1. Nuovi arrivati

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Avete presente quando pensate che il peggio sia gia passato ma poi arriva la bomba che stravolge tutto? Ecco, questa è la mia situazione attuale.

- Che cos'hai detto?- stringo i denti e guardo l'uomo che fino a qualche anno fa consideravo un padre.

- Voglio trasferirmi -

- E dove?-

Ora spiego tutto: quest'uomo crede di essersi innamorato di una donna, che conosce da si è no due mesi, che ha due figli, fino a qualche mese fa era sposata con suo marito. Avete presente quelle donne odiose tute perfettine e finte sante? Eccone l'incarnazione di tutte quante messe in una sola persona. Tutto il contrario di quella che era mia madre prima di andarsene. Per me la nuova "fiamma" di mio padre vuole approfittarne un po'. La mia famiglia, o quel che ne rimane, abita nella parte ricca di Los Angeles, naturalmente mio padre non manca giorno per ricordarlo a tutti ,abbiamo un bel po di soldi che ci potrebbero parare il culo per decenni ma per quanto mi riguarda non ne voglio neanche la minima parte. Comunque tornando a noi: questa donna non mi piace per niente.

- A New York - dice con finto orgoglio

- E perche mai? - sbuffo. Gli interessa solo di se stesso, i miei fratelli ed io siamo passati in secondo piano.

- Perché mi sposo e ci servirà una casa più grande - sostiene il mio sguardo senza mollare - Prepara la tua roba -

- No - incrocio le braccia al petto e lo fisso con aria di sfida. Non ci trasferiremo, ci scommetto la mia moto.

- No? -

- No, la mia vita e la mia famiglia sono qui -

- Cosa stai dicendo? -

- I miei amici, ovvero la mia famiglia, sono qui, ho tutto qua io, non me ne vado -

- I tuoi amici? Vuoi dire quei drogati con cui fai tutte le cazzate? Per colpa di tutto questo sei finita sotto antidepressivi, senza poi andare a contare gli attacchi di panico...-

- Tu non sai niente...non hai idea del perché sono stata così male! - alzo la voce e vedo che si sta infuriando ma non mi importa, come sempre - Io non me ne vado, scordatelo -

- E va bene restiamo qui, ma cambierai scuola e me la pagherai per questa storia - ringhia andandosene.
Ottimo.
Ho ottenuto quello che volevo.
Non m'importa di cambiare scuola, i miei amici, quelli veri, ci saranno comunque. A me importa di non venire allontanata dal mio circolo: il posto dove combatto e dove guadagno soldi con le scommesse. Mi importa di quello e basta. È tutto quello che ho. È tutto ciò che mi fa restare viva.
So che mio padre me la farà pagare per avergli impedito di andarcene da Los Angeles ma non mi interessa non può farmi più male di così. Niente può farlo.
La scusa di avere una casa più grande è una palla assurda, questo posto può contenere almeno tre famiglie facendole stare molto comode, ognuno con i propri spazzi. Quindi la cosa non è partita da lui ma dalla futura moglie perfetta, evidentemente L.A. gli va stretta.
Ma non è un problema mio.
So che tra uno, due giorni questa casa non sarà più mia, non che lo sia mai stata dopo che se n'é andata mia madre, perché verrà invasa da degli snob odiosi. Devo prepararmi.

- Roxenne - la voce di mio padre mi sorprende di nuovo. - Sta sera verranno qui Michelle e i ragazzi poi domani arriveranno anche le loro cose -

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