2. Ora si corre

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Ho studiato Caleb tutto il pomeriggio e son sicura che quello che da a vedere è solo una maschera per nascondere ciò che è veramente. Sono le sei e sto aspettando che Mason passi a prendermi. Dopo che mi son fatta la doccia mi ha chiamata per dirmi che sarebbe passato a prendermi e che però aveva una brutta notizia, in parte ho paura di sapere di cosa si tratta.

- Che fai?- la voce di Caleb sta diventando irritante.

- Cosa ti sembra che stia facendo? - gli lancio l'ennesima occhiataccia mentre raccolgo il borsone da terra.

- Mmm, sembra che tu stia per uscire e star via per un po'- dice, mentre parla gioca con una mia pinza per i capelli che ha trovato poco fa.

- E' un problema? -

- No - ridacchia - Voglio venire anche io- si alza dalla sua cuccia, cioè divano, e viene verso di me.

- Scordatelo, assolutamente no. -

- Okay - sbuffa.

Esco dalla stanza quando mi arriva un messaggio di Mason, scendo passando davanti a tutti senza che nessuno  se ne accorga, o se fanno non lo danno a vedere. Esco e salgo sul Escalade  rosso e il mio amico parte sgommando.

- Dio se c'è puzza d'erba qui dentro - sbuffo

- Dovresti provare, ti rilassa -

- No grazie sono a posto - sarò malata di adrenalina ma non mi drogo e no toccherò mai una sigaretta, è una promessa che mi sono fatta e non intendo infrangerla.

- Bambolina, ho una brutta notizia - guardo la faccia abbronzata di Mason circondata dai capelli  castani che gli arrivano sotto il mento. - Nell'ultimo combattimento abbiamo avuto un problema, è sbucato fuori il mio nome e il tuo quindi dobbiamo darci una calmata per un po'. -

- Cazzo!- esclamo. Non posso finire di nuovo nei casini - Chi è stato? -

- Mcflaggen... l'hanno preso mentre se la dava a gambe e per pararsi il culo a sganciato tutto.-

- Figlio di... quindi che si fa ora? - quel deficiente ha scelto il momento sbagliato per fare questa cazzata.

- Aspettiamo che si calmi un po' il tutto, e intanto sfruttiamo le corse con le auto - sorride maligno, ha sempre preferito le corse hai combattimenti, dice che ci fa più soldi ma secondo me c'è sotto dell'altro.

- Ray che fine ha fatto? - chiedo. Mi sistemo meglio sul sedile e allungo le gambe sul cruscotto.

- Ehi! Giù quei piedi da lì bambolina, quest'auto è come se fosse la mia donna. - mi tira giù i piedi e io scoppio a ridere.

- Allora che fine ha fatto?-

- E' innamorato, che fine vuoi che abbia fatto? -ride anche lui di gusto - Comunque sta sera porta anche lui il suo culo qui con noi, ti ha preparato un auto da sballo, devi sentire come ringhia.- si ferma davanti al vialetto di Ray, quest'ultimo ci sta venendo incontro.

- Bambolina! - quando arriva alla macchina apre la portiera e mi bacia sulla guancia -Sei pronta?-

- Ci sono nata Ray.- dico, questa frase ce la diciamo ogni volta da quando è iniziato tutto questo, lo spingo via chiudo la porta.

- Lo so - urla da fuori, sale sui sedili posteriori e ci allunga sopra le gambe.

- Anche tu?! Giù i piedi stronzo o ti taglio le palle, così Cassandra dovrà trovarsi qualcun altro per divertirsi - urla Mason lanciando un occhiataccia  al nostro amico. Ray ed io scoppiamo a ridere come due bambini - Dio se vi odio - sbuffa

Ed ecco il grande team riunito: su loro posso contare, ci saranno sempre. Io, Ray e Mason è sempre stato così dal mio primo combattimento. Ray è un genio con i motori e riesce sempre a trovare gli avversari, Mason organizza il tutto e io corro combatto.

Questa è la mia vita: corri, combatti e non pensare. O ameno lo era.


Arrivati sul posto della corsa scendo dalla macchina con un salto emi stiro, poi un braccio tatuato mi si posa sulle spalle.

- Allora, sta sera vinci Bambolina? -

- Come sempre Ray - ridacchio e mi volto verso di lui. - Allora dov'è la mia bambina? -

- Fino a prova contraria è la mia di bambina- dice scuotendo la testa, nel mentre si infila una mano in tasca per prendere le chiavi della nuova auto.

- Si ma sono io che la faccio divertire- gli faccio la linguaccia e mi prendo le chiavi. Mi dirigo verso la folla che aumenta man mano che Mason ritira i soldi della scommesse su i concorrenti.

- E' questa?!- esclamo quando vedo l'auto: è  una Lamborghini Aventador bianca, un sogno non una macchina. - Sei pazzo a chi l'hai presa? -

- Un regalo di mia madre per l'essere stato promosso...quindi ti sarei grato se rimanesse integra, e poi volevo darti il ben tornato nel mondo delle corse - si passa una mano nei capelli chiari e sorride.

- Non me ne sono mai andata. - dico.

Salgo sull'auto  e avvio il motore: porca miseria che macchina.

-Concorrenti in posizione - esclama Mason, metto l' auto in linea con le altre e lancio uno sguardo al mio amico che mi sorride eccitato - Via al mio tre -

Posiziono il sedile e il volante alla mia altezza preparandomi a volare.

- UNO... -

I motori intorno a me ringhiano rumorosamente, siamo in tre concorrenti, solo uno arriva vincitore. Fisso la strada: andata e ritorno, facile, si gira al cono e si torna indietro.

- DUE... -

Stringo forte le mani intorno al volante finche le nocche non diventano bianche.

- TRE! -

VIA. Ora si corre.

L' adrenalina mi scorre nelle vene al posto nel sangue, è lei a tenermi in vita, a guidarmi. Faccio passare avanti i miei avversari. Che si stanchino un po'. Amo questa sensazione: sentirmi libera, senza pensieri e con il pieno controllo della situazione. Stiamo giocando al mio gioco qui, ho io in mano tutti i fili e nessuno può far cambiare la situazione a parte me. Giro al cono e accelero facendo rombare il motore, adoro illudere l'avversario di poter vincere e poi distruggere il suo sogno appena vede il traguardo; è l'unico momento in cui ho davvero il pieno controllo di ciò che succede. Supero le altre due macchine e arrivo al traguardo. Quando fermo l'auto la portiera si apre di colpo e due braccia mi tirano fuori di peso per poi stritolarmi in un abbraccio.

- E' stato fantastico! -

- Ray così mi stritoli- sto soffocando tra le sue braccia.

- Che diavolo t'è successo? Non hai mai corso così! - sorride ma ha la voce preoccupata.

- Un  po' di cose - mi mette giù e faccio per andarmene ma lui mi ferma.

- Mi devo preoccupare? -mi scruta fino in fondo cercando di trovare anche solo una minima crepa. Sembra non trovi niente.

- No. - dico, vado via e mentre mi allontano mi urla qualcosa dietro che sembra tanto un "non ti credo affatto". Salgo in macchina e aspetto che Mason mi raggiunga.

- Bambolina! - esclama salente sull'auto dopo un quarto d'ora . Sta sera hai spaccato. Questa è la tua parte. - mi passa i soldi e mette in moto.

- E Ray? - chiedo.

- Prende la sua auto e la porta al garage. Prima l'ho fatta portare qui da Max per farti una sorpresa. - dice partendo, Max è un suo vecchio amico l'ho visto una sola volta ma preferisco non ricordare quella sera, anche se è anche grazie a lui che abbiamo in parte evitato il peggio.

Quando mi lascia davanti a casa sono quasi le due e nonostante la mia voglia di tornare in quell'inferno sia pari a zero, la voglia di avvolgermi sotto le mie coperte riesce a convincermi ad entrare.




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