L'amore che mi spetta

CAPITOLO 3

Ci fu un momento di silenzio quando ad un certo Edoardo mi prese per i fianchi e mi disse: "Mi sei sempre piaciuta"
Io: "A-anche tu" dissi imbarazzata.
Fu in quel momento che i nostri occhi si incrociarono, lui inizio ad accarezzarmi la faccia e subito dopo sentii le sue labbra sulla mie.
Mamma mia era una sensazione bellissima 😍
Iniziò a togliermi la maglia, e lo stesso feci io con lui, fino a quando non ci siamo trovati sul letto a fare l'amore. Si lo abbiamo fatto.
Dopo circa tre ore sentimmo bussare alla porta.
Noi: "Chi è?"
Federica: "Sono io ragazzi, tutto apposto? Sembrate imbarazzati"
Noi: "Sisi"
Ci vestimmo velocemente ed Io aprii la porta.
Io: "O mamma Federica perchè piangi?"
Federica: "Ragazzi è morta mia nonna devo partire subito!"
Noi: "Federica ci dispiace tantissimo, veniamo con te!"
Fede: "No non serve non voglio rovinarvi la vacanza."
Noi: "Non preoccuparti!"
Fede: "Grazie ragazzi" ancora singhiozzando.
Alle 20 arrivammo a casa, stavo cenando con i miei genitori, ovviamente il mio pensiero era rivolto a Federica, come stava? Avrà bisogno di me? La chiamo?
Avevo mille domande in testa senza risposta...
Ad un certo punto suonò la porta...
Jasmine vai tu?
Io: "Ok..." dissi scocciata.
Andai ad aprire e mi trovai un ragazzo con i capelli scuri e degli occhi marron scuro.
Lui: "Ciao sono il nuovo vicino di casa, ho perso le chiavi e i miei arrivano verso le 2 di notte, posso rimanere da te? So che non mi conosci, ma non conoscono nessuno."
Io: "Sparisci dalla mia vista, ricordati le chiavi rimbambito!"
E gli chiusi la porta in faccia.
Mamma: "Chi era?"
Io: "Eh.. erano i testimoni di Geova"
Mamma: "Ok"
Alle 21 ero gia in camera mia, iniziò a piovere forte e c'era pure il temporale, così andai a chiudere le finestre ma notai una cosa un pò strana, quel ragazzo che mi aveva chiesto se poteva stare da me era sotto un albero, tutti ranicchiato e sembrava infreddolito.
I miei dormivano già, mi sentivo in colpa a non averlo fatto entrare così decidi di andare a parlarci e chiedergli se voleva venire su da me.
Mi misi un paio di scarpe e andai.
Poverino aveva tutti i vestiti bagnati e stava dormendo sotto un albero...
Pian piano mi avvicinai...