Capitolo 9

145 13 37
                                    

Leggete l'angolo autrice 🌚. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.

Io e Lorenzo parliamo del più e del meno.
Lui mi racconta della sua vita da youtuber e di tutte le collaborazioni svolte ultimamente.
Io ascolto interessata tutto ciò che gli è capitato anche perché nella mia vita non succede mai niente di emozionante e non saprei proprio cosa raccontargli di me.
Ci dirigiamo insieme nel ristorante qui vicino e alcuni ragazzi che passano di lì o che siedono nel ristorante riconoscono Lorenzo e chiedono foto e autografi.
Un gruppo di ragazzine si avvicina e chiede a Lorenzo di salutare alcuni loro amici in video.
"MA TU SEI FAVIJ?
ODDIO...POSSIAMO FARCI UNA FOTO?"
La cosa più dolce in questione è Lorenzo che è completamente in imbarazzo, ed io adoro questo suo lato timido.
Le ragazze inizialmente non fanno caso a me e ringrazio Dio che non iniziano a fare domande. Ma in quel preciso istante Lorenzo mi prende per mano
E lo stupore delle ragazze prende il sopravvento.
"Ma sei la sua ragazza?"
"Ma state insieme?"
"Oddio che dolci!"
"Però Lorenzo, ti ci facevo con dei gusti migliori"
"Eh infatti, dovrebbe aggiustarsi un po i capelli e poi è troppo magra e guardandola bene, non è nemmeno tanto carina"
A queste ultime e scortesi parole guardo Lorenzo,
Cercando un contatto visivo con lui, ma nulla.
Lui continua a guardare quel branco di ragazzine che se la credono.
Sto per lasciargli la mano, ma lui la stringe più forte e continua a non fissarmi.
"LOREE
PUOI SALUTARE I NOSTRI AMICI IN UN VIDEO?"
"come no"
"TI AMO..
VAI..."
"Bella a tutti ragazzi
Io sono favij e...-Lorenzo fa una leggera pausa, poi sospira e continua-...mi auguro per voi che troviate amiche migliori di queste ragazze che stanno filmando il video. Se la credono così tanto da giudicare anche una ragazza che non hanno nemmeno mai conosciuto, grazie e arrivederci"
Mi guarda per un istante e subito dopo mi trascina con sé verso il ristorante.
Rimango un secondo a pensare a ciò che è appena successo e sorrido involontariamente.
Davvero Lorenzo ha risposto in quel modo a quelle ragazze? Non so se arrabbiarmi per il comportamento scorretto che ha avuto riguardo alle sue fan, o se essere felice perché ha dimostrato di tenerci a me.
In entrambi i casi, continuo a tenergli la mano e a sorridere ingenuamente,  mentre entrambi varchiamo la soglia del  ristorante.
Appena entrati, veniamo accolti da un'atmosfera limpida e profumata.
Si intravede la leggera nebbiolina di vapore che arriva dalla cucina e i camerieri che postegiano freneticamente da un posto all'altro. La leggera musica intonata dal pianista,  rendeva tutto ciò più armonioso e sinfonico tanto da rilassare qualsiasi individuo ci si trovasse ad udirla.
Non c'erano tantissime persone,
Era pur sempre giovedì e di solito, in settimana, non era frequente andare al ristorante.
Lorenzo continua a tenermi per mano, quasi pensasse potessi lasciargliela e scappare via. Entrambi ci avviciniamo al bancone, dove un ragazzo, sulla trentina, ci rivolge un caloroso sorriso, e ci indica il nostro tavolo, prenotato qualche settimana prima. Non posso credere al fatto che Lorenzo abbia organizzato tutto alla perfezione.
Soprattutto perché la ragazza in questione sono io, e non Selena Gomez.
Arrivati al tavolo, entrambi ci accomodiamo, leggermente imbarazzati.
Strano il destino, vero?
Ho aspettato per tanto tempo questo momento, pensando non accadesse mai, ed ora eccomi qui.
In un ristorante.
Con la persona al quale voglio più bene in questo mondo.
"Allora?" Lorenzo interrompe il silenzio, e mi rivolge un timido sorriso.
"Sei stato incredibile a difendermi dalle tue fan, però mi è sembrato esagerato rivolgerti così maleducatamente a loro, infondo se sei qui è grazie a..."
"Io maleducato?
Ma loro hanno iniziato!
Mi da particolarmente fastidio chi giudica senza conoscere davvero una persona.
Che poi parlano dei tuoi capelli, e dei miei? Che sembrano impossessati dal demonio!
Se mai dovessi far parte di un personaggio di Outlast, penso che spaventeri tutti semplicemente con la mia "acconciatura"." Inizio a ridere , e Lorenzo, prima fa una faccia buffissima, poi ride insieme a me.
Come inizio serata non è male.
Spero che promette bene.
Smettiamo di ridere e ritorna quel silenzio imbarazzante tra noi.
Fortunatamente, arriva il cameriere per prendere le nostre ordinazioni.
"Cosa desiderate ordinare?"
"Ehm...una pizza margherita, grazie.  Finalmente posso gustare una pizza napoletana!" Sorride Lorenzo.
"Stessa cosa, grazie" sorrido al cameriere.
"Okay, quindi due pizze margherite.
E da bere cosa preferite?"
"Acqua" rispondiamo all'unisono io e Lorenzo.
"Sarà pronto tra pochissimo, vi chiedo un minimo di attesa perché tutto sia di vostro gradimento"
"Certo, grazie ancora"
Lorenzo rivolge un ultimo sguardo al cameriere, per vedere se sia andato via.
"Ringrazi troppo spesso" mi sorride ironicamente Lorenzo.
"Si chiama educazione, mio caro" sorrido a mia volta.
"Comunque io ti ho detto già abbastanza di me, ora tu mi dici qualcosa di te" Lorenzo spezza il silenzio, pronunciando queste parole leggermente in imbarazzo.
"Non so davvero cosa dirti di me" rispondo a mia volta imbarazzata.
"Qualsiasi cosa"
"Beh...I miei genitori sono via per una settimana e sono a casa da sola.
Ma non penso sono queste le cose che vuoi sapere."
"Mi sta bene anche questo." Mi rivolge un ennesimo sorriso."in quale particolare posto ti piacerebbe andare?" La domanda in questione è molto strana, ma da Lorenzo Ostuni mi aspetto di tutto.
"Non ho un posto in particolare.
Ma quando sono in sovrappensiero, mi piace andare in spiaggia, soprattutto di notte. Mi rilassa."
"Anch'io amo la spiaggia. Dovremmo andarci qualche volta, insieme, intendo." Balbetta le ultime parole, chiaramente in imbarazzo, e toglie istintivamente lo sguardo posato poco prima sui miei occhi. 
Abbasso il capo, continuando a sorridere, e noto il leggero rossore sulle mie gote, attraverso il riflesso del mio cellulare spento.
La mia attenzione ricade, subito dopo, su quella del pianista di poco prima, adesso, di fianco a lui, c'è una ragazza di giovane età che insieme ad alcuni ragazzi,  montano un microfono ed attrezzature elettroniche.
Deduco che sia la cantante.
Come previsto, la ragazza intona col suono della sua voce le note di "Thinking out loud" di Ed Sheeran.
Non sono fan di Ed, ma la canzone é di sicuro una delle mie preferite.
"Ti va di ballare?"
La mia attenzione ricade su Lorenzo, che adesso è in piedi di fronte a me, mentre mi porge la mano, invitandomi sulla pista da ballo.
Inizialmente rimango a fissarlo per un po, poi metto a fuoco la richiesta, e sento il calore avampare sulle mie guance.
Sorrido leggermente e avvicino la mia mano a quella di Lorenzo, fino a toccarla definitivamente. Mano nella mano, ci posizioniamo al centro della sala.
Non avevo mai notato quanto cavolo fosse alto Lorenzo. Certo, sapevo che era quasi due metri, ma dal mio compleanno era aumentato di altezza.
Lorenzo porta le sue mani lungo i miei fianchi, e io le appoggio sulle sue spalle.
Ci muoviamo lentamente a ritmo di musica, poi mi fa fare una piccola giravolta intorno al posto e torniamo a guardarci.
È indescrivibile la sensazione di conforto che provo in questo momento.
In quel preciso istante, la canzone cambia, e la ragazza canta sulle note di "Cold water" di Justin Biber.
Ammetto che non sono particolarmente fan di Justin, ma la sua musica non mi dispiace. Poi la voce della ragazza è davvero spettacolare.
Il ritmo è più movimentato rispetto alla canzone precedente.
Così io e Lorenzo iniziamo a scatenarci in pista con balletti assurdi inventati al momento, mentre canticchiavamo la canzone.
Dopo una mezz'oretta, arrivano le nostre pizze, e ci accomodiamo ai rispettivi posti per gustare la delizia che ci è stata appena servita.
Quell'imbarazzo che c'è stato tra me e Lorenzo all'inizio, è completamente svanito, fortunatamente.
Iniziammo a dire le prime battute squallide che ci venivano in mente,  giusto per passare il tempo, e metterci in ridicolo dinanzi a tutto il ristorante.
"Perché siamo così stupidi?" Affermo, dopo aver addentato un pezzetto  dell'ultimo trancio di pizza ed essere scoppiata a ridere.
"Perché io lo sono di natura" dice Lorenzo, imitando un gentleman, e facendo ripetutamente l'occhiolino a tutto il locale, finché una signora, che guardava verso di noi, incontra lo sguardo di lorenzo proprio mentre faceva l'occhiolino, e Lorenzo, imbarazzato, finge Di voler andare in bagno, e io scoppio a ridere ancora più forte.
Dopo che entrambi finiamo definitivamente di mangiare, il cameriere si avvicina per ritirare i soldi.
"Quanto le devo?" Risponde Lorenzo
"Trenta euro"
Prendo il portafoglio dalla borsa ma Lorenzo mi trattiene.
"Ma che fai?
Pago io, non ti scomodare!"
"Ma cosa, no Lore, tranquillo, dividiamo la quota"
"No Clar, davvero, pago io, mi offendo, eh!" Replica Lorenzo.
"Questa volta ti va Buona, ma la prossima pago io"
"Credici"
                           
                            🌹

Hold me _Lorenzo Ostuni_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora