Evelin e Alexander

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Altre due settimane erano passate e finalmente era cominciato ottobre, quella mattina le arrivò un gufo con una scatola, la rimpicciolì e se la mise in tasca decidendo di aprirla una volta sola, i suoi amici serpeverde la guardarono curiosi, ma non chiesero niente contunuando così la colazione con i soliti discorsi.
Una volta finito di mangiare si unì a Marcus e andarono a dare da bere alla pianta che finalmente stava crescendo, avevano capito che la pianta era un Acrontis Lunaris, detta anche pianta di luna, siccome la sua crescita era strettamente legata alle fasi lunari, stavano scrivendo i progressi della pianta quando vennero raggiunti da Millicent, con la quale ora mai aveva fatto amicizia, anche se la maggior parte del loro tempo lo passavano a studiare in silenzio "hey Mione, cosa stai facendo?" "Ciao Milli, ci stiamo prendendo cura del nostro compito di erbologia, cosa ci fai qui?" "Sei fortunata ad avere un compagno che ti aiuta, io sono finita con un serpeverde che ha deciso di lavarsene le mani, comunque ti stavo cercando per chiederti se potevo unirmi al tuo gruppo di studio, dopotutto ogni tanto studiamo isieme quindi pensavo che magari potrei entrare a far parte del tuo gruppo ufficialmente" "certo che puoi, oggi chi incontrimo dopo pranzo cosi ti presento agli altri" "hey a questo punto voglio partecipare anch'io" intervenne Marcus rimasto in disparte fino a quel momento "e da quando studi?" Domandò dubbiosa la riccia, dopotutto erano diventati migliori amici e sapeva bene che era un burlone come Fred e George, dubitava molto che avrebbe davvero studiato con loro "da mai, ma si può sempre iniziare no?" Chiese con un sorriso sfrontato che fece ridere le due ragazze "se vuoi unirti fai pure, ma sappi che si studia e non si scherza" dopo di che i tre si separarono per andare alle rispettive lezioni.
Hermione stava andando verso la sala grande per il pranzo insieme a Dorcas, Mary, Marlene, Alice e Lily quando in un momento di distrazione andò a scontrarsi con un ragazzo dai lunghi capelli biondi "scuasami tanto non stavo guardando dove andavo" si scusò subito, mentre il ragazzo la teneva ancora per un fianco per non farla cadere, alle sue spalle si potevano sentire le risatine delle sue amiche che non l'avrebbero mollata per tutto il giorno per questo piccolo incidente "non preoccuparti Mione, sono io che ero distratto e non mi sono reso conto della tua presenza, spero non ti sia fatta male" parlò con calma il ragazzo "no sto bene non preoccuparti" il ragazzo fece un sorriso sognante che le ricordò molto la sua amica Luna "sono contento, comunque è un piacere fare finalmente la vostra conoscenza mia signora, sono Alexander al vostro servizio" si inchinò facendo un elegante bacio a mano, la scena fece rilasciare dei gridolini eccitati dalle sue amiche, mentre Hermione era imbarazzata e non sapeva come comportarsi, il ragazzo la salutò e proseguì per la sua strada così le ragazza proseguirono il loro cammino verso la sala grande.
Una volta sedute a mangiare le ragazze cominciarono a commentare l'incontro appena avvenuto "Mione hai fatto colpo" le sorrise la rossa "ed è pure carino" continuò l'altra sua compagna di stanza Mary "si pensavo di essere in un film quando l'ha afferrata per la vita" continuò con occhi sognanti Dorcas "per non parlare dell'inchino col bacio mano, proprio come un gentiluomo" tutte le ragazze rilasciarono un sospiro sognante dopo le parole di Marlene attirando così l'attenzione dei malandrini "ragazze cosa sono quelle facce sognanti?" Chiese Sirius "Hermione ha fatto colpo su un ragazzo, erano così carini insieme" rispose Alice che fino a quel momento era stata zitta "da far sciogliere i cuori" finì Lily fulminando poi James con uno sguardo quando si sedette accanto a lei "e la nostra Mione è interessata a lui?" Chiese curioso il licantropo, i due ragazzi cercarono di mascherare la loro curiosità il più possibile siccome ancora non avevano fatto pace "no, però mi ha ricordato tanto una mia amica, quindi chissà, magari diventerà il mio migliore amico spodestandovi" fece una linguaccia per far capire al gruppo che stava scherzando e tutti scoppiarono a ridere anche Sirius e James che cercarono di trattenersi, mentre Peter la guardava con odio convinto che volesse rubargli gli amici.
Una volta finito di mangiare venne raggiunta da Marcus e Millicent "sei pronta Mione?" Chiese il tassorosso "certo andiamo" si alzò in risposta la ragazza prendendo la sua borsa "dove andate?" Chiese Remus curioso "in biblioteca a studiare, abbiamo creato un gruppo di studio" "e chi sarete?" Chiese Lily interessata "io, Marcus, Millicent, Sev, Narcissa, Lucius e Bellatrix, volete unirvi a noi?" Remus Alice e Lily accettarono volentieri mentre gli altri preferivano passare le ore buche a divertirsi invece che studiare, così il gruppo si avviò verso la biblioteca.
"Ciao ragazzi scusate il ritardo, ma ho invitato degli amici" tutto il gruppo si sedette alla tavolata "un'altra sanguesporco, a quanto pare ne sono circondata" borbottò Bellatrix, Lily a quelle parole quasi scoppiò a piangere "Lily non ascoltarla, Bellatrix lo so che sei abbituata con me che non ho problemi con quel nome, ma ti pregherei di non usarlo per la mia amica" parlò seriamente la ragazza, con un tono che nascondeva quasi una minaccia "lo faccio solo perchè è amica tua" non l'avrebbe mai detto ma la riccia le era diventata simpatica, con calma iniziarono a studiare dandosi una mano a vicenda, la prima a finire fu Hermione che decise di andare a cercare qualcosa da leggere "vado a cercare un libro, mi raccomando non mangiatevi in mia assenza" scherzò per poi sparire tra le corsie di libri.
Aveva finalmente addocchiato un libro interessante, ma era troppo in alto e non riusciva ad afferrarlo, sembrava un po' ridicola mentre saltava per cercare di arrivarci, ma non voleva arrendersi, "hai bisogno di una mano?" Chiese una voce alle sue spalle, quando si voltò trovò davanti a se il ragazzo con cui si era scontrata qualche tempo prima "si, non riesco ad arrivare a quel libro" rispose indicando il libro sullo scaffale, il ragazzo con un salto aggraziato, niente a che vedere con quelli maldestri della ragazza, afferò il libro e glielo porse "un libro sulle festività magiche, sono sicuro che ti sarà molto utile mia signora, se avete bisogno di qualsiasi cosa non esitate a chiedere a me o a mia sorella" "grazie Alexander, ma ho già chi mi aiuta" rispose gentilmente, anche se un po' il ragazzo la rendeva irrequieta, sembrava leggerle dentro "lo so, però loro non sanno il vostro segreto, ma non ti preoccupare io e mia sorella siamo tuoi fedeli servitori e non diremo niente a nessuno, ora mia signora se volete scusarmi tornerei alla mia ricerca" il ragazzò sparì in un'altra corsia, ma la ragazza sembrava non essersene accorta, era preoccupata, non capiva cosa il ragazzo volesse dire, rimuginando su quanto appena accaduto tornò a sedersi col suo gruppo che notò subito la disattenzione della ragazza e subito si preoccuparono "Mione cosa è successo? Sembri preoccupata" chiese Severus "niente di che ho solo incontrato Alexander" rispose senza prestare molta attenzione "chi? Quel ragazzo con cui ti sei scontrata prima di pranzo?" Domandò Alice ricordandosi il nome del ragazzo "si proprio lui, ora scusatemi ma devo andare" scappò via lasciando il gruppo pieno di domande "chi è questo ragazzo?" Chiese il giovane serpeverde, era preoccupato non riusciva a capire come mai la sua amica fosse tanto sconvolta "l'unica cosa che sappiamo è il suo interesse per Hermione" a quell'affermazione la gola del ragazzo si seccò, non voleva che qualcuno si interessasse alla sua Mione, continuarono a cercare di capire cosa fosse successò ancora per un po' poi si separarono.
Mentre scappava verso la sala comune di grifondoro andò a sbattere contro una ragazza "Mione, mi dispiace, avevo detto a mio fratello di non sconvolgerti, ma a quanto pare è stato inutile" "tuo fratello?" La ragazza non capiva, sembrava che quel giorno tutti volessero farla impazzire "si io sono Evelin la sorella maggiore di Alexander, non ti preoccupare per il tuo segreto è al sicuro con noi" "come fate a saperlo?" Chiese guardinga "è un dono della nostra famiglia essere sensibili alla magia delle persone, questo a volte ci permette di conoscere cose che non dovremmo sapere" ora mai aveva capito che stava avendo a che fare con la madre e lo zio di Luna, anche lei aveva un dono simile e sapeva di potersi fidare "ok, mi fido, ma non capisco perchè tuo fratello mi chiama mia signora?" La bionda sorrise "non sta a me il compito di dirtelo, ma sappi che hai già due fedeli servitori al tuo fianco, è stato bello conoscerti finalmente, spero di poterti rincontrare presto".
Hermione molto più tranquilla entrò nella sala comune dove si trovavano i malandrini, l'unico assente era Remus che si trovava ancora in biblioteca, fece un profondo respiro e con tutto il coraggio che aveva in corpo si avvicinò ai tre "ragazzi possiamo parlare?" "Io non voglio parlare con te, sei antipatica" scatto il ratto convinto che i suoi amici gli avrebbero dato corda, cosa che non accadde "di cosa vuoi parlare? Vuoi forse renderci parte dei tuoi segreti?" Chiese James "non posso rendervi parte dei miei segreti, non ancora almeno, prima devo fare alcune cose, ma vorrei poter ricominciare da capo con voi, dopotutto all'inizio andavamo d'accordo" "io non voglio essere tuo amico" borbottò Peter "e io non voglio essere tua amica, ma non voglio neanche perdere James e Sirius perchè non vado d'accordo con te" i due interpellati si guardarono come se stessero discutendo tra loro solo con lo sguardo, Hermione era colpita del forte legame che i due avevano instaurato dopo solo un mese di scuola "va bene, ricominciamo" così passarono il resto del pomeriggiò a parlare tra loro.
Quando Remus tornò in sala comune l'ultima cosa che si aspettava di vedere era Hermione che rideva con i suoi tre amici, soprattutto non con Peter, si avvicinò al gruppo con calama "Mione possiamo parlare? In privato" la ragazza si alzò dal suo posto e salirono nel dormitorio dei ragazzi, una volta in stanza chiuse la porta con un imcantesimo e ne lanciò uno di privacy in modo che da fuori nessuno potesse ascoltarli "come hai fatto? Non li abbiamo ancora studiati" chiese stupito il lupo "è uno dei miei tanti segreti" "capisco, comunque, volevo chiederti...si ecco....magari ti andava di parlare di ciò che è successo in biblioteca....insomma mi sbravi sconvolta e se posso fare qualcosa" la ragazza lo abbracciò contenta che Remus nonostante fosse piu piccolo sia uguale a quello che aveva incontrato nel futuro "grazie, non sai quanto sia importante per me sapere che tu sia al mio fianco" parlò con la faccia sprofondata nel petto dell'altro per respirare quell'odore confortante che le faceva ricordare casa "ci sarò sempre per te, come tu ci sei per me, ora mi dici cosa ti ha sconvolto tanto?" La ragazza si staccò e si sedette su uno dei letti "Alexander e sua sorella sanno il mio segreto, avevo paura potessero dirlo a qualcuno, ma una volta uscita dalla biblioteca ho incontrata la sorella che mi ha assicurato che il mio segreto con loro è al sicuro e che saranno dalla mia parte" "è così pericoloso questo segreto?" Domandò il lupo non pensando di ricevere davvero una risposta "è il segreto più pericoloso che esista" "potrei saperlo? Magari così posso aiutarti in qualche modo" la ragazza ci pensò su, poi decise di confidarsi, anche se solo in parte, ne aveva bisogno "te lo dirò solo in parte, ma devi promettermi che questo rimarrà tra me e te" "te lo prometto" il ragazzo si sedette accanto a lei e le prese una mano per farle coraggio "vedi io in realtà ho 25 anni e sono nata il 19 settembre 1979" la mascella del lupo cadde senza alcun preavviso lasciando il ragazzo schockato con la bocca spalancata, dopo qualche secondo riuscì a riprendersi e rielaborare le informazioni ricevute "mi staresti dicendo che vieni dal futuro?" Lei annuì "ok, questo si che è un segreto pericoloso" "ti prego tienilo per te, quando avrò fatto alcune cose informerò anche gli altri, ma adesso è troppo presto" il ragazzo la abbrocciò, in quel momento capì che lei in questo tempo era un estranea e non aveva nessuno e fece una promessa a se stesso, avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla e farla felice.

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