Il Principe e il Guerriero

Capitolo I - Il GTP

Il Grande Torneo Pokémon(1) era appena iniziato ma già gli spalti erano pieni di Pokémon che esultavano e acclamavano i loro preferiti, osannavano calorosamente i lottatori che credevano avrebbero avuto la meglio sugli altri.

Da un altoparlante giunse una voce anziana, che zittì tutti i presenti. <<Buongiorno a tutti, amici Pokémon! Sono lieto di darvi il benvenuto alla decima edizione del GTP, ovvero del Grande Torneo Pokémon!
Questa edizione in quanto commemorativa presenta una particolarità: ogni lottatore dovrà presentarsi in coppia con un suo sotto evoluto!>>

Degli applausi esaltati accompagnarono questa novità. <<Iniziamo con le presentazioni degli sfidanti del primo round!
Da una parte abbiamo... Lucario, il promettente lottatore classificatosi secondo lo scorso anno, accompagnato da Riolu, il vincitore del titolo di pokémon più agile dello scorso mese!
Da quest'altra parte ecco Chesnaught l'avventuriero, sempre insieme al suo prode amichetto, il piccolo Chespin. Di loro si sa poco, ma una cosa è certa: non sono avversari da sottovalutare!>>

Lucario stava ascoltando un po' di musica seduto su un gradone e non stava prestando ascolto al telecronista.
Tra sè e sè sapeva che vincere sarebbe stato un sogno raggiungibile solo se si fosse allenato e di certo non se fosse rimasto lì seduto in panciolle, ma dall'altra parte si sentiva tranquillo, forse perché credeva anche troppo in se stesso e nelle proprie capacità.

I suoi pensieri si interruppero quando Riolu lo invitò a giocare con lui e Lucario dovette annuire per far capire all'amico che lo avrebbe fatto ben volentieri. In pochi secondi Riolu si ritrovò in aria, sollevato tra le braccia di Lucario che lo faceva volteggiare ancora e ancora.
Quando lo rimise a terra Lucario capì che Riolu era felicissimo ma anche affamato quindi con un sospiro gli chiese cosa avrebbe voluto fare.
Ovviamente andarono a mangiare.

Andarono in un ristorante chiamato " La Spezia da Manchamp "(2); a Lucario piaceva molto il piccante quindi era un cliente abbastanza abituale. Ordinarono due porzioni di chilly piccante.
Riolu non andava matto per i sapori intensi ma gli piaceva assecondare l'amico quindi mangiò.
Quando finirono avevano così tanta sete che avrebbero potuto scolarsi da soli un'intera cisterna d'acqua, ma per loro sfortuna quello era un ristorante e non di certo un magazzino dell'acqua, perciò si dovettero accontentare di avventarsi su tre grosse damigiane di acqua e di svuotarle in poco più di un minuto.

Dopo aver pranzato Lucario chiese il conto, quando Manchamp arrivò gli consegnò una ricevuta di sessantacinque -specificatamente precisato in contanti- pokédollari.
A quel punto Lucario mise la mano in tasca per prendere il suo portafogli ma subito impallidì quando capì di non averlo con sé.

In preda all'agitazione si chiede come avrebbe potuto fare... doveva scappare, no, macché! Doveva spiegare educatamente al cuoco che non poteva pagarlo, sperando che non avrebbe chiamato la Pokèpolizia.
Forse stava esagerando, sì, sicuramente. Il cuoco avrebbe di certo capito la sua situazione e avrebbe chiuso un occhio per quella volta tendendo in conto il fatto che lui era un cliente affezionato!
Manchamp lo guardò negli occhi e intuì subito il disgraziato problema. <<Senti, ragazzo, io non ho tempo da perdere perciò se non puoi pagare dovrai fare qualche lavoretto per me>> esordì con voce pacata ma severa.

Lucario si ritrovò costretto ad accettare e prese di malavoglia i pacchi da consegnare. Riolu, assisteva perplesso alla scena; non aveva capito granché ma si limitò a dare la mano all'amico e insieme si incamminarono fuori dal negozio.

Glossario:
(1) Il GTP (il Gran Torneo Pokémon): viene organizzato annualmente ed ogni anno viene proclamato un vincitore; in questo torneo i lottatori possono affinare le loro abilità combattendo contro altri Pokémon.

(2) Manchamp quando era ancora giovane mise in piedi un'attività: un ristorante specializzato nelle spezie. Non è molto famoso ma Lucario, che ama i sapori forti, ci va periodicamente.