'La ricerca di un sorriso'.

Capitolo 3.

Mi faccio forza con quella lametta in mano,la guardo, e per un'attimo la vita intorno a me scompare.

Rimaniamo solo io e lei,a fissarci.

Lei vuole la mia vita, e io volevo sfogarmi. È strano ma lei mi faceva sentire bene. Pian piano iniziavo a incidere quei piccoli segni sul mio braccio, e il mio dolore diminuiva.

Ad un certo punto mi cade la lametta da mano,incidendo un taglio molto profondo sulle mie vene,e bussa mia madre alla porta del bagno.

(M): Ellison,Ellison,Ellison!

(Io):si, mamma cosa vuoi?

(M):hai finito in bagno? Stai da un'ora.

(Io): si,ora esco.

In verità non so come avrei fatto ad uscire, il mio sangue colava ancora,mi girai per un secondo e vidi il pavimento pieno di sangue.

Allora capii che ero davvero nei guai.

Poi per un momento non so,se dio mi avesse voluto salvare o gli facessi davvero pena.

So solo che bussa alla porta un ragazzo con mia mamma.

(M): Ellison,c'è qualcuno qui che vuole vederti, cosa succede nel bagno?

(Io): chi è? Fai entrare solo lui,io non sono nel bagno mi sto preparando,vai via mamma.

Mia madre va via.

(L):ciao,sono Luca, ti ho visto prima a scuola, ti ho chiamato tante volte ma tu eri concentrata a guardare quell'altro ragazzo.

(Io): ehm,si..

(L): posso entrare? Hai detto a tua mamma che non sei sul bagno.

(Io): si,ma prometti che nn dici niente a nessuno?

(L): certo.

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Luca entra nel bagno, sbalordito, e rimane così per circa due minuti.

Io nel frattempo ero molto imbarazzata,così abbasso la testa, col sangue che scorre ancora dalle vene.

Luca con un balzo mi prese in braccio pulì tutto con una pezza, e corse da un'altra uscita per portarmi in ospedale.

In quel momento ero ancora un po' stordita, ma era bello, che lui mi avesse salvato come una principessa senza dire niente a mia madre.

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