Sei tu, la Primavera

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Sotto i tuoi piedi
i gigli fioriscono:
Sei tu,
la Primavera.
Tanto bella
da sembrare un soggetto
espresso nel più bel quadro
del migliore artista.
Tu,
che col tuo sorriso
illumimi la notte
illumini il mio cuore
illumini l'anima più scura
di questo grande universo.
Tu,
che con i tuoi occhi
abbagli la luna,
attiri le stelle,
attiri me.
Tu,
che col tuo corpo
fai invidia ad Afrodite,
per quanto esso splenda,
per come attira i miei occhi
che godono
nell'appoggiarvi,
nel riposarvi
e nel dimorare in esso
come fosse il premio
più dolce e più ambito
alla quale ogni uomo aspira
dopo un lungo e arduo viaggio
per cercarlo.


Questa prima poesia da praticamente la copertina al libro stesso: la prima personificazione con cui solitamente si descrive la bellezza di una donna, la Primavera. Botticelli personificava la Primavera nella dea Flora e a sua volta in una donna magnifica e dotata di un fascino travolgente: io vedo la Primavera in una ragazza che pur nella sua umiltà e semplicità riesce a tirar fuori la sua bellezza e le sue virtù quasi non accorgendosene, senza sapere che dona di per sé un dolcissimo sollievo.

L'uomo si racconta - raccolta di poesie inediteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora