa alta.

Dava l'aria di una ragazza sicura di se, mentre dietro a quella maschera trapelavano paure alla quale nessuno avrebbe avuto la forza di nascondere. Ero sicura che ora la sua mente stava vagando mille pensieri a me sconosciuti mentre scrutava attentamente le case quadrate, la quale rendevano i vialetti meno bui con le luci che fuoriuscivano dalle loro finestre oramai chiuse per il freddo.

Non proferii parola per tutto il ritorno. Il fruscio dei alberi e il rumore delle macchine ci hanno accompagnato per tutto il cammino mentre fra noi due regnava il silenzio.

Sento qualcosa di umido sul naso e istintivamente porto la mano nel punto esatto in cui l'ho sentito. Un'altra goccia mi colpisce la mano destra e un'altra nella guancia. Alzo lo sguardo verso al cielo e noto solamente ora tutte le nuvole grigie che la ricoprono.

"Sta per piovere." Afferma la ragazza alla mia destra mentre nasconde la sua chioma rossa con il cappuccio della sua felpa nera.

"Già" ricopio i suoi gesti mentre il mio passo accelera. Scoppiamo a ridere mentre percorriamo la strada per arrivare a casa nostra, le nostre risate si confondono con il rumore delle auto e della pioggia.

Spazio crostata alla nutella:
Spero che questo breve capitolo vi piaccia! È molto breve ma vi prometto che i prossimi saranno lunghi♡

-sonia♡

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