CAP.3

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MI SONO ALZATO POCO FA. LA CASA E' COSI' VUOTA. NON SONO RIUSCITO A TROVARE LA RAGAZZA GIUSTA. FORSE PERCHE' HO GRANDI ESIGENZE? INSOMMA NE VOGLIO UNA SERIA. NON MI SEMBRA COSI' STRANO. SENTO CHE PRIMA O POI LA TROVERO', SPERO PIU' PRIMA CHE POI. SONO IN BAGNO A FARMI UNA DOCCIA. LAVO I MIEI CAPELLI BIONDI, SONO UN PO' LUNGHINI. GIA' MI SENTO MEGLIO.

ADESSO SONO PRONTO. CORRO AL MIO STUDIO, HO APPUNTAMENTO CON CHIARA. PER ASCOLTARLA SIA CHIARO. MI STO INCAMMINANDO PER LA STRADA, PASSO SEMPRE DAL PARCO. VEDO PERO' UNA RAGAZZA URLARE E DIMENANDOSI. MI AVVICINO E UN UOMO, SULLA TRENTINA LA TIENE STRETTA PER UN BRACCIO.CERCO DI VEDERE BENE CHI SIA, E VEDO CHE E' CHIARA. NON CI VEDO PIU' ED ESCO DA DIETRO L'ALBERO. MI SCARAVENTO SU DI LUI, MENANDOLO COME NON HO MAI FATTO PRIMA D'ORA. NON SO COSA MI PRENDE MA SONO INCAZZATO. CONTINUO A TIRARGLI PUGNI, MA UNA MANO MI TOCCA LA SPALLA...E' QUELLA DI CHIARA. LO LASCIO ANDARE VIA E MI AVVIO CON LEI VERSO IL MIO UFFICIO. IL TRAGITTO E' IN COMPLETO SILENZIO, SENTO SOLO IL FORTE DOLORE SUL MIO LABBRO, FERITO DAL PUGNO DI QUEL PEZZO DI MERDA.

SONO DI FRONTE A CHIARA, CON GLI OCCHI BASSI. MI VERGOGNO DI COME HO REAGITO, E LE CHIEDO SCUSA. LEI PIANGE E RISPONDE:- NO, NON DEVI SCUSARTI. ANZI GRAZIE. LUI MI STRESSA, ORA VUOLE RITORNARE CON ME MA IO NON LO VOGLIO. SONO STUFA DI SOFFRIRE. SAI, SEI BELLO QUANDO MENI AHAHA.- ECCO CHE DIVENTO ROSSO COME UN PEPERONE. BRAVO FRENK SII SEMPRE COSI' TIMIDO... IO NON LE RISPONDO PERCHE' HO MALE AL LABBRO,E LEI ACCORGENDOSENE MI CHIEDE SE HO UNA CASSETTA DEL PRONTOSOCCORSO.BEH, SI C'E' L'HO.

CHIARA HA IN MANO UN BATUFFOLO DI COTONE IMBEVUTO DI DISINFETTANTE. ME LO POGGIA SULLA FERITA ALLA DESTRA DELLA MIA BOCCA. BRUCIA, E TANTO MA NON POSSO FARMI VEDERE DEBOLUCCIO. CHE FIGURA CI FAREI?! MI FA :-BRUCIA UN PO' LO SO. SAI COSA FACEVA MIA MADRE QUANDO DA PICCOLA MI FERIVO? MI DAVA UN BACINO. DICEVA CHE IL DOLORE SAREBBE DIMINUITO, MA IO SONO SEMPRE STATA DIFFIDENTE. CON ME NON SUCCEDEVA MAI. POSSO PROVARE SE CON TE FUNZIONA?- LO DICE IN MODO COSI' DOLCE E TIMIDO,CHE NON RIESCO A DIRLE DI NO. OPPURE FORSE NON VOGLIO DIRLE DI NO?!FACCIO CENNO COL CAPO. MI SI AVVICINA E POGGIA LE SUE LABBRA PROPRIO SULLA FERITA ALL'ANGOLO DELLA MIA BOCCA. SONO COSI' MORBIDE. SI STACCA DOPO POCO, E MI CHIEDE SE E' DIMINUITO. BEH CHE DIRE...DIREI PROPRIO DI SI. INBARAZZATO LE RISPONDO CHE MI E' PASSATO. LEI SORRIDENDOMI MI DICE:- LO SPERAVO...- OKOK MI FA ANDARE IN TILT. SANTA CREOLINA! 

ASPETTAVO TE  (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora