A: allora dicci un po' Francesca di te Giada mi ha detto che vivi a Londra, ma cosa fai lì?
F: beh abbiamo un ristorante di famiglia, ceh tecnicamente è di mio fratello ma lo gestisco io.
A: e allora puoi portarti un po' la nostra cara Carla che non vuole far nulla
C: e solo io lo sapevo che lo dicevi oh, ma che pesantezza che sei Annalì.
G: ha ragione dai amore, la dai i tormenti.
A: ah certo adesso è colpa mia, io che mi preoccupo solo di trovarle un lavoro e crearle una strada.
i toni di entrambe si alzano sempre di più...
C: non c'è bisogno so cavarmela da sola.
A: non mi sembra dato che vieni sempre da me a chiedermi soldi.
C: ma vaffanculo Annalì.
si alza da tavola e lei tenta di alzarsi ma giada la blocca, capisco che in quella situazione io c'entro poco perché le sento bisbigliare allora decido di alzarmi e uscire fuori in giardino a fumarmi una sigaretta... di certo non posso dire di essere l'unica con dei problemi.
mentre mi guardo intorno sento dei singhiozzi, mi avvicino all albero e vedo carla accovacciata a terra a piangere, appena mi vede si asciuga le lacrime e smette di singhiozzare
C: vattene, non ho bisogno di quelle frasi del cazzo.
F: assolutamente, cercavo un po' di compagnia quelle due lì mi sa che tra un po' amoreggiano (dico ridendo , indicando giada e allanisa che stavano dentro a baciarsi
lei ride, ha una bella risata..
F: dai posso sedermi ?
C: e va bene ma solo perché so come è straziante fare il palo
F: e grazie. Mi siedo . sigaretta? Le porgo il pacchetto
C: si grazie.
gliel accendo e rimaniamo qualche secondo a fissare il nulla in silenzio.
C: comunque scusa per la scena pietosa, succede questo ogni volta che le chiedo qualcosa
F: non devi darmi spiegazioni è normale che ci siano delle incomprensioni tra voi, anche tra me e mio fratello succede, pensa che lavoriamo insieme quindi è ancora peggio.
C: ma come mai hai scelto di gestire un ristorante?
F: semplicemente non l'ho scelto, ho dovuto farlo, c'erano delle ristrettezze economiche e quindi ci siamo rimboccati tutti le maniche, ma ne siamo usciti fortunatamente
C: oh mi dispiace..
F: ma no tranquilla, infondo mi piace, non faccio granchè e sto facendo crescere le mie abilità culinarie girando sempre per la cucina perché tra i numeri e le scartoffie mi annoio.
C: ah e fammi sentire che sai fare ja
F: precisamente un cazzo però ho molta fantasia
C: in poche parole sei incapace dai
F: ma zitta
C: dai ammettilo
F: te lo dimostro quando vuoi.
fa l'ultimo tiro, butta la sigaretta e si alza
C: andiamo
F: adesso?
C: che c'è, paura?
F: assolutamente.
C: e allora alzati dai.
rido , spengo la sigaretta buttadola e mi alzo.
F: cosa dovrei cucinarti?
C: beh dobbiamo fare una festa no? Dobbiamo fare la spesa.
ride e va avanti, io la seguo
C: tu guidi?
F: certo.
C: allora vai in camera, mia ceh nostra e prendi le chiavi sul comodino, ti lascio guidare
entro in camera e c'è un casino.. dovrei sistemarci.. comunque riesco e prendere le chaivi e così torno indietro ed entro e vedo annalisa e carla vicine, faccio un passo indietro.
A: volevo scusarmi per ciò che ho detto, ho esagerato, non lo penso davvero lo sai.
C: tranquilla non importa.
si abbracciano ma uno di quegli abbracci che dai ma senza voglia, che si vede proprio che klo fai tanto per
A: devi uscire?
C: si aspetto francesca che è adnata a prendere le chiavi della macchina, andiamo a far la spesa poi cuciniamo , c'è una festa stasera no?
A: quale macchina? La mia?
C: si e non iniziare di nuovo eh.
A: no.. va bene. Ma le troverà le chaivi quella poverina tu hai un disordine un quella stanza.
okau credo che adesso dovrei uscire, faccio finta di non aver sentito credo sia la scelta migliore.
F: ho trovato le chiavi
A: oh finalmente ci stavamo preoccupando
F: haha scusate c'è un casino di la
C: allora senti tu sei appena arrivata, la prima regola è che non si giudica il casino altrui.
F: perdono
C: dai andiamo
F. qual è la macchina?
C: la 500 bianca
F: guidi tu?
C: ma no guida tu.
f: va benee
saliamo in auto e partiamo c'è un mini momento di silenzio spezzato dalla radio che accende facendo partire una canzone di quelle spagnole che si portano in estate, iniziamo a cantare tutt e due poi ci guardiamo e ridiamo
F: mi sa che non abbiamo azzeccato una parola
C: mi sa anche a me
F: hai chiarito con tua sorella?
C: chiarito is fa per dire tra qualche giorno sarà di nuovo così,
F: beh tra sorelle è sempre così
C: si ma lei rompe oh , per tutto.
F: ma quanto avete di differenza?
C: un anno
F: ma tu quanti anni hai?
C: quanti anni mi dai?
F: 18?
C: 18 e qualche mese
F: abbiamo al stessa età io tra qualche mese 19
mi sorride
parcheggiamo l'auto e scendiamo
C: hai un euro prendiamo il carrello?
F: si però lo porto io.
C: no io.
F: ma non ti permettere prop
C: facciamo così chi arriva per prima quella lo prende
F: mm okay
parto in 4 e corro velocissima
e in questo preciso istante mi sento viva.. come non mi sentivo da parecchio.. dovrei riprendere a correre.
mi giro e la vedo poco dietro di me, faccio finta di rallentare epoi faccio lo stacco in velocità vincenco io ovviamente dopo pochissimo arriva affannosa pure lei
C: tu... tu.. tu.. hai imbrogliato... non vale
F: non ti ho imbrogliata io sono le tue sigarette
C: uddio sono stanchissima..
F: devo portarti a correre con me
C: no ma che sei pazza , muoio.
F: ma dai muoviti.
prendo il carrello e glielo passo
C: dai portalo tu che stai morendo
F: ma dai scema
iniziamo a camminare, e non so .. la fisso un po' non so perché... ma veramente non riesco a non guardarla.. non so che mi prenda..
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Romansa"Perché tu sarai sempre il mio solo destino, posso soltanto amarti senza mai nessuno freno." L'amore, quello che noi crediamo quello vero, che crediamo quello di cui parlano le canzoni, quello che aspettiamo tutta la vita può davvero superare tutto...