3-Il giorno dopo.

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Svegliati scansa fatiche!
Disse mia mamma.
Sei in ritardo! Devi andare a scuola!
Mi sveglio subito, appena sento mia madre gridare vado verso l' armadio e prendo un top nero e rosso, un paio di pantaloni rosso scuro e le mie scarpe preferite che poi sarebbero un paio di vans nere con la linea rossa.
Vado giù per fare colazione e frettolosamente scanso Neve, mangio una brioche inzuppandola di latte e prendo lo zaino, saluto velocemente mia mamma e appena esco di casa mi ritrovo una macchina parcheggiata davanti al cancelletto, guardo dentro per cercare di capire se lo conosco.
Lo vedo e mi immobilizzo, sento le farfalle nello stomaco, provo delle emozioni che non credevo esistessero nel mio cuore, mi avvicinai a quell' "uomo" e gli dissi:
Hey fratellino, come mai sei quí?
Non ci potevo credere che l' avessi chiamato "fratellino", io in quell' istante credevo di amarlo, io non ci riuscivo a chiamarlo in quel modo, ma poi lui con la sua voce mi risvegliò dai miei pensieri.
Hey bellissima, sono quí perché oggi ti volevo portare io a scuola, con la macchina, ma ora sali che se no facciamo tardi.
Salii subito facendogli un cenno, non ci potevo credere che mi avesse chiamata bellissima, mai nessuno mi aveva chiamata bellissima, per tutti ero sempre e solo la secchiona senza amici.
Per rompere un po' il ghiaccio,  dato che eravamo in silenzio da 10 minuti, gli dissi:
Sai?...mi sono trovata molto bene ieri sera e quel bacio, mi dispiace per te ma te lo devo dire, mi ha fatta sentire speciale, sei l' unico ragazzo che mi è stato accanto senza dire che faccio schifo, che sono una secchiona brutta e che sono soltanto un errore.
Lui è rimasto in silenzio per meno di 5 secondi, dopo di che ha accostato la macchina e mi ha detto:
Tu non sei brutta.
Tu non sei una secchiona.
Tu non sei un errore.
Tu non fai schifo.
Tu sei bellissima, sei una persona intelligentissima, sei...tu sei tu e io credo di essermi innamorato.
Dopo di che si toglie la cintura di sicurezza e inizia a baciarmi, prima il collo, poi la guancia e infine le labbra, le sue erano cosí morbide, ci affogherei lí dentro, inizio a sentirmi speciale e  felice, in quel momento sono arrossita un casino immagino.
Lui si stacca, mi guarda e ride, che bella la sua risata.
Gli chiedo subito:
Cos'hai da ridere?
Lui mi dice arrossendo:
Sei arrossita.
Io gli dico balbettando:
Che- che ne dici se- se andiamo a scuola?
Lui annuisce, mi fa sentire la persona piú felice di tutto il pianeta, dopo di che accende il motore e ripartiamo, ogni tanto mi guardava e sorrideva, per tutto il tragitto avevo la sua mano appoggiata delicatamente sulla mia, mi faceva sentire sicura. Appena arrivati a scuola va nella sua classe baciandomi le labbra, io vado nella mia, per tutta la mattinata ho pensato a lui, a quel discorso e alle sue morbidissime labbra.
Arrivata a casa, sí sta volta ho preso l' autobus perché lui ha un' ora in piú di scuola, mi sono preparata un panino, non avevo voglia di cucinare, prendo il cellulare e scivo a Mike.

Hey, come è andata a
scuola?Voglio vederti.

Allora aspettami, 5
minuti e arrivo.
Un bacio, Mike.

Sono andata subito a prepararmi, ho indossato un mini-abito rosso scuro con un paio di Stan Smith, mentre come acconciatura mi sono fatta una treccia.
Esattamente dopo 5 minuti il campanello di casa suona, mentre vado ad aprire, urlo:
È aperto!
Lui entra e mi dice subito:
Wow, sei stupenda.
Io gli rispondo:
Perché tu no?... Comunque mia mamma non c' è, arriva fra una settimana, è andata in una città lontana per lavoro. Andiamo di sopra?
Lui mi risponde con un sorrisetto malizioso:
Certo, vai prima te.
Io:
Che galantuomo.
E lui mi risponde vantandosi:
Certo, cosa ti aspettavi?
Arrivati di sopra andiamo nella mia camera, ci sediamo sul letto e iniziamo a parlare del piú e del meno.
Io poi l' ho preso, l' ho abbracciato e ho iniziato a baciargli quelle labbra cosí deliziosamente morbide, mi sono alzata per prendere il mio telefono tanto per farmi un' idea su che ora era, erano le 18:46, si era già fatto cosí tardi, pensavo che fossero passati solo 15 minuti e invece erano già passate piú di 3 ore.
Lo avvertii subito e lui mi chiese:
E come mai sei cosí preoccupata?
E gli risponsi:
Come perché? Ho fame...
Lui si mette a ridere e io gli chiedo:
Che c'è da ridere?, guarda che è una cosa serissima!
Lui mi guarda e mi dice:
Andiamo, ti aiuto a preparare da mangiare.
Scendiamo le scale e andiamo in cucina, lui prende la pasta e del burro.
Inizia a cucinare, mentre io preparo la tavola, era tutta rosa con delle tonalità diverse.
Ha finito di cucinare e arriva dicendo:
Ecco quí stupenda.
Io scioccata gli chiedo:
Da quando cucini?!
Lui:
Da sempre.
Fa un ghigno, dopo aver finito di mangiare lui mi chiede se può stare a dormire con me, io senza neanche pensarci gli rispondo di sí.
Andiamo a letto e lui mi abbraccia, mentre dormo mi tiene stretta a lui, ci addormentiamo subito.
Erano le 2:30 quando io e lui ci svegliamo di colpo, di nuovo quel dannato rumore, sempre alla stessa ora, sta volta era un po' piú stridulo, assomigliava piú a un gridolio fastidioso.
Io continuo a guardare Mike e gli confesso:
Ho paura amore.
Lui mi accarezza e mi dice:
Non ti preoccupare, finché ci sarò io non ti succederà niente piccola.
Piccola, mi aveva chiamata piccola, dopo quelle parole gli vado piú vicina ancora e inizio a baciarlo, mi arrivano le farfalle nello stomaco e improvvisamente non avevo piú paura, mi sentivo cosí sicura vicina a lui.
Ci siamo riaddormentati, lui mi abbracciava sempre e io anche.
Alle 3:00 sentimmo di nuovo quel fastidiosissimo rumore, ma quando andammo al piano di sotto i rumori improvvisamente cessarono, mi sentivo impaurita, o almeno fino a quando sentii nelle mie orecchie un rumore, tipo un lungo Bippppppppppppp.
Non ci feci tanto caso, Mike ha ispezionato tutto il piano di sotto ma non c' era niente e nessuno fuori posto, quindi, andammo di nuovo a letto, sta volta non si era udito piú nessun rumore, ci riaddormentammo, sta volta, lui mi ha messo le mani vicine al collo, mentre io gli tenevo le sue.
Dopo quella notte mi sono resa conto che io lo amavo davvero, lui era mio, solo e soltanto mio, lui mi piaceva e allora pensavo: Sarà lui l' uomo della mia vita?
Mi sono risposta subito di sí, io lo amavo talmente tanto che avrei fatto qualsiasi cosa per lui.

Triste Ma FeliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora