Miami Beach

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Le immagini scorrevano veloci attraverso il finestrino oscurato di quella macchina costosa. I miei genitori stavano discutendo nei sedili davanti e io tenevo la testa appoggiata sulla spalla del mio fidanzato, che era intento a scrivere col cellulare. Avremmo passato tutti e quattro la nostra estate sulle spiagge di Miami, dopo un anno intenso pieno di esami una vacanza del genere era proprio meritata. Nick spense il suo cellulare e intrecciò le dita con le mie " ci siamo " mi sussurrò quando il cartello che indicava Miami Beach oscurò completamene la visuale "già ..." risposi io aspettando che la macchina si spegnesse.
Dopo un ora eravamo perfettamente apparecchiati in spiaggia. I miei genitori se ne stavano in disparte sotto un ombrellone , Nick era scomparso per una chiamata misteriosa ed io mi ero sdraiata sulla riva , con solo un asciugamano a farmi compagnia. La sensazione di relax e tranquillità che sentivo era indescrivibile, l'acqua mi bagnava i piedi dolcemente  ogni volta che saliva, le mie mani , affondate nella sabbia , si erano riscaldate data la sua temperatura e il fatto di non dover badare a nessun altro che non fossi io mi faceva davvero sentire appagata. Tutto continuò tranquillo finché un onda più altra delle precedenti mi costrinse a mettermi seduta , con l'intento di spostarmi. Stavo sbattendo il telo da mare quando gli occhiali da sole che tenevo in mezzo ai capelli scivolarono all'indietro finendo in acqua, fantastico . Feci per rincorrerli dato che le onde me li stavano trascinando via , ma qualcuno fu più veloce di me " ehi sono tuoi per caso ?" Alzai gli occhi e ciò che vidi mi sconvolse piacevolmente. Era un ragazzo, se non un giovane uomo , con un costume rosso accesso , e al collo un fischietto . I capelli erano castani ma colpiti in quel modo dal sole sembravano quasi avere dei ciuffi dorati, gli occhi ,anch'essi marroni , brillavano insieme al suo sorriso , e un fisico scolpito rendeva il tutto magnifico. " si ... si sono miei" biasciai lentamente " meglio così dai" mi disse posizionandomeli in testa , fui percossa dai brividi. Lui mi sorrise " ah comunque io mi chiamo Philippe, sono il nuovo insegnante di surf " disse tendendomi la mano " Gwen" gli sorrisi io . "nuova eh ? Si nota" disse poi ridacchiando , " beh io ora devo andare, spero di rivederti , nel caso sai dove trovarmi" e con questo si voltò e se ne andò, senza nemmeno lasciarmi il tempo di salutarlo. Da quel momento mi ripromisi che avrei dovuto rivederlo.

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