6 CAPITOLO

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Erano le 7.00 del mattino,la mia orribile canzoncina iniziò a svegliarmi così mi alzai. Presi dei jeans a vita alta,una maglietta a maniche corte e andai a fare la doccia. Improvvisamente sentì dei rumori provenire dalla camera di Matt e andai a controllare se fosse tutto a posto, appena entrai vidi una ragazza bionda, con gli occhi chiari ,poteva avere la mia stessa età ,come indumento indossava solo una canottiera di mio fratello. Avevo capito tutto, andai a cercare mio fratello lo trovai in bagno : aveva tutti gli occhi rossi , e le pupille dilatate, volevo solo delle spiegazione non poteva prendere così in giro Tresy, non lei,non se lo meritava.

-Matt chi cavolo è quella ragazza in camera tua con addosso la tua canottiera?-

-Tranquilla sorellina rilassati, è solo una ragazza che ho incontrato per " caso" in discoteca ieri sera- rispose con un ghigno

Non lo riconoscevo più,quello non era mio fratello,sicuramente si drogava per avere gli occhi in quelle condizioni e per dire quelle cose.

-Tranquilla cosa Matt?

L'altro giorno Tresy ti ha visto mentre te la baciavi al parco!!!

Non sai quanto ci sta male! Sei uno stronzo!-

Avevo proprio colpito nel segno, in meno di un attimo gli vennero le lacrime agli occhi,anche se era cambiato e faceva lo stronzo,lui amava molto Tresy e come sapevo io lui teneva molto a lei.

Non diede nessuna risposta,era come se le parole non riuscissero a uscirgli dalla bocca.

-Esci dal bagno devo fare la doccia- dissi

-okay- questa fu la sua risposta

Mi feci una doccia dopodiché scesi giù a fare colazione,in fretta e furia perché ero il ritardo. Quella mattina la mamma mi aveva fatto un piatto enorme di ciambelle,le mie preferite e vicino ci aveva lasciato un biglietto con scritto:

"Mamma stamattina ti ha fatto le ciambelle,mangiale. Stasera da lavoro tornerò molto tardi,in frigo ti ho lasciato qualcosa da mangiare. Ti voglio bene piccola"

La mamma migliore del mondo ce l'avevo io,amavo molto mia madre, lei è stata una delle poche persone che mi ha aiutato a superare tutto ,sia da quando papà non c'era più, sia nei miei " altri" problemini a scuola. Una persona meravigliosa che mi ha sempre capita in ogni circostanza. Io le vorrò sempre un mondo di bene e non riuscirò mai a ringraziarla per tutte le cose che lei ha fatto per me.

Uscì da casa,ancora mezza addormentata dal sonno, mentre camminavo andai a sbattere contro un ragazzo e così caddi.

-ma che maniere?- disse il ragazzo

-oh ehm.. scusami non l'ho fatto a posta ero distratta- risposi

Diciamo che era un ragazzo abbastanza carino,occhi chiari,capelli sul castano, come me, era abbastanza alto palestrato ma non molto,e portava un piercing all'orecchio con una pallina nera.

- Piacere mi chiamo Cristy- dissi

-qualcuno ha detto che mi importa come ti chiami- disse

Poi prese e se ne andò per la sua strada. Antipatico!

Continuai la mia strada finchè non arrivai a scuola,ero giusto in tempo per la campanella. Andai in classe dove come prima materia avevamo chimica, non la sopportavo,non riuscivo proprio a capirla,tutte quelle formule,quei codici strani positivo e negativo, non faceva per me, però mi toccava lo stesso.

La professoressa fece una piccola interrogazione dove io andai male,come al solito in questa materia,mi dovevo mettere sotto,altrimenti non avrei passato l'anno con la sua insufficienza.

Le ore passarono velocemente, mancavano pochi minuti alla fine delle lezioni e stavamo facendo lettere, la mai materia preferita,nonchè anche la professoressa. La campanella suonò e diede fine alle lezioni.

Prima di uscire fuori la professoressa mi chiamò e mi disse:

- Cristy come stai? Va tutto a posto? È successo qualcosa?-

Oh no... si era accorta del mio comportamento come suo solito, a lei non potevo mentire , mi conosceva troppo bene,sapeva come prendermi e sapeva come tirarmi su. È stato tutto molto strano,lei in quella scuola è stata sempre l'unica a capirmi,è sempre stata l'unica a accorgersi quando stavo bene e quando invece stavo male, è stata una cosa bellissima, davvero, sapere che c'era almeno qualcuno che riusciva a capirti che si rendese conto che io esistessi; però avevo capito che non mi potevo sfogare sempre con lei,anche se a lei faceva piacere aiutarmi e fammi rialzare quando cadevo,non potevo confidarle sempre i miei problemi,dovevo imparare a fare da me,dovevo imparare ad essere un po' più forte.

Con il mio solito sorriso finto che lei notò in un batter d'occhio risposi

- Tutto bene-

-Sei sicura Cristy?- disse

- Sisi davvero,non ti preoccupare, va tutto bene- risposi

-puoi andare- disse

-okay allora ci vediamo domani,buona giornata- risposi

Subito dopo uscì da scuola e mi incamminai verso casa..

΢04d

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