In pochi attimi

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Finalmente la grande serata è arrivata oggi chiederò a Giulia di sposarmi, ho organizzato tutto nel minimo dettaglio, la vado a prendere al suo posto di lavoro, la porto al bar dove ci siamo incontrati la prima volta dove faremo un piccolo aperitivo, dove le darò uno dei miei regali. Un vestito blu, il suo colore preferito, in modo che sia vestita nella stessa maniera del nostro primo appuntamento, infatti poi la porterò proprio in quel piccolo ristorantino nel lungo mare dove finalmente riceverà l'anello al posto del dolce e solo a quel punto le chiederò di passare la sua vita con me.

Viviamo già da tre anni assieme, ci siamo conosciuti all'università io studiavo Giurisprudenza mentre lei era a chimica. Subito dopo il master siamo andati a vivere assieme e fortunatamente ambedue con lavoro.

La parte più bella della mia giornata è quando torno a casa e la trovo lì ad aspettarmi col suo sorriso radioso, il poterla stringere a me e baciarla è un sogno e quando la mattina mi sveglio accanto a lei mi chiedo cosa io abbia fatto per meritarmi un tale angelo.

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Sta mattina il mio amore ha insistito per accompagnarmi lui a lavoro, oggi è il nostro anniversario di fidanzamento ormai stiamo assieme quasi da dieci anni, ma il nostro amore si rinnova giorno dopo giorno, quando ogni mattina lui fa di tutto per svegliarsi prima di me per farmi trovare la colazione pronta o la sera mi obbliga a sedermi sul divano e si mette a pulire lui la cucina mi fa sorridere perché dice che il sono la sua regina e da tale devo essere trattata. Il mio primo amore e mi auguro l'unico. Non credo che riuscirei mai ad amare qualcun altro nella mia vita tanto quanto amo lui.

Ancora ricordo la prima volta che l'ho visto era il nostro primo giorno di università e io mi ero persa tra i complessi. Ero entrata a giurisprudenza al posto di Chimica e cercavo l'aula di Chimica Organica, ma non riuscendo a trovarla avevo fermato una ragazza chiedendole indicazioni e solo in quel momento avevo capito di essere in un complesso sbagliato. Come uscii dalle porte rischiai di cadere a terra, ma delle forti braccia mi sorressero, erano le sue, mi era venuto a dosso perché in ritardo alla lezione di diritto privato. Mi chiese scusa e mi chiese se poteva fare qualcosa per me. Mi accompagnò non solo al mio complesso ma anche in aula. Alla fine della giornata universitaria lo trovai davanti alle porte del mio plesso in attesa, voleva assicurarsi che mi facevo perdonare per avergli fatto perdere la prima ora. Da allora non facevamo altro che cercarci ogni giorno. Lui col suo dolce cuore che scaldava il mio, ed io col mio sorriso che illuminavo il suo sguardo.

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Anche sta sera vado a divertirmi con i miei amici, solita serata da sballo. Luca sta sera lavora come DJ alla discoteca Plaja Alboroto quindi ci imbuchiamo. Programma serata? Ballare, Alcool tanto alcool, qualche fumatina di erba o una piccola e profonda tirata di una delle polverine che rimedierà Vittorio e forse qualche bella ragazza. Cosa c'è di meglio nella vita?

È solo mezzanotte ma io e i ragazzi sfrecciamo per le strade di questa schifo di città siamo stati buttati fuori dalla disco perché secondo loro abbiamo bevuto troppo. Allora ci è venuto in mente di andare a fumare un po di canne al lungo mare, non vedo l'ora e quindi non faccio altro che premere sull'acceleratore, la mia vista è sempre più offuscata, i vari colori sono solo strisce, le varie immagini non hanno confini definiti ma si confondono tra loro, solo una cosa percepisco forte e chiara un suono duro, secco e forte e poi un grido acuto. Ma non me ne curo e continuo la mia corsa, la sola cosa che conta è trovare un cavolo di parcheggio e andare a fumare.

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Questa è la serata più bella della mia vita, Marco dopo aver fatto un bellissimo tuffo nel passato e lo splendido regalo, un vestito da favola, mi ha chiesto di sposarlo e la mia risposta è stata scaraventarmi tra le sue braccia e baciarlo stile pazza. Sono un concentrato di felicità e amore, lui è esaltato tanto se non forse più di me. Siamo drogati d'amore, il mondo sembra semplicemente più bello.

Stiamo uscendo dal nostro ristorantino sul lungo mare quando lui mi propone di aspettarlo lì che va a prendere la macchina per evitarmi di fare la strada a piedi, lo ringrazio con un bacio e lo attendo lì davanti alla porta. Non mi sarei mai immaginata di vedere il mondo perdere i suoi colori così in un secondo.

Lui solo un secondo prima mi stava stringendo tra le sue braccia e baciando contento per la serata e poi ha fatto un solo passo ed è sparito per sempre.

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La serata era stata perfetta e lei aveva accettato con immensa gioia la mia proposta sono l'uomo più felice del mondo, non posso desiderare nient'altro dalla vita. Usciamo dal ristorante e siccome so che come ogni giorno quando ha il turno in laboratorio ha le gambe stanche perché è stata in piedi tutto il giorno, le propongo di andare a prendere la macchina e di aspettarmi li che la passavo a prendere. Acconsente, allora la avvolgo tra le mie braccia e le do un bacio, mi dirigo verso la macchina devo solo attraversare il parcheggio. Ho fatto solo un passo quando una macchina compare all'improvviso mi rendo conto che non frena e che non fa altro che accelerare, ma ormai è troppo tardi non posso schivarla va troppo veloce.

L'urto mi mozza il fiato, ma la macchina non arresta la sua corsa, mi travolge, mi investe e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che la mia dolce Giulia è lì al sicuro sul marciapiede, lei è salva; ho fatto bene a non farla venire a prendere con me la macchina, perché così lei è viva, e se lei sta bene allora il mio mondo è perfetto.

Non sento freddo, sento solo l'urlo di Giulia quando vede la macchina travolgermi, sento una sua mano sul mio viso e l'altra che mi stringe la mano, sta piangendo, ma io non voglio, lei non deve perdere il suo meraviglioso sorriso, lei deve continuare a essere felice. La sento chiamarmi chiedermi di non lasciarla.

Amore mio mi dispiace non vorrei deluderti. Il deluderti mi provoca più dolore rispetto a quello che sto provando a causa di quella pazza macchina, che non si è nemmeno fermata. Mi spiace deluderti, ma i miei occhi si vogliono chiudere, i miei polmoni non si contraggono e il mio cuore che ha sempre battuto solo per te ora non ne ha più le forze. L'unica cosa che posso fare è dirti per l'ultima volta

"Ti amo, Giulia"    

Come sabbia di ClessidraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora