Mi alzo, prendo la mia roba e me ne vado dalla camera di quella ragazza.
Mi allaccio la camicia rossa a scacchi mentre scendo le scale.
Mi scontro contro una ragazza, visto che sto guardando i bottoni e non davanti a me.
M:"Aia! Cazzo "
R:"guarda dove vai coglione!"
Io le faccio il dito di mezzo e lei si incanta a guardare i miei pettorali, io le do una spallata e me ne vado.
Esco fuori e prendo il mio skate, e vado verso il sobborgo di Los Angeles verso saint. Florence.
Salgo a casa e mi butto sul divano, tasto le mie tasche e non sento il telefono, mi alzo e mi prende il panico, lo devo aver lasciato da quella tipa.Suono, nessuno risponde, suono, nessuno risponde.
Incazzato suono tutti i campanelli e il portone si apre, salgo e busso il più forte pissibile alla porta. Nessuno apre.
M:"cazzo apri!"
Busso ma nessuno apre. Incomincio a farmi prendere dall'ansia. Appoggio la testa alla porta e respiro.
M:"te ne prego... apri..."
R:"layca non ce"
M:"cosa?" Dico girandomi di colpo e mettendo le mani sulla porta.
R:"layca è uscita mezz'ora fa"
M:"Layca?"
R:"non sei il suo ragazzo?" Dice squadrandomi
M:"emm, no, l'ho 'conosciuta' ieri" dico facendo delle virgolette immaginarieLei mi guarda fredda.
R:"cosa vuoi da lei?"
M:"il mio telefono!"
R:"la avviso quando torna"
Poi si avvicina e mi punta il dito contro il petto.
R:"non farle del male!"
M:"a me serviva per una notte, non mi importa di lei"Si gira e se ne va sbattendo la porta del suo appartamento, io scendo e sto sulle scale fuori dal portone sino a quando Layca non torna.
L:"hey Mikey, che ci fai qua?"
M:"mi serve il mio telefono" dico alzandomi, lei è molto più bassa di me
L:'sali?" Io annuisco.
Mentre apre la porta, passa la ragazza di prima.
L:"hey Rosalba!"
Lei la ignora e se ne va.L:"ecco" dice porgendomi il telefono.
M:"emm, grazie"
L:"me lo lasci il tuo numero?"
M:"ok, 33*******89"
Mi da un bacio sulla guancia e io me ne vado con il mio skate.
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DADDY ~MIKEY BARONE~
Teen Fictionlui:"facciamo un gioco?" lei:"ma non ti conosco neanche!" lui:"si chiama il gioco delle trenta domande"