Una notte in spiaggia

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Sto per chiudere occhio quando ripenso all'immagine di Philippe.
Quel bellissimo ragazzo, alto più o meno 1 metro e ottanta circa, fisico da andare fuori di testa, capelli castani chiari con ciocche  scure e i suoi occhi color marrone scuro con striature oro.
Ho memorizzato già tutto di lui.
Cerco di addormentarmi, ci provo con tutta me stessa.
Non ce la faccio, ho troppi pensieri che mi ronzano per la testa, uno di questi è Philippe.
Mi alzo, mi infilo dei pantaloncini di jeans a vita alta e una classica maglietta.
Faccio tutto molto silenziosamente, faccio piccoli passi con le scarpe in mano, sembra che tutti stiano dormendo quindi via libera, scendo le scale e spero che la porta non sia chiusa con il catenaccio, che letteralmente parlando fa un rumore fin troppo stridulo, che sveglierebbe anche chi ha il sonno pesante.
Per mia fortuna la porta è chiusa solo a chiave, che con un gesto felino apro, esco, chiudo la porta pianino, mi infilo la chiave in tasca e mi avvio dopo essermi messa le mie all star bianche.
Mi avvio verso la spiaggia, dove poche ore prima avevo visto l'insegna, so che è la strada giusta perché vedo il mare in lontananza e una luce provenire da una baracchina.
Mi avvicino, l'insegna è spenta, però la luce della stanza è accesa, cerco di intravedere di più, mi sporgo e riconosco un ragazzo, ehm ..... PHILIPPE!
Cado malamente sulla sabbia, non faccio molto rumore ma vedo egualmente che mi ha vista...
E ora che faccio , mi fa troppo male il piede per correre, quindi aspetto rassegnata.
Sento dei passi sempre farsi più vicini, sento la porta aprirsi, e ne esce  quel dio greco.
P: ehm stai bene? Vuoi che chiami un'ambulanza o è tutto a posto?
Aspetta che ti aiuto a rialzarti...
Mi infila un braccio sotto alle ginocchia e con l'altro mi regge la schiena, io per aiutarlo mi aggrappo leggermente al suo collo ma lui sembra non essere affaticato per niente.
Entriamo e mi appoggia su un divanetto morbido, mi sistemi e dico
G: ehm grazie mille sto bene, è che ho preso un sasso, una storta e via... tutti giù per terra...
Dico abbozzando un sorriso e sperando che abbia capito la battuta o se no farei veramente una figura di merda , solo durante la mia presentazione.
Ride, l ha capita per fortuna.
Fiuuuhh.
P: si ho visto , ma perché eri lì e mi stavi spiando ?
Dice maliziosamente
G: io non riuscivo a dormire... e
.. ehm... il pomeriggio ho visto la scuola di Surf.... Mi sono incuriosita e.... e si ho pensato si venire a scoprire qualcosa in più visto che non avevo niente da fare...
P: alle 3 del mattino?
G: si alle 3 del mattino.... comunque potrei farti la stessa domanda ovvero perché sei qui alle tre del mattino?
P: perché lavoro qui
G: alle 3 del mattino?
P: si alle tre del mattino....
Iniziamo a ridere entrambi, come dei bambini, inizia a farsi interessante questa vacanza....
P: comunque io sono Philippe ma ho l'impressione di averti già vista
G: si si hai salvato i miei occhiali in spiaggia ... ieri
P: ah ... ehm ... Gwen?
G: si giusto Gwen piacere

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