"Ciao Claudio,
Il 26 Agosto per la prima volta i nostri sguardi si sono incrociati.
A distanza di tempo eccomi qua, però con sentimenti diversi, ma non come pensi tu frettolosi.
Non sarei onesto con me stesso e poi con te se non ti dicessi che sei un pensiero costante.
Mi capita spesso di immaginare un futuro assieme fatto di condivisione, quotidianità e semplici ma significativi momenti nostri.
Credimi Claudio, se sono ancora qui è soltanto perché provo un sentimento che con il tempo è diventato sempre più consapevole e mette in discussione tutto ciò che fino ad oggi pensavo potesse bastarmi.
Sono pronto. Sono qui.
Fuori c'è un mondo pieno di concretezza, stabilità e complicità da vivere con te.
Malgrado l'insicurezza e la gelosia io mi faccio forza sulle emozioni che ogni volta ci trasmettiamo.
Si, hai sentito bene Claudio:
-Ci Trasmettiamo-
Fidati di ME, anzi.....
-Fidati di NOI- "Ripensandoci tutt'ora, penso sia stata proprio questa lettera scritta da Mario a fargli spazio nel mio cuore.
Quando l' ascoltai per la prima volta, era in un'esterna, io ne rimasi entusiasta ed emozionato, se non fosse per il fatto che qualcuno era troppo preso dal confrontarsi con l'altra parte, e non sono riuscito ad esprimere quello che realmente ho provato e tutt'ora provo.Devo dire che tutto quello che diceva Mario era vero.
Sul fatto di essere la persona più dolce, sensibile e tranquilla di questo mondo era assolutamente la verità, non che io non gli credessi, però con il carattere di pancia, aggressivo e geloso che dimostrava, fuori è tutta un'altra cosa.
Fuori ci stiamo realmente vivendo.È passata una settimana dalla fatidica scelta, e io sono felice come un bambino, o meglio è Mario a rendermi felice.
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Il sole che inizia a penetrare tra le fessure delle tapparelle, quel freddo pungente di una tipica mattina di dicembre, e il brusio degli esseri umani che passano per il centro di Verona, prendono il sopravvento della mia attenzione ed inizio a girarmi nel letto, prima da un lato, poi dall'altro, e mentre il mio cervello cerca di mettere a fuoco quello che sta percependo, mi alzo di scatto e restando seduto con gli occhi socchiusi, sospiro:
-Che ora sarà?- ( grattandomi il ciuffo )
Volto la mia attenzione al comodino, difianco al letto, premo il tasto del telfono, "8:45" .
-Oddio!-
Mi alzo in piedi preoccupato, oggi deve arrivare Mario da Roma per le 9:45/ 10 e devo andare a prenderlo in stazione.
Mi dirigo in cucina a tutta velocità, quando faccio per entrare verso il salotto e me lo ritrovo lì, Paolo, con la padella in mano nel lavandino sotto il rubinetto, e circondato da un disastro allucinante.
Resto perplesso per qualche istante, fino a quando lui non si accorge della mia presenza voltandosi a sua volta verso di me.
All'inizio sembra preoccupato per il casino che aveva combinato, ma non ci volle molto per presentare sul volto un sorriso sornione da assomigliore ad uno scimpanzé che ti prende per i fondelli per poi spalacare la bocca e sparare cavolate come solo lui sa fare:-Buongionooooo! Come sta il mio migliore amico e che non ce n'è per nessun'altro?- ( appoggiando la padella sul lavabo, e prendendo lo strofinaccio per asciugarsi le mani)
- Eh bene, fin quando non avevo conltola tua presenza- ( rido a crepa pelle, ed inizio a sistemare il trambusto che c'era per tutta la cucina)
-Ma dai, per una volta che voglio farti la sorpresa e preparati la colazione, qui va tutto storto- ( sbuffa e mette su il broncio con una faccia talmente buffa che mi fa troppa tenerezza, e non riesco a prendermela con lui)
-Grazie, ma la prossima volta, fa che ci sia Rosi con te, almeno siamo sicuri che con la sua guida tu non distrugga casa.-
-Si forse hai ragione-Scoppiamo a ridere come due idioti, ci siamo proprio trovati.
La mia vita senza i miei amici non potrebbe proseguire, sono una parte essenziale del mio essere, e io per loro ci sarò sempre, come loro lo saranno per me.Sbuffo e ripulisco il tutto,c'era pastella per crepes sparsa dappertutto, farina e latte sul tappeto, tavolo imbiancato e scodelle capovolte. Ad un tratto alzo lo sguardo verso il grande orologio appeso al muro, leggo le lancette che segnavano l'ora, e per un'istante perdo un battito. "Cazzo sono già le 9 e 35", spalanco gli occhi, e mi giro verso di Paolo urlandogli contro:
-Paolo dovevi chiamarmi alle 7:30 questa mattina, devo andare a prendere Mario in stazione!!- ( mi guarda sbalordito , portandosi una mano alla bocca)
-Oddio è vero, beh dai un'oretta di differenza non guasta! -Io lo ammazzo, lo faccio fuori!
A volte ha quel sarcasmo euforico che non soppoto, nonostante gli voglia bene.
Ma mentre faccio per avvicinarmi a lui il mio telefono emette il suono della suoneria, "Pini per questa volta sei salvo!" , gli indico di non vuoversi, giro i tacchi e mi avvio verso il tavolino dell'ingresso dove era posto, il telefono, piano piano si scorge il nome della persona che mi sta chiamando e un semplice sorriso compare sulle mie labbra, con velocità passo il dito sullo schermo per rispondere, per paura che potesse riagganciare.-Hey- ( Afferma la voce dall'altro capo della telefonata)
-Hey, dove sei?- ( mordendomi il labbro inferiore)
-Sono già in treno, tra una ventina di minuti dovrei essere arrivato-
-Perfetto, allora tra un po parto per venirti a prendere in stazione ( mi alzo il ciuffo, mentre guardo Paolo che sta mimando, cose assurde, su stupidaggini ed effetti che non riesco a decifrare)Scoppio a ridere e gli urlo di smetterla, mentre dall'altro lato della chiamata inizio a sentire una risata pensierosa la quale afferma:
-Clà ma co chi ce l'hai? -
-Mario ce l'ho con quel rincoglionito di Paolo che non la finisce di sparar cazzate.-
-Non sono un rincoglionito!- ( afferma quest'ultimo sobbalzando sul divano)
-Eh si vabbè Paolo è stato un piacere ci vediamo dopo.Lo catapulto fuori casa, e in men che non si dica mi butto sul divano e torno beatamente alla mia conversazione al telefono, sperando lui ci sia ancora.
-Scusa, amici rompipalle- ( sbuffo mordendomi il labbro)
-tranquillo, (sospira, rilassato) mi manchi sai?- ( l'ha detto con un tono così dolce che mi ha fatto mordicchiare tutte le labbra scatenando ancor di più la voglia di stringerlo tra le mie braccia)
-Anche tu cicci , dai che ci siam quasi, non vedo l'ora di riabbracciarti.-
-Anche io Clà, anche io-Un sorrisone mi si acciglia sul viso e in un'istante inizia a salirmi un caldo pazzesco per tutto il corpo, fortuna che siamo a Dicembre!
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Sai che...
RomancePremetto: storia puramente casuale e tutto frutto della mia immaginazione, che prende spunto dal loro percorso, ho provato a scrivere questa FF provando ad immedesimarmi nei loro pensieri e nei loro sentimenti. Sarà una storia che parte dalla fine...