Due corpi, uno di fronte all'altro,sono a volte radici
nella notte intrecciate.
(Octavio Paz)
Le sette e trenta del mattino. L'alba canta il suo risveglio con onde di luce trasparente. Bruno, nel suo letto, sente il suono della sveglia che si alza dal suo sonno apparente senza esitazione.
Dopo essersi finalmente deciso, si stiracchia lentamente. E poi, come ogni mattina, dopo aver verificato se il pavimento su cui poggia i piedi sia fatto di nuvole o fette biscottate, sbatte la testa contro l'anta del suo armadio che tutte le sere lascia aperto.
Come da calendario, mangia uno yogurt alle nocciole.
Quindi si adorna dei suoi vestiti più eleganti e dei suoi occhiali bicolore.
Poi si siede sul suo divano di fronte al televisore per la seconda parte del suo sonno.
In attesa di ricominciare a guardare il sole senza avere un brivido d'instabilità.
E per spingere il peso della giornata più in là.
Canale 433.
La radio locale.
Le note di Se telefonando e la voce sensuale di Mina si perdono tra i labirinti delle orecchie di Bruno.
Spegne gli occhi.
Poi, nel buio le tue mani, d'improvviso, sulle mie...
Ecco che danza con le tendine appese alle finestre e immagina di poggiarsi sulle cose come polvere.
Ma poi l'acuto di Mina lo riporta alla realtà. Bruno trema di felicità.
Come quando un brivido di vita percorre il corpo di un cane che fa le feste al suo padrone.
Poi scrive questo messaggio alla radio senza un perché. Ma è convinto che gli cambierà la sua vita di sempre.
Questa notte, a mezzanotte, nelle stanze intricate del verde che diventa enigma, incontriamoci per guardarci negli occhi, afferrarci, viverci. Mi troverai ad aspettarti lì dove le lucciole giocano a rincorrersi e ad accecarsi di verità.
Bruno
Lo scrive di getto e di petto.
- Tanto sarà un dialogo muto, parlerò da solo o al massimo con la luna - pensa Bruno.
Guarda l'orologio. Le nove e venti. Mezz'ora di ritardo!
Dannazione! - urla a Mina che continua a cantare imperterrita - l'incontro con i coniugi Spina!
Afferra la sua giacca buttata come uno straccio sul pavimento. Annoda la sua cravatta giallo canarino in men che non si dica ed esce come un pazzo dalla sua casa rosso porpora. Non prima di aver afferrato il suo segnalibro multicolore dalla scrivania e averlo messo nella tasca dei suoi pantaloni Giorgio Armani, come fa istintivamente da quattro anni.
Bruno, trentacinque anni e con gli occhi di pece, il passato se lo porta dietro come un'ombra invisibile. E tra le pagine scure della sua vita quel segnalibro ce lo ha lasciato per sempre.
-
L'alba, per Candida, occhi verde-corallo e chioma color del grano, è la dimostrazione che c'è un tempo per tutto. Arriva il tempo del silenzio che vibra dei pensieri della gente e che in realtà silenzio non è, ma solo il rumore con il suo vestito più sensuale, ovvero la notte.
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Radici nella notte intrecciate
Short StoryDue corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte radici nella notte intrecciate. (Octavio Paz)