Ally ritenne di aver origliato abbastanza, così aprì la porta di scatto ed entrò nella sala.
Il Creatore era sospeso al centro dell'enorme stanza, una palla di luce splendente che riluceva in mezzo a tutto quel biancore.
L'Angelo sorrise alla vista del padre. Le faceva sempre quell'effetto. La faceva sorridere e le faceva dimenticare che lei non amava per nulla David, o almeno, non di amore vero.
Gli Angeli amavano ogni creatura esistente, ma sentiva di non provare per David lo stesso amore che aveva già provato una volta, molto tempo prima.
Per chi non se lo ricordava.
Ricordandosi della strana conversazione del suo Signore con Dark, chiunque egli fosse, parlò."Spero di non disturbarvi, Padre."
La sfera lucente parve non avere nessuna reazione ma che reazione poteva avere una cosa senza lineamenti?
Quando parlò, tuttavia, dalla sua voce trasudava nervosismo.
"Oh, Ally, che ci fai qua?"
La mente della ragazza si permeò di soddisfazione: l'aveva colto impreparato.
"Ma, Padre, oggi avevo udienza con voi per fare rapporto."
Al che la sfera parve ricordare.
"Giusto. Aspetta, che mi trasformo in qualcosa di più adatto."
Ally chiuse gli occhi e qualche secondo dopo li riaprì, trovandosi davanti un vecchio dalla barba e i capelli bianchi e una faccia rugosa.
"Cosa hai sentito, prima di entrare qui dentro?" Chiese preoccupato il vecchietto.
Ally fece un sorriso tanto mielose quanto falso.
"Nulla, Padre. Solo... chi è Dark?"
Il vecchietto trasalì."Nulla, cara." Rispose, ma si vedeva la difficoltà con cui pronunciava quelle parole.
Non era abituato a dire bugie.
Non fu difficile fargli dire che era un demone, venuto a sapere di un evento traumatico che era successo ad Ally in tenera età.
Per il momento lei si era scordata di Soul, l'altro nome familiare che aveva sentito nel loro discorso.
Era soddisfatta per il momento così fece rapporto.
"Allora... gli umani sono sempre al loro posto, non sanno nulla e non fanno grandi passi. Non hanno ancora colonizzato Marte, la tecnologia si è sviluppata poco, le guerre di religione non sono finite. Possibile che non capiscano che voi restate voi in qualsiasi forma?"
Il Creatore le sorrise dolcemente. Angelo 335 era uno dei suoi angeli preferiti sebbene fosse anche il più giovane e quindi meno esperto e saggio.
"Devi capire che loro non hanno una mente divina, cara. Non pensano in grande anche perché hanno poca vita e non sono immortali."
Ally sbuffò e si sedette per terra.
"Ad ogni modo. Mi sono stufata di David. Quand'è che facciamo il Giro? Diventa ogni giorno più esigente, non gli basta il figlio che abbiamo adottato."
Il Creatore si rabbuiò. I suoi Angeli dovevano rimanere vergini.
"In questo caso verrai Girata domani. Okay?"
Ally annuì.Il Giro consisteva nel cambiare famiglia.
Ally era scesa sulla Terra da un anno, ormai, ed era già stata in due famiglie diverse, senza contare la famiglia Liddel.
Ma ognuna aveva un punto in comune: i figli erano rigorosamente adottati.
Dopo aver fatto rapporto, Ally tornò a casa sua. Appena toccò l'asfalto del vialetto di casa sua, le ali si ritirarono, tornando ad essere delle cicatrici.
Stava per rientrare quando si sentì osservata.
Si guardò intorno, ma nulla. Era circondata dalle tenebre più assolute.
E le tenebre erano male.
Rabbrividì, girando la chiave nella toppa, quando sentì una voce.
"Chiudi gli occhi e non aprirli, qualsiasi cosa sentirai."
Ally obbedì. Certo, poteva essere uno stupratore, ma quella voce era così rassicurante e... familiare.
Sì, era familiare.
Quindi chiuse gli occhi e aspettò.AngoloMeh(eCoscy):
Che bello che sono tornata con questo libro! Se non vi ricordate cosa succede quando un demone si lega a qualcuno, bé... andate a rileggere, cari.
Molto probabilmente domani aggiornerò.
Quindi tenetevi pronti perché ne succederanno delle belle!
Dedico il capitolo a sonnyexe perché GRAZIEEEEEEEEEE! TI ADORO! U.U inchinatevi, sono diventata una creepypasta!
Baci e che i pandacorni vi benedicano!
Annabeth Woods.
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Demon 335
ParanormalSono passati dieci anni da quando Ally è tornata dal Creatore che l'ha rispedita sulla Terra sotto forma di una ventenne per vedere come andavano le cose a quella razza insignificante chiamata 'umana'. Ma stavolta non le toglie i ricordi... Dio impa...