1-L' 11 settembre.

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La sera dell' 11 settembre ero veramente felice dato che l' indomani sarebbe stato il mio primo giorno di scuola.
Stavo finendo di preparare il mio zaino azzurro, rosa, viola e bianco con: tre biro, di cui quella nera, quella rossa e quella verde, un evidenziatore giallo, tre quaderni, un vocabolario di spagnolo e uno d' inglese e ovviamente una mela per la merenda di metà mattina.
Ormai era tutto pronto quindi andai in camera mia salutando mia mamma e la mia cagnolina Neve (la chiamavo così perché è un Aski bianco dagli occhi azzurri, il nasino nero e la lingua tinteggiata di un rosa violaceo), quando fui arrivata in camera accesi la luce della lampada e andai verso l' armadio, dove tirai fuori un paio di jeans neri strappati sul ginocchio, una camicia a mezze maniche bianca semi-trasparente e una felpa nera con qualche borchia sulla parte destra a forma di teschio.
Prima di andare a dormire accesi la musica con l' amplificatore in modo da sentirla bene, ma subito dopo mia madre gridò dalla camera affianco:
Emily, spegni subito quella musica, non riesco a sentire la televisione!
Ma io le risposi subito:
Mamma, non rompere! È la mia stanza, se la tua è affianco alla mia non è colpa mia!
Ma dato che arrivò come una furia in camera mia dicendomi:
Ora basta! Mi sono stancata di te che continui a ribellarti per ogni cosa che dico! Se continui domani non farai neanche colazione! E ora vai a dormire!
Dopo questa sapevo che non potevo più ribellarmi, anche perché io ci tenevo a mangiare. Allora mi coricai sul letto infilandomi nelle lenzuola calde e spegnendo la luce della lampada che c' era sul mio comodino color cioccolato.

Erano più o meno le 2:30 del mattino quando un rumore mi svegliò, era tipo un rumore metallico, come una persona che cadeva o delle scarpe che sbattevano una con l' altra.
Accendo la luce, la stanza inizia ad illuminarsi di un giallo non molto acceso, mi tolgo pian piano le coperte e inizio a scendere dal letto silenziosamente andando verso la camera della mamma aprii la porta ma lei non c' era ma la luce del piano di sotto era accesa, mi sono detta fra me e me che non poteva essere un ladro anche perché se no non avrebbe acceso la luce, allora mi incoraggio e vado al piano di sotto scendendo per la scala.
Quando arrivai in salotto vidi mia mamma in piedi che mi disse:
Come mai sei sveglia? Hai sentito anche tu quel rumore? Penso siano i vicini di casa...
E allora io le dissi:
Sicura che non c' è nessuno in casa?
Mi sono spaventata anche per te dato che in camera non ti ho vista.
Allora mia mamma mi disse:
No...stai tranquilla, non è successo niente, te l' ho detto, saranno stati i vicini...
Dopo queste parole mi rasserenai e andai in cucina per bere un bicchier d' acqua e mangiare una caramella morbida alla frutta.
Dopo di che andai al piano di sopra e mi diressi verso la camera riaddormentandomi subito...

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