"Nono non se ne parla, ora tu mi dai il tuo PC e il cellulare!" Urla Robert, quello che dovrebbe essere mio Padre.
"Sto cazzo" rispondo.
"È l'ultima volta che te lo dico, dammi il tuo PC e il cellulare" ripete.
"Hai rotto il cazzo, ho detto no"
"BRUTTA TROIA!" mi prende dai capelli.
Riniziamo?
"Robert basta su" si intromette mia madre.
"NOSTRA FIGLIA, CHE HA QUASI VENT'ANNI, NON È RESPONSABILE, STA DIVENTANDO SOLAMENTE UNA PUTTANA, E MI DICI BASTA?" le urla contro.
"Sì, basta, può bastare." Risponde.
Robert si volta verso di me, e appena mi lascia i capelli corro in camera e mi chiudo a chiave, inizio a piangere a dirotto.
Menomale che fra un settimana vado all'università di Los Angeles, e non lo vedrò più.
Mi tolgo la maglia del tizio, e mi guardo allo specchio, mi tocco l'ultima cicatrice fatta una settimana fa sulla pancia.
"Ahia" sussurro.
Fa ancora male.
La cosa bella di scopare da ubriachi è che non pensi a nulla.
Né ai problemi.
Né ad aver paura che qualcuno noti le mie cicatrici, dato che il sol pensiero è di scopare.
Dopo 5 minuti decido di vestirmi il pigiama.
Vado verso l'armadio e prendo le prime cose che trovo, cioè una maglia mezze maniche con una papera e dei leggins neri.
Ma come sono originale?
Sorrido tra me e me.
Cammino verso il letto, mi metto sotto le coperte, chiudo gli occhi e dopo poco mi addormento.
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Those Eyes
Romance"Che fai qui?" Chiedo stufa "Sono qui per te. Sono qui perché ti amo. Ti ho sempre amato, dal primo giorno che ci siamo visti, dalla prima volta che mi sono imbattuto nei tuoi occhi verdi. Ho due biglietti per sempre, andiamo?"