Erano le 7:15 del 12 settembre quando suonò la sveglia con la suoneria personalizzata che dice a tutto volume:
Svegliati e preparati per SCUOLA!
Ma neanche il tempo di scendere dal letto che vedo arrivare Neve leccandomi i piedi, le mani e le coperte, poi con un balzo sale sul letto a ponte posizionandosi sopra la mia gabbia toracica.
Feci scendere Neve e tolsi le coperte scendendo dal letto e mi vestii con i vestiti preparati la sera prima e scendendo le scale mia mamma che sbraita dicendomi:
Speravo che almeno oggi essendo il tuo primo giorno di scuola ti saresti vestita normalmente, invece no, io devo avere una figlia dark.
Allora io con tono seccato le risposi:
Mi spiace...ma questa sono io.
Mia madre non disse più niente, allora andai a fare colazione in cucina, dove trovai una fetta di torta al cioccolato con le scaglie di cioccolato al latte e una tazza di latte caldo con accanto la scatola del nesquik.
Per fare colazione allora presi il latte nella mia tazza preferita (era la mia preferita perché aveva la faccia di Neve in 3D) con 3 cucchiai di nesquik e la fetta di torta, ma dato che non mi bastava presi anche i cereali al cioccolato.
Poi andai in bagno per pettinarmi i miei lunghi capelli neri, lavarmi la faccia con un sapone al limone, truccarmi con un po di fondotinta, il blush, il mascara e una riga sottilissima di matita nera.
Dopo dato che erano le 8:00 e la scuola iniziava alle 8:30, andai a coccolare Neve, dato che la sera prima non si sentiva tanto bene perché le brontolava la pancia.
Senza rendermene conto arrivarono le 8:15 quindi presi lo zaino e il giubotto di pelle e uscii di casa andando verso la fermata dell' autobus che si trovava a due minuti da casa.
Alle 8:32 salii sull' autobus e mi misi gli auricolari per ascoltare la mia canzone preferita che poi sarebbe "Vietato morire".
Sono le 9:05 e sono appena arrivata a scuola.
Questa scuola mi piace! Mi dicevo fra me stessa anche se un po' mi dispiaceva che non avevo più i miei amici più cari, pensavo però che ne avrei trovati tanti anche qua.
Ero stufa di andare avanti e indietro per trovare la mia classe, allora chiesi a un ragazzo:
Ciao, scusa, sapresti dirmi dove si trova l' aula di chimica?
E lui rispose:
Certo! È l' ultima porta a destra infondo al corridoio.
E io:
Grazie, comunque mi chiamo Emily, piacere! Facendo un occhiolino sorridendo.
Lui mi rispose subito:
Ah già, che sbadato che sono! Io mi chiamo Micheal, ma chiamami pure Mike! Si è fatto tardi, io devo andare a lezione, ci vediamo in giro.Dandomi un pugno molto debole sulla spalla.
Arrivai nell' aula di chimica, appena entrai c' era il Caos e in classe c' erano soltanto 3 femmine a parte me, e 9 maschi. Ero l' unica che stava in silenzio aspettando impazientemente la/il professore/ssa. È arrivata dopo più o meno 5 minuti, è una femmina e per di più non è tanto vecchia avrà avuto si e no 30 anni, più o meno avremmo avuto 12 anni di differenza.
Finita l' ora di chimica iniziò matematica e dopo di che arrivò il turno di arte che ci fece fare dei disegni a caso, tanto per farle capire a che punto eravamo arrivati.
Poi arrivò il professore di tecnologia che ci fece fare dei lavoretti con la carta, delle specie di origami a forma di cigno, di farfalla, di gatto e di serpente, tutto in 3D.
Io pensavo sempre di più che questa non fosse una scuola normale, non so perché ma avevo una sensazione di stranezza.
All' 1:30 del pomeriggio arrivai a casa mangiai un po' di riso con lo zafferano.
Mia mamma tornò a casa dopo 10 minuti e mi chiese:
Com' è andata a scuola?
Allora io le dissi tutto quello che era successo senza tralasciare neanche una minima caratteristica.
Lei felice mi disse:
Ah, wow, sono felice che ti piaccia la nuova scuola!
Ormai è pomeriggio ma sono stanchissima allora mi metto il pigiama e vado a riposarmi assieme a Neve.
Mi sveglio che sono le 18:37 e sento mia mamma che cucina, infatti sento un forte odore di pollo e patate arrosto, allora decido di scendere le scale e andando verso la cucina chiamo mia mamma dicendole:
Mamma, stai cucinando?
E lei mi rispose:
Si perché? Sto preparando il pollo con le patate arrosto. Per favore, potresti apparecchiare per 4 persone?
E io le chiesi:
Perché per 4 persone? Chi viene a farci compagnia sta sera?
Lei sorridendo mi disse:
Beh...questa è una sorpresa però sappi che verrà un mio vecchio amico che ha un figlio più grande di te soltanto di un anno quindi prepara la tavola e vai a prepararti; fra meno di un ora arriveranno.
Salgo al piano di sopra e mi dirigo verso la mia stanza, aprendo l' armadio prendo un vestito nero a righe bianche messe senza ordine con la gonna a sirena che finisce appena sotto il ginocchio. Lo indosso e poi vado in bagno per pettinare i capelli, farci una treccia e truccarmi.
Mi dirigo verso la cucina e chiedo a mia mamma:
Sto bene così oppure mi devo cambiare?
Mia mamma mi dice:
Certo che vai bene, finalmente ti sei messa il vestito che ti ho regalato al tuo compleanno.
Io facendole un cenno con la testa vado a pettinare Neve.
DIN DON
Vado ad aprire io, mamma!
Guardando dallo spioncino vedo un uomo, con un mazzo di fiori in mano.
Entrate pure, dissi io.
Entrò l' uomo e sentendo mia mamma gridare:
Vieni pure Dave, sono in cucina.
Lui andò, subito dopo entrò un ragazzo e io dissi:
Oddio! Ciao Mike, non pensavo fossi te il figlio di Dave.
Subito dopo mi allungò una rosa blu, dicendomi:
Ti porgo una rosa blu, perché il rosso è scontato.
Io rimanendo pietrificata gli dissi:
Vieni con me, sediamoci al tavolo in tanto che aspettiamo mia mamma e tuo padre.
Avevo apparecchiato il tavolo con una tovaglia gialla, dei tovaglioli arancioni, i bicchieri rossi-arancio, le posate di un giallo opaco e i piatti arancioni.
Aspettammo più o meno 15 minuti, dopo di che arrivarono sia Dave che mia mamma.
Mia mamma portò la cena a tavola, si trattava di pollo con le patate arrosto, una ciotola d' insalata e il pane.
Il dolce non poteva mancare, infatti, la mamma portò la torta e un gelato alla vaniglia, da mettere sopra la torta.
Dopo il dolce mia mamma mi disse:
Emily, perché non fai vedere la casa a Micheal?
Le feci un segno con la testa e poi dissi a Micheal:
Andiamo, incominciamo da questo piano e poi saliamo.
Andammo a vedere la cucina, il bagno e il salotto; poi salimmo le scale e gli feci vedere l' altro bagno, il salotto, la camera di mia madre e come ultima la mia, dove ci siamo fermati seduti sul letto per parlare.
Lui diceva:
Mi piace la tua stanza, la mia è simile ma mio padre si lamenta perché sono dark...
Mi dice sempre le stesse cose, come ad esempio: perché io devo avere un figlio dark mentre quelli degli altri sono normali?!
E io allora gli dico:
Davvero? Mia mamma mi dice in pratica le stesse cose, a volte non la sopporto.
Mike si avvicina e appoggia delicatamente le mani sul mio viso e inizia a baciarmi, io ero confusa, quindi iniziai a baciarlo.
Mike mi disse:
Scusa...non avrei dovuto, solo che sei così carina che non ho resistito.
Io gli ho risposto:
Non ti preoccupare, è anche colpa mia, anche tu sei molto carino.
Subito dopo mi abbracciò e avevo una sensazione di sicurezza.
A quel punto ci diamo il nostro numero di telefono, ci siamo chiamati: fratello e sorella.
Poi la mamma ci ha chiamati, quindi siamo scesi.
Mike doveva andare a casa, quindi prima di uscire di casa ci siamo abbracciati, lui mi ha messo le mani sulla parte bassa della schiena, mentre io le ho messe sopra le spalle, più verso le scapole.
Quando Mike e Dave uscirono mia mamma mi chiese:
Come mai quel sorriso? Che è successo?
Io le dissi:
No... Niente di che...A parte che io e Mike abbiamo scoperto che siamo uguali e quindi ora ci chiamiamo fratello e sorella.
Mentre mi struccavo e mi mettevo il pigiama stavo pensando a Mike e a me; quel bacio mi è piaciuto e sinceramente anche se lo conoscevo da circa due giorni mi piaceva, sia il suo carattere che l' aspetto.
Ma ora non ci voglio più pensare quindi, decido di andare a letto e dopo solamente 2 minuti mi metto a dormire, subito.
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Triste Ma Felice
HorrorEmily è sempre stata una ragazza semplice e vivace fino a quando succedono dei fatti che la porteranno a fare...