Sirenes et Divinitatem

Cap. 9 Effetto Lucifero

P.O.V. Rose Akasha

Erano ormai passati alcuni giorni dalla mia rivelazione e sapevo con esattezza tutto quello che era successo tra Nathaniel e mio fratello anche perché quest'ultimo continuava ad assillarmi sul fatto che il megalodonte si comportava in maniera strana con lui e lo trovava quasi inquietante in alcune situazione, per non parlare poi dei suoi occhi gialli, magnetici quanto suggestivi.

Ridacchiai a quei ricordi e scossi leggermente la testa. Ormai eravamo tornati sulla terraferma e stranamente anche lo squalo ci aveva seguito dicendoci che era ormai qualche secolo che non saliva in superficie e voleva vedere come le cose erano cambiate, nessuno aveva avuto da ridire anzi... solo io sapevo la vera ragione del perché della sua decisione, voleva continuare a tormentare il mio povero fratello per farlo cadere nella sua trappola.

La cosa da una parte mi divertiva, ed anche molto, ma dall'altra non volevo che fosse solo uno sfizio quello che Nathaniel provava per mio fratello, anche perché non ero sicura che quest'ultimo potesse essere omosessuale o bisessuale, sinceramente non aveva mai dato segni di apprezzamenti verso gli altri uomini e non aveva mai fantasticato di cose a tre in cui ci fosse anche un altro uomo.

Ma ovviamente non conoscevo alla perfezione mio fratello così come lui non conosceva alla perfezione me, quindi poteva anche essere che i suoi gusti siano cambiati nel corso degli anni, ma era anche vero che la sua reazione alla mia relazione con Danger non era da ragazzo interessato ad altri ragazzi, anzi proprio tutto il contrario, ma forse quella reazione era dettata dal fatto che io sono sua sorella, ma queste sono solo mie supposizioni, le quali non avranno mai risposta a meno che io non decida di chiedere direttamente al protagonista momentaneo dei miei pensieri.

Ma era fuori discussione che io iniziassi a parlare di questo genere di cose con Alexandre, innanzitutto la sua reazione potrebbe superare i miei scatti di rabbia repressa e dopo l'iniziale momento di smarrimento totale – oltre che di orrore per i miei pensieri – avrebbe iniziato a pormi domande assai scomode a cui avrebbe potuto collegare tranquillamente la figura di Nathaniel, visto e considerato che era l'unico altro essere di sesso maschile single.

Scuotendo la testa osservai l'ambiente attorno a me e solo ora mi accorsi di avere lo sguardo di Gea addosso, sobbalzai dallo spavento e lanciai un'occhiataccia all'arpia, per fortuna sua sorella non si vedeva in giro altrimenti avrebbe cominciato a sparlare di se in tutte le lingue e presto o tardi l'avrei ammazzata e poi mi sarei scusata con l'arpia per il raptus, anche se penso che le farei solo un favore a togliere di mezzo quella chimera insipida e senza valore.

Sospirai leggermente e ad un'occhiata di Gea scossi la testa sorridendo, troppi pensieri mi vorticavano nella mente tra cui anche molte domande le quali poco spesso trovavano una risposta. Mi battei un paio di volte i palmi delle mani sulla guance e finii di mettere a posto i vari scatoloni contenenti gli ordini che avevano fatto alcuni nostri clienti, per poi scendere nella parte oscura del negozio, lì dove tutte le trattative si aprono e si chiudono con una stretta di mano e c'è chi se ne va deluso e a mani vuote e chi invece con un sorriso in volto e con qualche cosa di nuovo da aggiungere a qualche collezione.

Misi bene tutti gli scatoloni e una volta fatto l'inventario e messo in mostra gli oggetti meno pericolosi mi appoggiai al grande tavolo di granito nero e mi osservai attorno con sguardo assente. Mi venne in mente l'Effetto Lucifero che molti psicologi e tanti altri medici avevano tirato in ballo qualche tempo prima. Cattivi si nasce o si diventa? Era quello il mio interrogativo a cui non sono mai riuscita a dare una risposta e sono della convinzione che cattivi si diventa per una buona causa, sì lo so potrebbe sembrare un controsenso letto in questo modo ma è la verità.