#7

276 16 7
                                    

A: allora dicci un po' Francesca di te Giada mi ha detto che vivi a Londra, ma cosa fai lì?
F: beh abbiamo un ristorante di famiglia, ceh tecnicamente è di mio fratello ma lo gestisco io.
A: e allora puoi portarti un po' la nostra cara Carla che non vuole far nulla
C: e solo io lo sapevo che lo dicevi oh, ma che pesantezza che sei Annalì.
G: ha ragione dai amore, la dai i tormenti.
A: ah certo adesso è colpa mia, io che mi preoccupo solo di trovarle un lavoro e crearle una strada.
i toni di entrambe si alzano sempre di più...
C: non c'è bisogno so cavarmela da sola.
A: non mi sembra dato che vieni sempre da me a chiedermi soldi.
C: ma vaffanculo Annalì.
si alza da tavola e lei tenta di alzarsi ma giada la blocca, capisco che in quella situazione io c'entro poco perché le sento bisbigliare allora decido di alzarmi e uscire fuori in giardino a fumarmi una sigaretta... di certo non posso dire di essere l'unica con dei problemi.
mentre mi guardo intorno sento dei singhiozzi, mi avvicino all albero e vedo carla accovacciata a terra a piangere, appena mi vede si asciuga le lacrime e smette di singhiozzare

C: vattene, non ho bisogno di quelle frasi del cazzo.
F: assolutamente, cercavo un po' di compagnia quelle due lì mi sa che tra un po' amoreggiano (dico ridendo , indicando giada e allanisa che stavano dentro a baciarsi
lei ride, ha una bella risata..
F: dai posso sedermi ?
C: e va bene ma solo perché so come è straziante fare il palo
F: e grazie. Mi siedo . sigaretta? Le porgo il pacchetto
C: si grazie.
gliel accendo e rimaniamo qualche secondo a fissare il nulla in silenzio.
C: comunque scusa per la scena pietosa, succede questo ogni volta che le chiedo qualcosa
F: non devi darmi spiegazioni è normale che ci siano delle incomprensioni tra voi, anche tra me e mio fratello succede, pensa che lavoriamo insieme quindi è ancora peggio.
C: ma come mai hai scelto di gestire un ristorante?
F: semplicemente non l'ho scelto, ho dovuto farlo, c'erano delle ristrettezze economiche e quindi ci siamo rimboccati tutti le maniche, ma ne siamo usciti fortunatamente
C: oh mi dispiace..
F: ma no tranquilla, infondo mi piace, non faccio granchè e sto facendo crescere le mie abilità culinarie girando sempre per la cucina perché tra i numeri e le scartoffie mi annoio.
C: ah e fammi sentire che sai fare ja
F: precisamente un cazzo però ho molta fantasia
C: in poche parole sei incapace dai
F: ma zitta
C: dai ammettilo
F: te lo dimostro quando vuoi.
fa l'ultimo tiro, butta la sigaretta e si alza
C: andiamo
F: adesso?
C: che c'è, paura?
F: assolutamente.
C: e allora alzati dai.
rido , spengo la sigaretta buttadola e mi alzo.
F: cosa dovrei cucinarti?
C: beh dobbiamo fare una festa no? Dobbiamo fare la spesa.
ride e va avanti, io la seguo
C: tu guidi?
F: certo.
C: allora vai in camera, mia ceh nostra e prendi le chiavi sul comodino, ti lascio guidare
entro in camera e c'è un casino.. dovrei sistemarci.. comunque riesco e prendere le chaivi e così torno indietro ed entro e vedo annalisa e carla vicine, faccio un passo indietro.
A: volevo scusarmi per ciò che ho detto, ho esagerato, non lo penso davvero lo sai.
C: tranquilla non importa.
si abbracciano ma uno di quegli abbracci che dai ma senza voglia, che si vede proprio che klo fai tanto per
A: devi uscire?
C: si aspetto francesca che è adnata a prendere le chiavi della macchina, andiamo a far la spesa poi cuciniamo , c'è una festa stasera no?
A: quale macchina? La mia?
C: si e non iniziare di nuovo eh.
A: no.. va bene. Ma le troverà le chaivi quella poverina tu hai un disordine un quella stanza.
okau credo che adesso dovrei uscire, faccio finta di non aver sentito credo sia la scelta migliore.
F: ho trovato le chiavi
A: oh finalmente ci stavamo preoccupando
F: haha scusate c'è un casino di la
C: allora senti tu sei appena arrivata, la prima regola è che non si giudica il casino altrui.
F: perdono
C: dai andiamo
F. qual è la macchina?
C: la 500 bianca
F: guidi tu?
C: ma no guida tu.
f: va benee
saliamo in auto e partiamo c'è un mini momento di silenzio spezzato dalla radio che accende facendo partire una canzone di quelle spagnole che si portano in estate, iniziamo a cantare tutt e due poi ci guardiamo e ridiamo
F: mi sa che non abbiamo azzeccato una parola
C: mi sa anche a me
F: hai chiarito con tua sorella?
C: chiarito is fa per dire tra qualche giorno sarà di nuovo così,
F: beh tra sorelle è sempre così
C: si ma lei rompe oh , per tutto.
F: ma quanto avete di differenza?
C: un anno
F: ma tu quanti anni hai?
C: quanti anni mi dai?
F: 18?
C: 18 e qualche mese
F: abbiamo al stessa età io tra qualche mese 19
mi sorride
parcheggiamo l'auto e scendiamo
C: hai un euro prendiamo il carrello?
F: si però lo porto io.
C: no io.
F: ma non ti permettere prop
C: facciamo così chi arriva per prima quella lo prende
F: mm okay
parto in 4 e corro velocissima
e in questo preciso istante mi sento viva.. come non mi sentivo da parecchio.. dovrei riprendere a correre.
mi giro e la vedo poco dietro di me, faccio finta di rallentare epoi faccio lo stacco in velocità vincenco io ovviamente dopo pochissimo arriva affannosa pure lei
C: tu... tu.. tu.. hai imbrogliato... non vale
F: non ti ho imbrogliata io sono le tue sigarette
C: uddio sono stanchissima..
F: devo portarti a correre con me
C: no ma che sei pazza , muoio.
F: ma dai muoviti.
prendo il carrello e glielo passo
C: dai portalo tu che stai morendo
F: ma dai scema
iniziamo a camminare, e non so .. la fisso un po' non so perché... ma veramente non riesco a non guardarla.. non so che mi prenda..

Portami con Te✈️❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora