Kai Parker- D3mons

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Uscì dalla doccia e si avvolse in un asciugamano. Ne prese un altro e iniziò a tamponarsi i capelli. Uscì dal bagno ritrovandosi tutta la famiglia degli Originali in camera.

<sentiamo>, si strinse meglio l'asciugamano contro al seno,<cos'ho fatto questa volta?>.

Klaus la squadrò in malo modo, mentre Elijah evitava di guardarla troppo a lungo, quindi prese parola Kai, il più indifferente fra tutti, conoscendo già molto bene quel corpo da capogiro.

<è la quinta cameriera che dissangui in tre giorni. Hai seri problemi di autocontrollo>, la bionda alzò le spalle.

<Kai caro, dubito che tu abbia da insegnarmi qualcosa>, rispose in malo modo lei aprendo l'armadio in cerca di vestiti puliti.

<non vale la pena parlare con te, è peggio che parlare con Kai nel suo momento buio>, sbuffò Rebekah uscendo seguita dall'articolo ospite  che sbattè la porta.

<Klaus, Elijah, non avete nulla da dire?>, domandò lei entrando ancora in bagno per cambiarsi. Rapidamente si infilò l'intimo, dei jeans e una t-shirt blu notte.

Tornò in camera scalza e si lasciò cadere sul letto addianco a Klaus. Elijah era accanto alla porta con una mano nella tasca dei pantaloni del completo e una lungo il fianco.

<lo sai bene che non approviamo il tuo stile di vita Lucy, ma dal tronde sei un vampiro e questa è la tua natura>, disse dolcemente Elijah.

<solo divresti controllarti. È difficile nascondere tutti questi cadaveri in così poco tempo>, disse questa volta Klaus cercando di sembrare gentile, ma nella sua voce si poteva chiaramente percepire dell'ostilità.

<va bene, ci proverò>, si arresa la bionda infine.

<perfetto>, sentenziò Elijah aprendo la porta,<vado a controllare Heyley e la bambina>, ed uscì.

<Nik>, la bionda si avvicinò all'ibrido,<cos'hai intenzione di fare con Marcel?>, domando curiosa.

<siamo molto vicini al traguardo. La pace non è mai stata così vicina, per questo motivo questa sera Marcel ha deciso di organizzare una specie di ballo a casa sua, o meglio nostra>, Lucy annuì solamente e lo lasciò proseguire.

<sai che mi fido di lui, ma preferirei non essere colpito alle spalle da lui o da qualche mio fratello o dal tuo amichetto eretico>,lei lo interruppe sapendo già a cosa sarebbe andato a parare.

<per questo preferisci avere un volto amico accanto a te, qualcuno che sai che non tradirebbe mai>, sospirò,<e naturalmente sarò felice di essere quel qualcuno>.

I due si sorrisero e si abbracciarono proprio come farebbero due fratelli.

Niklaus era la famiglia di Lucy e Lucy era la famiglia di Niklaus. Lucy lo amava come avrebbe amato un suo fratello, amava ogni singolo membro della famiglia Mikaelson. Loro l'avevano accolta dopo il tragico incidente in machina che aveva portato alla morte di tutta la sua famiglia. La trattavano come una di loro, pur sapendo che sarebbe arrivato un giorno in cui lei sarebbe voluta diventare come loro e non glielo impedirono.

Nikalus primo fra tutti. Sosteneva de sempre quella ragazzina di 18 anni che tanto le ricordava una figlia. Compiuta la maggior'età nulla potè fermare Lucy dal diventare un vampiro. Così, con una sorta di cerimonia privata, diede l'addio alla sua vecchia vita per diventare un demone della notte, una creatura immortale.

La cosa particolare di Lucy era stata proprio la trasformazione. Ciò che nessuno era mai riuscito a capire erano le dinamiche. Aveva bevuto sangue di ibrido, era morta con quel sangue in corpo eppure non aveva la minima traccia del gene della licantropia di Klaus.

Una cosa che di sicuro aveva preso da Nik era il carattere. A furia di viverci assieme aveva preso qualcosa da tutti gli Originali. Da Elijah l'innaturale elegantezza del portamente; da Rebekah la passione per i cattivi ragazzi; da Niklaus la bramosia di potere e il forte orgoglio; da Kol la voracità nello sfamarsi e il modo di parlare spigliato e a tono. Persino dalla dolce Heyley aveva preso qualcosa, anche se Lucy avrebbe preferito essere lei direttamente. Da lei aveva imparato a badare a se stessa come se fosse l'ultima al Mondo.

Lucy amava quella famiglia più di qualsiasi cosa e sì, aveva giurato assieme a tutti. Aveva giurato fedeltà a tutti loro. Aveva giurato un legame eternò. Aveva creduto nel loro legame, nel loro 'always and forever'.

-

Niklaus aveva lasciato da poco la camera di Lucy, quando si sentì un grido echeggiare per la casa. Tutti accorsero all'ingresso dove trovarono una domestica accasciata a terra che si stringeva una mano sul fianco. Lucy notò subito un paletto conficcato in esso ed accorse a soccorrerla. Il richiamo del sanue era forte, ma resistette e riuscì ad estrarre il paletto senza fare troppi danni. Si morse il polso e lo avvicinò alle labbra della ragazza, ma Rebekah glielo impedì tirandola via.

<morirà>, sussurrò a denti stretti.

<è solo una domestica>, alzò le spalle l'Originale.

Lucy sospirò e acconsentì. Tanto era solo una vita sprecata, no?

Kol e Rebekah trascinarono il corpo della ragazza fuori casa per farlo sorire definitivamente. Lucy si sedette in soggiorno con i due fratelli maggiori.

<un paletto di legno per un'umana. Particolare>, commentò Elijah osservando il pezzo di legno fra le mani della bionda.

<non è opera di Marcel, non è il suo stile>,arricciò il naso Nik.

<decisamente>, confermò Lucy,<però è troppo grezzo per essere di un cacciatore di vampiri>, notò sempre lei.

<se mirava ad infastidirci>, iniziò Lucy alzandosi,<c'è riuscito>, continuò iniziando a salire le scale,<ma state pur sicuri che si presenterà al ballo di Marcel>, concluse una volta a metà rampa.

Entrò in camera sua sentendo confabulare i due Milaelson, ma ignorò le loro voci. Si infilò velocemente delle sneackers nere, prese il suo telefono e ritornò giù. Uscì dopo aver salutato Elijah e Klaus e si diresse verso il quartiere francese.

Il suo telefono iniziò a vibrare. Lo estrasse dalla tasca dei jeans e il mittente la sorprese molto.

<avete davvero un ottimo gusto in fatto di domestiche. Davvero molto graziosa>, disse subito il mittente in modo spavaldo e sicuro di se.

<e tu hai un pessimo gusto in fatto di nemici. Mai far innervosire un Mikaelson>, rise fintamente lei.

<nulla mi spaventa tesoro, dovresti conoscermi ormai>, soffiò lui in modo provocatorio.

<faresti meglio ad avere paura>, lo provocò lei questa volta.

<mi ha aiutato a riprendere il controllo. Tesoro, ci si vede in giro>

Lui riattaccò e lei sospirò frustrata. Odiava quel ragazzo.

Mise via il telefono e per precauzione lo spense.

Iniziò a camminare senza una meta precisa, finchè qualcosa- o meglio, qualcuno- la tirò con se in un vicolo.

Lei riconobbe il profumo subito e non reagì. Kai era di fronte a lei in tutta la sua maestosa altezza- e bellezza oserei aggiungere.

<mi stai trattando male appositamente o è soltanto una mia impressione?>, soffiò lui chinandosi sul collo di lei.

<sono punti di vista>, rispose con un sorrisetto odioso lei.

<potrei almeno sapere il motivo di tutto questo astio nei miei confronti?>, le poggiò le mani sui fianchi avvicinandosi fin troppo al viso di Lucy.

Lei, reggendo la sguardo, sputò acida:<magari lo sa Davina il motivo>, e si scostò dalla sua presa leggera.

<sei gelosa marcia>, rise divertito Kai. Lei lo fulminò con lo sguardo e so spostò di lato per andarsene, ma l'Originale glielo impedì spingendola contro il muro con forza.

Lei gemette all'impatto con il muro e Kai ne approfittò per gettarsi a capofitto sulle sue labbra. Un bacio famelico e passionale li travolse. Fra gemiti, sospiri e schiocchi finiro per consumare un momento d passione in un vicolo isolato dal Mondo.

All I need- raccolta One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora