Capitolo 1

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Bene, eccoci qui.

Se state leggendo questo capitolo vuol dire che la mia storia vi ha intrigato abbastanza.

Come ho già accennato, ho due sorelle,  per essere precisi due gemelle:

Margherita e Dafne. Sono la mia vita.

I nostri genitori ci hanno abbandonato quando avevano appena due anni.

No, tranquilli, non è una di "quelle" storie.

Io sono contenta che l'abbiano fatto, che se ne siano andati.

Perché? Beh..del resto neanche voi vorreste come parenti le cause di ogni vostro male.

Loro sono questo per me e per le mie sorelle.

Sono il motivo per la vita che io conduco.

Se fosse stato per loro, io ora sarei dall'altra parte del mondo, separata da Margherita e Dafne.

Se fosse stato per i miei genitori, tutte e tre vivremmo con una punizione.

Ma, grazie a me, soltanto io conduco una vita piena di sacrifici.

Una vita che non mi permette di fare le giuste esperienze.

Una vita triste e senza speranze.

Sinceramente però, preferisco questo che veder soffrire le mie sorelle.

Era una fredda giornata d'inverno quando successe l'inevitabile:

Com'era bella la nostra casa..una villa greca, con colonne corinzie.

Il giardino era immenso, ed è proprio lì che ci trovavamo, quando un uomo si avvicinò a noi.

Aveva un'aria malandata, sembrava senza salute e con fin troppo sonno.

Quasi non camminava.

Eravamo felici prima di lui, senza pensieri.

Eravamo una famiglia normale, senza molti problemi.

Andò verso i miei, che rimasero zitti, ascoltandolo parlare non so di cosa.

Era come se lo conoscessero; come se conoscessero già le intenzioni di quell'essere.

Loro annuirono semplicemente e ci guardarono.

Avevano un'aria stanca; un'aria di chi non ce la fa più; un'aria di chi crede di aver fatto la cosa giusta.

L'uomo si avvicinò a noi, sempre con quell'andatura zoppicante.

Eppure, quando arrivò davanti a me e le mie sorelle, si tolse il mantello che lo ricopriva per intero, e non sembrò più così malandato.

Aveva uno strano simbolo sul collo.

Lo ricordo ancora. Lo sogno ogni notte.

Erano tre linee parallele, con un cerchio che le univa tutte.

Non ho mai trovato il significato, ma già allora sapevo che non aveva nulla di buono.

Ci guardò per non so quanto tempo, faceva paura.

Soprattutto a Dafne, lei non è mai stata molto coraggiosa.

D'improvviso i suoi occhi diventarono completamente rossi, come il sangue.

La sua postura si raddrizzò, come se fosse un reale.

Il suo viso si ripulì, diventando forse l'essere più bello che abbia mai visto.

Era quasi impossibile non guardarlo.

Una calamita per gli occhi.

Credevo di starmelo immaginando, invece vidi la mia stessa espressione sulle mie sorelle e capii.

"Siete le prescelte.
Non potrete ribellarvi alle profezie.
Siete le prescelte.
La più grande, porterà il male, il dolore, la strage a nord.
Siete le prescelte.
La più grande, dovrà uccidere, far soffrire, minacciare a nord.
Siete le prescelte.
Le due gemelle, porteranno il male, il dolore, la strage a sud.
Siete le prescelte.
Le due gemelle, dovranno uccidere, far soffrire, minacciare a sud.
Siete le prescelte.
I poteri che vi offrirò dovrete usarli di notte.
Siete le prescelte.
Imparerete ad usarli col tempo.
Siete le prescelte."

La sua voce era roca e ipnotizzante.

Ma il suo piano non era ben programmato.

Spostai velocemente le mie sorelle dietro di me.

Dagli occhi dell'uomo, nel frattempo, iniziarono ad uscire lampi e fulmini.

Colpirono tutti e solo me.

Una scarica mi attraversò.

Caddi a terra, senza forze.

Non vidi più niente. Solo l'uomo scomparire all'improvviso e i miei scappare come razzi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2017 ⏰

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