//SMUT// Kai Parker- Lies

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Premetto con il dirvi che questo non è un mio lavoro, è solamente una traduzione di una smut che ho letto su tumblr, quindi tutti i diritti vanno alla creatrice. Mi scuso per eventuali errori, ma essendo l'italiano la mia prima lingua e non l'inglese, potrebbero esserci alcune frasi difficili da capire. Ditemi come vi sembra e spero vi piaccia!
-L
Ci fu un momento di silenzio mentre un tonfo al piano di sopra veniva udito proprio sopra il tavolo da pranzo, alcune parole maledette seguirono, poi un grido di dolore. Il lampadario tremò leggermente e arrossisti mentre guardavi la tua famiglia. Ingoiato un boccone di saliva, a disagio. "Mi scusereste un secondo??" Ti morsi un labbro e corsi di sopra, con i palmi sudati. Avevi chiaramente detto a Kai di non presentarsi quella sera. I tuoi nonni erano in visita e lui lo sapeva, oh se lo sapeva. Diamine, quello che era un dannato disastro, Kai Parker. Aprì la porta della tua stanza e Kai era bloccato nella tua finestra, la caviglia spezzata tra il vetro e la finestra vera e propria. Ti misi l'indice contro la bocca per farlo tacere. Chiudesti la porta dietro di te girasti la chiave, aiutandolo a entrare. "Cosa stai facendo qui?" Sussurrasti, arrossendo mentre osservava a lungo il tuo intero corpo. Indossavi un maglione scolorito e alcuni vecchi jeans da donna. La luce nella tua stanza era rosea dalla lampadina rosa nella tua lampada e Kai odorava di cannella. Fuori faceva freddo, quindi era un po' tremante. "È sbagliato voler davvero vederti?" Lui sorrise. "Sai, i tuoi messaggi di una sola parola non sono esattamente il tipo di consolazione che mi aspetto dopo la nostra notte di intimità." Ha alzato le sopracciglia, riferendosi all'orale che vi eravate scambiati l'ultima volta che vi eravate visti. "A proposito, forse sei il peggiore messaggio del mondo." "Stai zitto? I miei nonni, che ti odiano, potrei aggiungere, sono proprio giù per le scale." Gli misi la mano sul petto mentre tu trascinava più vicino a lui. "È per questo che lo hai indossato?" Prese in giro il maglione che avevi acquistato per Natale l'anno scorso. "Non mi lamento, è decisamente morbido." Spinse i tuoi capelli sulla spalla, il freddo acciaio dei suoi anelli ti fece rabbrividire. Premette dolci baci bagnati sul mento e sulla mascella, leggermente sul tuk collo. "Kai". Ti allontanasti, il respiro ti si bloccò in gola. "Davvero, dovresti andare." Le tue ginocchia quasi cedettero al sorriso storto che ri diede in seguito. "Fammi indovinare, pensano che tu sia una piccola santa, hmm?" Ti passò il pollice sulla bocca, le dita che danzavano sulla carne sensibile del due collo. "Scommetto che non ti hanno mai nemmeno sentito pronunciare una sola parolaccia." Disse poi. Devi ammettere che quando incontrasti Kai per la prima volta eri divertita da quanto personalità avesse. Carattere che sicuramente ai tuo genitori non sarebbe piaciuto e forse è questo che ti intrigò così tanto. "Dolcezza!" I tacchi di tua madre ti svegliarono dal tuo stato di trance. I tuoi occhi si aprirono e saltasti sul posto attenta. "Va tutto bene?" Bussò alla tua porta e provò ad aprirla. "Sai che non mi piacciono le porte chiuse a chiave nella mia casa." Spingesti Kai nel tuo bagno e sbattesti la porta, correndo verso la porta e aprendola. "Ehi, mamma, sto bene, ho appena avuto un mal di stomaco". Mandarti giù un boccone di saliva "Che cosa era quel rumore prima?" Si guardò intorno nella tua stanza, precisamente nella finestra semiaperta. Arrossisti. Sapevi che lei lo sapeva. "Oh, era il gatto, i cani devono averla cacciata fuori e averla catturata nell'albero e lei è entrata attraverso la finestr-" iniziasti e tua madre ti fermò."Per favore usa la porta principale la prossima volta." Disse guardando nella direzione del bagno. Tu moriati della vergogna . "Perfetto!" Rispose Kai e ti copristi la faccia. Tua madre ti diede una pacca sulla spalla e ti lasciò un rapido bacio della buonanotte sulla fronte. "Buonanotte, dolcezza, ne parleremo domani mattina." Chiudesti la porta dopo che se n'era andata, inghiottendo faticosamente saliva in bocca dopo aver nervosamente rimboccato i capelli dietro l'orecchio. "Sei una pessima bugiarda" Kai uscì dal bagno applicando una delle tue lozioni floreali sulle sue mani. Alzasti gli occhi al cielo. "E 'stato così imbarazzante." Sospirasti. "Sai, non posso farlo con te se tutta la mia famiglia è al piano di sotto e sanno che sei qui." Arrossisti. Sollevò le sopracciglia, un sorriso divertito sul suo viso. "Fare cosa, tesoro mio?" Si distese sul letto, prendendo il tuk diario dal comodino. "Ehi, dammi questo, idiota!" Ti scagliasti contro di lui, cercando di riprendermi il diario. L'ha aperto su una pagina a caso."Kai, lo giuro, ti prenderò a calci nelle palle." Dicesti, facendo oscillare la tua gamba sopra la sua vita per afferrare il libro. "Cavolo, ragazza, cosa c'è di così segreto? Le relazioni amorose non hanno segreti." Disse e tu smisi di lottare, fissandolo. Ti fissò anche lui, i suoi occhi così belli, un naso perfetto. Tutto il tuo corpo si riscaldo di ben cinque gradi. Gettò il tuo diario dal letto e afferrò la tua faccia, facendoti rotolare sul letto mentre dava alla tua calda bocca un languido bacio. La tua respirazione aumentò il ritmo, le sue mani sul tuo collo. "Oh Dio." Disse Kai mentre gli avvolgevi le gambe intorno alla vita. Ti tirò su il maglione per lo stomaco, lanciandolo via in modo da farti sedere. Strappasti la giacca nera che indossava e tirasti su la camicia nera, sentendo finalmente la sua pelle calda. Arrossisti mentre riprendeva a baciarti la pelle del collo, scendendo a succhiare sul tuo petto e ad essere gentile sul tuo seno. "Sei così fottutamente bella." Gemette, tirando i tuoi jeans. Inarcasti la schiena mentre lui li toglieva. Ti baciò di nuovo la bocca, la sua mano si aggrovigliò tra i tuoi capelli. Premesti il tuo corpo fino al suo, intrappolando il calore della sua pelle contro la tua. "Guardati, piccola, così pronta a farti scopare." Quasi gemette. Speravi che i tuoi nonni se ne fossero andati e i tuoi genitori non potessero sentire nulla di tutto ciò. "Kai-" iniziasti e la tua bocca si spalancò quando il suo palmo premette contro l'apice delle tua cosce. Ridacchiò maniacalmente, tirando le mutande e allargando le tue gambe. Deglutisti e ti sfilasti i jeans. "Sei così carina, sai, tutta eccitato e calda per me." Ti baciò di nuovo la bocca. Non riuscivi a respirare mentre si sfilava i boxer, sorridendomi. "Kai". Ti zittì, con il dito premuto contro le tue labbra. Infilò nella tua bocca e assaggiasti la cannella. Forse aveva mangiato i cupcakes che gli avevi preparato lo scorso fine settimana. All'improvviso, il suo pene ti toccò e il tuo respiro si bloccò. Ti guardò negli occhi, facendo scorrere la mano lungo il tuo corpo, tutto concentrato. "Sei nervosa piccola?" Sorrise dolcemente, il suo viso vicino al tuo mentre prendeva posizione. L'altra mano riposava sopra la tua testa, il pugno nel cotone rosa delle lenzuola. Avvolgesti le braccia attorno al suo collo. "Si." Risposi, la tua voce debole e la sua mente correva solo alla punta del suo pene leggermente contro il tuo sesso bagnato. "Anche io." Ammise. "Posso?" Chiese e tu alzasti gli occhi. Annuisco semplicemente, incapace di parlare senza gemere. Si spinse dentro e te ed entrambi gemeste. Sentisti i muscoli della sua schiena contrarsi sotto le tue dita. Lascisti che le sue braccia si abbassassero sul tuo corpo e ti afferraste i fianchi, la sua bocca premuta contro il guscio del tuo orecchio in fiamme. "Oh, cazzo." Borbottò piano mentre lentamente si tirava indietro e si spinse nuovamente dentro. "Bene, bene." Deglutisti a fatica. "Più veloce." Arrossisti sentendolo sorridere contro il tuo collo sensibile. Si rialzò e spinse rapidamente i fianchi. Dalle tue labbra uscì un gemito sommesso e ti copristi la bocca, cosa che non fece nulla perché un secondo lamento più forte tu sfuggì. Quasi urlasti quando colpì un certo punto dentro di te, che ti ha fatta bruciare di piacere. "Proprio qui." Gli dissi e lui scivolò giù dal letto mentre continuava a colpire lo stesso posto. "Proprio qui?" Ti afferrò per i glutei, avvicinandomi un po' di più e alzando il tuo bacino. Spingesti i tuoi finachi contro i suoi come una pazza. "Kai, Kai, Kai, K-ai-" ti lamentarti gemendo e lui baciò la tua bocca aperta, tirandoti contro di lui con un braccio intorno alla tua schiena, i suoi freddi anelli ti fecero inarcare la schiena. "Dannazione." Seppellì il naso nel tuo collo, i suoi rapidi respiri ti solleticarono. "Voglio stare sopra", dicesti affannando. Non battè ciglio prima di rotolare sul letto. Tu sedetti su di lui, nascondendo la tua faccia tra i miei capelli mentre premevi le mani contro il suo petto e balzavo su e giù usando la forza delle tue gambe. Ha allungato la mano per tirare indietro i tuoi capelli e afferrare il tuo seno con le sue grandi mani fredde."Sono - cazzo - Sto arrivando." Dicesti piano, le tue unghie facevano segni rossi sulla sua pelle. Feci scorrere le mani su entrambi i lati del suo viso, guardandolo negli occhi mentre ti afferrava i fianchi e ti alzavo per fotterti più forte. Ti sporsi e lanciasti un forte gemito sul tuo cuscino all'uncinetto. Si lamentò sotto di te, la sua bocca che prendeva il seno. Vi femsta entrambi e vi allontanaste dal tuo cuscino, intrecciando la tua bocca con la sua, i capelli di entrambi sudatj. Inghiottisti il nodo in gola e la tua bocca si aprì, travolta dal piacere, con i fianchi che si contraevano. Tu morsi il labbro e chiusi gli occhi, travolta dall'orgasmo esattamente come fece Kai. Sospirasti e tremante scesj da lui. Ci volle qualche istante, appoggiata al suo braccio, per riprendere fiato. Tiròa trapunta sopra i nostri corpi e giocò con alcune ciocche dei tuoi capelli con le sue lunghe dita. "Sei innamorata di me." Mormorò Kai.
"Non lo sono." Negasti debolmente. "Sei la peggior bugiarda di sempre", ripetè.

All I need- raccolta One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora